Suolo e Salute

Autore: admin

IL POTENZIALE DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: PIÙ BIODIVERSITÀ, SUOLI FERTILI E MINORE IMPATTO AMBIENTALE

IL POTENZIALE DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: PIÙ BIODIVERSITÀ, SUOLI FERTILI E MINORE IMPATTO AMBIENTALE

Una meta-analisi su oltre 500 studi scientifici conferma i benefici ambientali del biologico rispetto all’agricoltura convenzionale. Risultati variabili su resa e benessere animale

Una meta-analisi condotta da un consorzio di istituti di ricerca tedeschi e coordinata dal FiBL ha esaminato 528 pubblicazioni scientifiche per valutare l’impatto dell’agricoltura biologica rispetto a quella convenzionale.

I risultati, pubblicati sulla rivista Organic Agriculture, evidenziano come il biologico garantisca migliori prestazioni in termini di protezione delle acque, fertilità del suolo, biodiversità e uso efficiente delle risorse.

In media, le pratiche biologiche riducono del 28% le emissioni di azoto, aumentano la presenza e la biomassa dei lombrichi (rispettivamente +78% e +94%) e favoriscono una maggiore varietà di specie floricole (+95%), avifauna dei campi (+35%) e insetti impollinatori (+23%). Inoltre, il contenuto di humus (+26%) e la stabilità degli aggregati (+15%) indicano una maggiore resistenza all’erosione e alle piogge intense.

Sul fronte climatico, i benefici sono legati alla maggiore capacità di stoccaggio del carbonio, ma la minore produttività delle coltivazioni biologiche rende i vantaggi meno evidenti. Per il benessere animale i risultati sono eterogenei: infatti sembra che la gestione aziendale incida più del metodo produttivo.

Lo studio conferma il ruolo chiave dell’agricoltura biologica per uno sviluppo agricolo più sostenibile, pur sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti su efficienza produttiva e sugli aspetti zootecnici.

 

Per approfondimenti:

https://www.bioecoactual.com/en/2025/04/09/what-organic-farming-achieves-for-environment-and-society/

https://www.fibl.org/en/

NUOVE TECNICHE GENOMICHE, L’ALLARME DI OPTA EUROPE: “SENZA TUTELE, A RISCHIO L’INTEGRITÀ DEL BIO”

NUOVE TECNICHE GENOMICHE, L’ALLARME DI OPTA EUROPE: “SENZA TUTELE, A RISCHIO L’INTEGRITÀ DEL BIO”

L’associazione europea del biologico chiede tracciabilità, etichettatura e strumenti per efficaci controlli sulle importazioni NGT-free

In vista del confronto tra gli ambasciatori del COREPER sull’introduzione delle nuove tecniche genomiche (NGTs), l’Organic Processing and Trade Association – OPTA Europe – lancia un appello per rafforzare il testo normativo, chiedendo tutele concrete per il settore del biologico e per i consumatori.

Tra le richieste principali figurano l’obbligo di tracciabilità e etichettatura lungo tutta la filiera agroalimentare, inclusi i prodotti derivati da NGT, per garantire che ogni attore coinvolto sia informato della presenza di eventuali organismi ottenuti tramite editing genetico.

OPTA sottolinea inoltre la necessità di strumenti tecnici per far rispettare il divieto di NGT nelle importazioni bio: senza un approccio armonizzato con i partner commerciali extra-UE, gli operatori europei rischiano di dover rispettare obblighi senza disporre dei mezzi necessari per il controllo, esponendosi a contenziosi e a perdita di fiducia dei consumatori.

Per approfondimenti:

www.opta-eu.org

https://www.bioecoactual.com/en/2025/04/11/new-genomic-techniques-ngt-opta-europe-calls-to-protect-organic-industry-and-consumers-with-clear-and-enforceable-rules/

MICROCAPSULE BIOATTIVE E “AUTOSTRADE FUNGINE”: NUOVE STRATEGIE PER CONTRASTARE I PATOGENI DEL SUOLO

MICROCAPSULE BIOATTIVE E “AUTOSTRADE FUNGINE”: NUOVE STRATEGIE PER CONTRASTARE I PATOGENI DEL SUOLO

Il progetto svizzero ENHANCE studia microcapsule contenenti microrganismi benefici in grado di muoversi lungo le ife fungine per combattere malattie, riducendo così l’uso di fungicidi di sintesi in orticoltura

I fungicidi di sintesi sono ampiamente utilizzati in agricoltura convenzionale per il controllo dei funghi patogeni, ma presentano limiti importanti, tra cui l’insorgenza di resistenze, effetti collaterali sull’ambiente e rischi per la salute umana. Inoltre, cresce la domanda di alimenti ottenuti senza l’utilizzo di sostanze di sintesi. Per questo, ricercatori dell’Università di Neuchâtel, di HE-Arc Ingénierie e del FiBL stanno sviluppando un’alternativa sostenibile nell’ambito del progetto ENHANCE, finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (SNSF) con 1,9 milioni di franchi e attivo dal gennaio 2025 per quattro anni.

L’obiettivo iniziale è il controllo di Rhizoctonia solani, un fungo che causa il marciume basale in colture orticole come lattuga e indivia, con potenziali perdite fino al 100%. Sono previsti studi anche su altri patogeni.

Il cuore della strategia è l’impiego di microcapsule contenenti una combinazione di batteri “utili” e funghi “trasportatori”. Alcuni batteri, infatti, possono utilizzare lef ife fungine come vere e proprie “autostrade biologiche” per muoversi nel suolo e raggiungere le radici delle piante, dove esercitano un’azione protettiva.

Le microcapsule sviluppate nel progetto servono da veicolo e da protezione: una volta nel terreno, il fungo rompe la capsula, si sviluppa e crea una rete di ife attraverso cui i batteri possono raggiungere il sito d’infezione, colonizzarlo e contrastare il patogeno.

L’efficacia e la sostenibilità ambientale delle nuove formulazioni saranno valutate sia in vaso sia in campo.

Questo approccio innovativo rappresenta un passo promettente verso il controllo biologico mirato delle malattie fungine del suolo, offrendo una possibile alternativa ai fungicidi tradizionali in orticoltura e rispondendo alla crescente richiesta di metodi di produzione agricola più sostenibili.

 

Per approfondimenti:

https://www.bioecoactual.com/en/2025/01/15/an-ecological-solution-against-pathogenic-fungi/

https://www.fibl.org/en/

A POMPEI RINASCE LA VITICOLTURA: UNA VIGNA BIOLOGICA PER VALORIZZARE L’ANTICO PATRIMONIO AGRICOLO

A POMPEI RINASCE LA VITICOLTURA: UNA VIGNA BIOLOGICA PER VALORIZZARE L’ANTICO PATRIMONIO AGRICOLO

Nel Parco Archeologico prende forma un progetto di sviluppo vitivinicolo bio ispirato alle tecniche in uso al momento dell’eruzione del Vesuvio

Tra le rovine di Pompei prende vita una vigna biologica che coniuga ricerca scientifica, valorizzazione culturale e sostenibilità agricola. Il progetto, frutto della collaborazione tra il Parco Archeologico e il Gruppo Capaldo (Feudi di San Gregorio e Basilisco), prevede la realizzazione di una vera e propria azienda vitivinicola a ciclo completo all’interno del sito, su una superficie complessiva di sei ettari.

La vigna sarà coltivata secondo metodi biologici e pratiche agronomiche ispirate all’antichità, in linea con la vocazione agricola dell’area documentata da numerosi reperti storici, tra cui anfore vinarie e affreschi.

Il progetto prevede che tutte le fasi produttive – dalla coltivazione alla vinificazione – avvengano internamente al Parco, in strutture dedicate e con personale specializzato.

L’iniziativa si inserisce in un ampio programma di tutela del paesaggio e del patrimonio agro-culturale dell’area vesuviana, restituendo centralità all’identità produttiva storica di Pompei attraverso una visione innovativa e sostenibile.

 

Per approfondimenti:

https://greenplanet.net/pompei-nasce-una-vigna-biologica-nel-cuore-de/

NASCE IL BIODISTRETTO DECUMANO MAXIMO D’ABRUZZO: UNA SCUOLA AL CENTRO DELLA RINASCITA BIO

NASCE IL BIODISTRETTO DECUMANO MAXIMO D’ABRUZZO: UNA SCUOLA AL CENTRO DELLA RINASCITA BIO

Promosso dall’Istituto Agrario “Arrigo Serpieri”, il primo biodistretto abruzzese coinvolge 62 aziende, 34 Comuni e punta su giovani, territorio e innovazione 

A Pratola Peligna, in provincia dell’Aquila, è stato inaugurato il primo Distretto Biologico d’Abruzzo, un’iniziativa unica in Europa perché promossa da una scuola: l’Istituto tecnico agrario “Arrigo Serpieri”.

Il Biodistretto Decumano Maximo d’Abruzzo riunisce 62 aziende biologiche, di cui molte certificate da Suolo e Salute, 34 Comuni, due associazioni di produttori, il Parco Regionale Sirente Velino e ha come obiettivo lo sviluppo di un’agricoltura biologica sostenibile in connessione con il territorio.

L’idea nasce dalla volontà di offrire opportunità concrete ai giovani in un’area segnata dallo spopolamento. Grazie a filiera corta, marchio territoriale e innovazione tecnologica, il distretto mira a valorizzare le eccellenze agroalimentari locali e a creare percorsi formativi e occupazionali per gli studenti, che potranno entrare in contatto diretto con le imprese.

Tra le prime iniziative, il progetto prevede la realizzazione di 10 “Smart stores” automatizzati per la vendita diretta dei prodotti bio, rivolti anche ai turisti, e lo sviluppo di filiere per la trasformazione alimentare e cosmetica con ingredienti biologici locali.

Sostenuto da fondi MASAF e UE, il Biodistretto si propone come modello replicabile di integrazione tra scuola, imprese e comunità locali, con l’ambizione di rilanciare le aree interne attraverso l’agricoltura biologica, l’educazione e l’innovazione.

 

Per approfondimenti:

https://greenplanet.net/nasce-in-abruzzo-il-primo-distretto-biologico-guidato-da-una-scuola/

PRODOTTI E SOSTANZE AUTORIZZATE PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE DAL REPORT DI EGTOP

PRODOTTI E SOSTANZE AUTORIZZATE PER LA PULIZIA E DISINFEZIONE DAL REPORT DI EGTOP

L’Expert Group for Technical Advice on Organic Farming relaziona sui prodotti e le sostanze autorizzate in agricoltura biologica per la pulizia e la disinfezione

L’EGTOP (Expert Group for Technical Advice on Organic Farming) ha pubblicato la relazione tecnica finale sui prodotti e le sostanze autorizzate dalla Commissione ai sensi dell’articolo 24 del Regolamento (UE) 2018/848, per l’uso nella produzione biologica, in particolare per la pulizia e la disinfezione.

Il documento è disponibile anche al link: EGTOP Reports on Organic Production.

 

Per approfondimenti:

https://sinab.it/bionovita/cleaning-disinfection-lultimo-report-pubblicato-dallegtop/