Annuario dei Dati ambientali Ispra: continua la distruzione del territorio, bene agricoltura bio e qualità dell’aria

Preoccupanti i dati per il consumo del suolo, ma emergono anche dati positivi, a cominciare dai 300mila ettari di terreno convertiti ad agricoltura biologica nel 2016, con il numero di operatori del settore cresciuto del +20,3%

A un anno dall’entrata in vigore della legge 132/2016, che istituisce il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), è stata presentata anche la prima edizione del Rapporto Ambiente (Snpa), prodotto finale di un complesso lavoro di reporting che, attraverso la presentazione delle attività svolte nel Sistema, fornisce un quadro aggiornato della situazione ambientale nel Paese.

Esplode il consumo di territorio. Bene l’agricoltura bio
Il consumo di suolo in Italia continua a crescere, pur segnando un importante rallentamento negli ultimi anni. Circa 23.000 km2 del territorio nazionale sono ormai persi irrimediabilmente e, con loro, i rispettivi servizi ecosistemici. Solo in 6 mesi, tra il 2015 e il 2016, sono stati consumati 5000 ettari di territorio, equivalenti a 5700 campi di calcio. Oltre 300.000 ettari, nel 2016, sono stati convertiti ad agricoltura biologica: un’estensione pari quasi a quella della Regione Valle d’Aosta. E cresce il numero di operatori del settore (+20,3%) che sceglie questa tipologia di agricoltura, che tende a valorizzare e conservare i sistemi biologici produttivi, senza il ricorso a sostanze chimiche di sintesi.

Migliora la qualità dell’aria. Non in città.
In particolare sono numerosi e significativi i segnali di miglioramento della qualità dell’aria: le emissioni dei principali inquinanti continuano infatti a diminuire, così come i livelli atmosferici di alcuni inquinanti mostrano trend generalmente decrescenti.

Diesel, il nemico è particolato
In continua diminuzione le emissioni delle autovetture, grazie alle nuove immatricolazioni: in particolare, nel 2015 le emissioni di CO2 sono scese notevolmente, raggiungendo i 115,1 grammi di CO2 per km (nel 2005 lo stesso valore era 149,5). Riguardo alle emissioni di composti nocivi, i dati relativi a veicoli euro 6 immatricolati nel 2014 mostrano che, per quanto riguarda gli ossidi di azoto, il confronto tra i fattori di emissione vede il diesel caratterizzato da valori sensibilmente maggiori rispetto agli altri carburantit; Gpl, benzina e gas naturale compresso presentano emissioni progressivamente decrescenti, con scostamenti tra loro non elevatissimi..

Riufiti, riciclati per il 45%
In crescita la produzione dei rifiuti urbani (+2%), in linea con l’andamento degli indicatori socio-economici. La discarica non è la forma di gestione più diffusa. Il riciclaggio delle diverse frazioni provenienti dalla raccolta differenziata o dagli impianti di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani raggiunge, infatti, nel suo insieme il 45% della produzione.

Le acque? Contaminate dai pesticidi.
In che condizioni versano le nostre acque? Il 43% dei fiumi e il 20% dei laghi raggiungono l’obiettivo di qualità per stato ecologico; il 75% dei fiumi e il 48% dei laghi, invece, raggiungono l’obiettivo di qualità per lo stato chimico. Non si arresta, inoltre, il livello di contaminazione da pesticidi. Inquinati 370 punti di monitoraggio (23,8% del totale) di acque superficiali, con concentrazioni superiori ai limiti di qualità ambientali.

Fonte: http://www.lastampa.it/2018/03/20/scienza/ambiente/inchiesta/ispra-migliora-laria-ma-boom-per-il-consumo-del-suolo-b7rJbOScafhwjhgNdDUJlL/pagina.html

Leave a comment