AGROECOLOGIA: LA CHIAVE D’ACCESSO ALLA RIVOLUZIONE GREEN, SECONDO IL WWF

La soluzione per conciliare un miglioramento della sicurezza alimentare globale e allo stesso tempo salvaguardare la natura e la sua biodiversità, risiede nell’agroecologia.

A sostenerlo è il WWF – World Wide Fund for Nature (WWF Olanda), che nel suo rapporto intitolato: “Farming with Biodiversity – Towards naturepositive production at scale”, evidenzia la stretta correlazione esistente tra natura e agricoltura.

Come conciliarle quindi, considerando la minaccia che il nostro sistema alimentare, rappresenta in questo momento per la biodiversità?

Uno degli elementi messi in campo dal rapporto è quello del rispetto: un’agricoltura rispettosa della natura, può solamente contribuire alla sicurezza alimentare e cooperare, ai fini della conservazione e legittimazione dell’habitat per gli animali selvatici e del collegamento tra le riserve naturali.

Al contempo, i processi naturali e la biodiversità dei suoli invece, possono favorire fortemente la produzione agricola, sostenendone uno sviluppo sano.

L’agricoltura rispettosa della natura, prende proprio il nome di agroecologia e il suo obiettivo è la produzione di cibo in equilibrio con la natura.

L’approccio agroecologico prevede e incoraggia la diversificazione del tipo di colture seminate e tende a valorizzare le competenze degli agricoltori locali, massimi conoscitori dei terreni che lavorano. La valorizzazione del sapere di questi ultimi, comporta spesso un minore utilizzo e quindi dipendenza, da agrofarmaci e fertilizzanti a favore dei terreni coltivati. Rese agricole e redditi dei lavoratori, risultano così meno precari nonostante il fenomeno del cambiamento climatico.

Il rapporto racconta ancora, di come l’agroecologia si stia diffondendo, perché già messa in pratica in diverse parti del mondo, in realtà aziendali piccole come grandi.
È però necessario un cambiamento incisivo, al fine di proteggere la natura e nutrire le persone in modo sano. Per realizzarlo occorre che gli agricoltori vengano sostenuti da governi, finanziatori e dalla filiera agroalimentare, soprattutto dai punti vendita con il giusto prezzo pagato alla fonte.

L’agroecologia sopraggiunge come la chiave quindi, per spalancare la porta della rivoluzione verde nel rispetto e in cooperazione con la natura. Una possibilità di cambiamento che il rapporto del WWF sposa e argomenta, nell’intento di stimolare lavoratori, scienziati, governi e imprese e nell’indicare una strada percorribile verso il cambiamento.

Fonte: Sinab

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