AGROECOLOGIA, AGRICOLTURA RIGENERATIVA, NATURALE E BIOLOGICA: COMPETIZIONE O ARMONIA?

Un dibattito controverso al centro dell’edizione 2024 di Biofach

Il biologico non è più solo: vari movimenti hanno principi e strategie simili. L’edizione 2024 del Biofach apre il confronto tra percorsi di sostenibilità spesso convergenti, talvolta discordanti discutendone le prospettive scientifiche (nell’evento organizzato da FiBL il 14 febbraio sala 3A) e politiche (nella giornata del 13 febbraio nel Focus organizzato da IFOAM Organics International, Regeneration International e Agroecology Europe/FAO).

Le differenze non balzano agli occhi

Il sito BioEcoActual anticipa il dibattito in un articolo che descrive pregi e difetti di ognuno di questi modelli produttivi.

Markus Arbenz del Fibl, autore del pezzo, evidenzia che la filosofia e i principi del biologico e dell’agroecologia si sovrappongono nella loro natura e che spesso le differenze sono maggiori all’interno dei movimenti che tra di loro. «Il successo del bio – conclude- è legato soprattutto alla sua riconoscibilità».

Sinergie vincenti

«La sua affinità con il mercato e la sua rigidità (ad esempio, nessun input sintetico o nessu OGM in ogni caso) non lo rendono però altrettanto attraente per la politica internazionale, pronta a tradirlo alla prima occasione». Il termine “Agroecologia” sarebbe quello più corretto per descrivere obiettivi e strategie, ma non ha un adeguato appeal sul mercato. «Insieme al bio può però avere successo». «Cerchiamo quindi di essere intelligenti, di utilizzare una varietà di termini e concetti e di seguire strategie sinergiche per raggiungere il nostro obiettivo generale di un’agricoltura e di sistemi alimentari veramente sostenibili».

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