Una metanalisi condotta dal FiBL conferma che il metodo biologico aumenta la biodiversità, protegge suolo e risorse idriche e riduce le emissioni di azoto, contribuendo concretamente alla sostenibilità ambientale
Una metanalisi condotta dall’Istituto di ricerca FiBL (Research Institute of Organic Agriculture), in collaborazione con numerosi enti di ricerca e università ha analizzato 528 pubblicazioni scientifiche per valutare il potenziale dell’agricoltura biologica. I risultati hanno evidenziato come l’agricoltura biologica contribuisca significativamente alla biodiversità. In particolare, si registrano aumenti del 95% nella flora spontanea, del 35% negli uccelli da campo e del 23% negli insetti impollinatori rispetto ai metodi convenzionali.
Incremento della flora spontanea e della fauna
Il mancato utilizzo di agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi in agricoltura biologica favorisce la crescita di una varietà più ampia di piante spontanee e l’incremento della fauna, creando un’agro-ecosistema con habitat ideale per numerose specie.
Maggiore presenza di uccelli da campo
La diversificazione delle colture e la presenza di siepi e margini incolti offrono rifugi e fonti di cibo per gli uccelli, aumentando la loro presenza nei campi biologici.
Aumento degli insetti impollinatori
Gli ambienti agricoli biologici, ricchi di fioriture e privi di sostanze chimiche nocive, attirano una maggiore quantità di insetti impollinatori, fondamentali per l’ecosistema.
Protezione del suolo e delle risorse idriche
Le pratiche biologiche migliorano la struttura del suolo e riducono l’erosione, contribuendo alla conservazione delle risorse idriche.
Riduzione delle emissioni di azoto
In agricoltura biologica non sono permessi i fertilizzanti azotati sintetici, ciò comporta una diminuzione media del 28% delle emissioni di azoto con benefici per l’ambiente e la salute umana.
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