8 MILIARDI DAL RECOVERY FUND PER UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE

Il coordinatore per il gruppo dei Socialisti e Democratici nel parlamento europeo ha commentato i nuovi fondi del Recovery Fund destinati al comparto agricolo: «Una misura senza precedenti per circostanze senza precedenti. Tradotto: fondi freschi aggiuntivi per il settore agro-alimentare e le aree rurali europee». Dopo il via libera dei deputati della Commissione Agricoltura di anticipare lo stanziamento di 8 miliardi di euro all’1 gennaio 2021, che saranno subordinati all’ingresso della nuova PAC nel 2023: «Questi fondi – a cui si aggiunge un anticipo da 2,6 miliardi previsto dall’accordo sul Bilancio Ue, per un pacchetto complessivo che supera i 10 miliardi, di cui 1,22 destinati all’Italia – dovranno rappresentare uno stimolo economico verso un’agricoltura più resiliente, sostenibile e digitale, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo»», afferma De Castro.
L’eurodeputato inoltre approfondisce dichiarando: «questa decisione tempestiva – approvata con 46 voti favorevoli e solo 2 astensioni – costituirà la base del nostro mandato negoziale e ci consentirà di avviare immediatamente i negoziati inter-istituzionali con la Commissione e il Consiglio. Siamo particolarmente orgogliosi che i fondi siano destinati ad aumentare la resilienza, la sostenibilità e la digitalizzazione del settore, e non solo a finanziare il business as usual».

Almeno il 37% dei fondi sarà destinato a pratiche mirate alla salvaguardia ambientale, mentre il 55% dei fondi dovrà incentivare gli investimenti per lo sviluppo sociale ed economico delle zone rurali, promuovendo:

  • L’agricoltura di precisione
  • La modernizzazione dei macchinari
  • La sicurezza sul lavoro
  • I giovani agricoltori
  • Le filiere corte e i mercati locali
  • Le energie rinnovabili
  • L’economia circolare

«Siamo orgogliosi – conclude De Castro – di aver spinto l’Unione a mostrare concreta solidarietà a uno dei settori che, anche nei giorni più bui della pandemia, non si è mai tirato indietro dalle proprie responsabilità e doveri verso i cittadini dell’Ue».

 

Fonte: agricultura.it

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