Cambiamento climatico: nuovi scenari per l’agricoltura

Secondo uno studio realizzato da Andy Challinor dell’Università di Leeds (UK), il cambiamento climatico in atto avrà conseguenze più rapide e significative del previsto sull’agricoltura, in special modo nelle aree temperate del pianeta, Nord America e Europa in primis. Dai modelli di Challinor emerge che anche un aumento relativamente contenuto di due soli gradi (scenario considerato fin troppo ottimista da molti scienziati) contrariamente a quanto ipotizzato fino ad ora potrebbe comportare un calo nella produzione dell’ordine del 25% già a partire dal 2030, quindi entro una quindicina d’anni. Mentre al contrario fino ad oggi si considerava l’aumento di 2 gradi centigradi sostanzialmente tollerato dal sistema-agricoltura. I dati elaborati provengono da ben 1.700 diversi studi che sono stati comparati e utilizzati per elaborare una simulazione sofisticata e accurata. Per gli scienziati, l’emergenza climatica è quindi ancor più pressante e rischia di avere conseguenze molto serie anche nel’ipotesi che le temperature non salissero di 4 o 5 gradi come negli scenari peggiori. Su Nature Climate Change, Challinor ha dichiarato: “La nostra ricerca mostra che i raccolti saranno influenzati negativamente dai cambiamenti climatici molto prima del previsto. L’impatto dei cambiamenti climatici sulle colture varierà di anno in anno e da zona a zona. Questa variabilità aumenterà al crescere delle temperature”.
Fonte: Freshplaza, cbc.ca

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