Suolo e Salute

Mese: Giugno 2014

Langhe Roero e Monferrato: il paesaggio vitivinicolo patrimonio Unesco

Il paesaggio vitivinicolo delle langhe Roero e Monferrato è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità. A deciderlo il 38° comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riunito nei giorni scorsi in Qatar. Enorme soddisfazione quella espressa dal Ministro delle Politiche Agricole Martina, secondo il quale “l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe, Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco è un riconoscimento fondamentale per affermare il valore culturale della nostra agricoltura”. “E’ la prima volta, infatti – prosegue il ministro- che l’Unesco riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo, patrimonio dell’umanità per la sua eccezionalità rurale e culturale”. “Un risultato prezioso per il nostro Made in Italy perché rafforza il posizionamento a livello di mondiale di alcune delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese.”. Per il Mipaaf si tratta del coronamento di un lavoro, coordinato dal professor Pier Luigi Petrillo del Mipaf, che rappresenta il “frutto di un lavoro congiunto e ben coordinato tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la regione Piemonte e l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato”. Con l’iscrizione del paesaggio vitivinicolo delle Langhe-Roero e Monferrato nella lista dell’Unesco, i siti italiani salgono a 50 confermando così il record mondiale per numero di siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità'”.
Fonte: Mipaaf, Agrapress

Il Ministro Martina fa il punto dopo i primi 4 mesi alle Politiche Agricole

Il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha discusso i primi esiti dell’attività svolta a capo del Ministero nei primi 120 giorni di mandato. Alla conferenza stampa, oltre allo stesso Martina, presenti anche il viceministro Andrea Oliviero e il sottosegretario Giuseppe Castiglione. Il Ministro ha ribadito l’importanza dei primi traguardi raggiunti dalle Politiche Agricole sotto la sua guida, a cominciare dall’accordo con le Regioni per l’attuazione a livello nazionale della riforma della PAC e proseguendo con lo sblocco dei pagamenti per le imprese ad opera di Agea e al parallelo sblocco delle risorse destinate al programma di aiuti agli indigenti. In particolare, Martina ha voluto soffermarsi sul decreto pubblicato ieri, 25 giugno, sulla Gazzetta Ufficiaale, che contiene al proprio interno una serie di norme relative all’iniziativa #campolibero.
Con l’eccezione della misura relativa all’introduzione del Registro Unico dei Controlli, per la quale bisogna attendere il decreto attuativo che verrà realizzato insieme al Ministero dell’Interno, Martina ha ribadito che tutte le restanti norme sono già pienamente operative: azioni per i giovani agricoltori, detrazioni Irap, azioni relative alla questione Terra dei Fuochi, norme per la costituzione di reti di impresa,sanzioni anti OGM e produzione di mozzarella di bufala Dop sono quindi già una realtà.
Riguardo #campolibero, il Ministro ha ribadito l’invito alle associazioni di categoria di presentare le novità introdotte dal Piano anche con lo scopo di ricevere osservazioni e segnalazioni riguardo possibili miglioramenti da introdurre nel Piano stesso. Martina ha definito quanto fatto fino ad ora come il risultato di un lavoro di squadra con tutto il Mipaaf, definendosi orgoglioso per quanto realizzato fino ad oggi, in grado di rimettere le politiche agricole “al centro dell’agenda di governo”.
I primi quattro mesi di attività del ministero hanno visto in particolare al centro delle attività la spending review, il tavolo sui nitrati, i tavoli di filiera per il settore suinicolo e lattiero caseario e, ovviamente, l’Expo 2015. Martina ha concluso ricordando che si troverà negli USA nei prossimi giorni in occasione della rassegna Fancy Food e che con l’occasione discuterà con il collega statunitense anche in merito ai negoziati sull’accordo di libero scambio UE-USA. Aggiungendo che chiederà “interventi più robusti sul divieto di evocazione dei prodotti italiani”.
Fonte: Agrapress

Vino: snellite le pratiche di convalida dei documenti di accompagnamento

Il Mipaaf informa che è stato firmato dal Capo dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari il decreto per la convalida dei documenti di accompagnamento vitivinicoli tramite PEC (Posta Elettronica Certificata). Decreto che sarà pubblicato sul sito del Ministero nella sezione Controlli –  Ispettorato centrale repressione frodi ed entrerà in vigore a partire dal 1° settembre 2014. In questo modo, dando attuazione a quanto previsto dal DM 2 luglio 2013, vengono ulteriormente snellite le pratiche a carico degli operatori, che in questo modo potranno convalidare i documenti direttamente on line senza la necessità di recarsi presso gli uffici della Pubblica Amministrazione. Il Ministro Martina ha sottolineato l’importanza della semplificazione nel percorso di valorizzazione dell’agroalimentare italiano in generale, e del settore vitivinicolo in particolare: “Il sistema vino in Italia vanta un fatturato complessivo di 14 miliardi di euro ­– ha dichiarato Martina – e, lo scorso anno, l’export ha raggiunto i 5 miliardi euro, confermando il nostro Paese primo esportatore mondiale in volume. Proprio per questo è necessario tutelare il settore attraverso una politica di semplificazione burocratica. Il provvedimento, insieme alle misure di Campolibero per il vino, rappresenta un passo significativo in questo percorso”.

Fonte: AIOL

Danesi in visita in Umbria per studiare il modello agroalimentare regionale

La commissione parlamentare danese per le politiche agroalimentari, guidata dal parlamentare europeo Hav Orla e dall’ambasciatore danese in Italia, Birger Riis-Jorgensen, ha visitato nei giorni scorsi l’Umbria per approfondire la conoscenza del modello agroalimentare regionale, incontrando l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, visitando una serie di aziende e incontrando rappresentanti di Slow Food Umbria e della facoltà di Agraria di Perugia. L’assessore Cecchini ha dichiarato che ”la Regione Umbria è ben lieta di poter mettere a disposizione di altri paesi l’esperienza maturata, con grande impegno nel corso degli anni, in settori come quelli della certificazione di qualità delle produzioni agroalimentari e dell’agricoltura biologica, per i quali è stato investito molto e che hanno portato, nel tempo, a poter vantare produzioni certificate e che garantiscono, in tutto il processo produttivo e nella commercializzazione, un equilibrio tra le attività economiche e commerciali e la tutela dell’ambiente. Posizionare l’Umbria in un sistema di qualità -ha concluso- permette anche di rafforzare il comparto turistico coniugando cultura, enogastronomia e ambiente”.Per  l’ambasciatore Riis-Jorgensen ‘’l’esperienza in Umbria è stata di particolare interesse per poter mutuare le buone pratiche da riproporre nel nostro paese per incentivare una produzione agroalimentare di qualità, rispettosa dell’ambiente e con una sempre più grande attenzione per l’agricoltura biologica’’.

Fonte: Qui Perugia

La Commissione UE al lavoro sul commercio bio con i Paesi Terzi

La Commissione europea ha ricevuto mandato dai ministri dell’agricoltura dell’UE per avviare coi Paesi Terzi i negoziati relativamente al commercio dei prodotti biologici. L’intento, come dichiarato dal Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos, è quello di “rivedere gli accordi internazionali dell’Unione, passando da disposizioni amministrative ad accordi reali, con una vera reciprocità tra Paesi, anche per consentire ai produttori comunitari di esportare in modo trasparente e con garanzie giuridiche”. Il Commissario ha aggiunto che l’intenzione è quella di applicare alle regole UE per l’importazione di prodotti biologici la stretta conformità alle regole dell’Unione, in modo tale da ridurre il margine di manovra e discrezionalità degli Organismi di Controllo nei Paesi Terzi. Proprio in sede di revisione dell’attuale quadro giuridico del biologico infatti erano emerse carenze nel sistema di riconoscimento dei Paesi terzi ai fini della reciprocità adottato attualmente. Il Consiglio dei Ministri UE ha auspicato che possano essere migliorati gli attuali meccanismi per agevolare il commercio internazionale di prodotti biologici, perseguendo reciprocità e trasparenza in tutti gli accordi commerciali.
Fonte: ANSA

Emirati Arabi: il mercato del bio tocca quota 16,3 milioni di dollari

Cresce la domanda di prodotti bio negli Emirati Arabi: secondo quanto riportano i dati della società di indagini di mercato Euromonitor, negli EAU il mercato dei cibi bio confezionati ha toccato, nel corso del 2013, la cifra record di 16,3 milioni di dollari, con la prospettiva di un incremento ulteriore del 30% entro il 2018, fino a toccare e superar eil tetto dei 21 milioni di dollari. In particolare, il 43% delle vendite riguarda i cibi biologici per bambini, il 35% le salse e i condimenti, il 15% il bio confezionato e il 7% per i prodotti lattiero caseari e le bevande. Mancano tuttavia dati sulle vendite dei prodotti freschi. Sempre secondo Euromonitor, la maggior parte degli acquisti è effettuata da stranieri residenti negli Emirati, anche se sono in aumento gli acquisti anche da parte dei locali, ed in particolare nel caso di giovani ad alto reddito e livbello di istruzione, abituati a viaggiare.

Fonte: ICE Dubai, Sinab