Tutelare il suolo è la priorità

Il 5 Dicembre è stata la Giornata Mondiale del Suolo.

Diverse associazione hanno voluto sottolineare l’importanza di tutelare la fertilità del terreno, una preziosa risorsa in quanto concentra gran parte della biodiversità del pianeta in termini di organismi viventi.

Secondo i dati rilasciati da FAO, oltre il 33% dei terreni al mondo risulta fortemente degradato: ogni mezz’ora vengono persi 500 ettari di suolo per erosione, inquinamento o cementificazione. Dati impressionanti, se pensiamo che per formare un centimetro di suolo fertile occorrono dai 100 ai 1000 anni.

“Un terreno degradato riduce la sua capacità di mantenere e immagazzinare carbonio, contribuendo a minacce globali come il cambiamento climatico. È quindi necessario e urgente un impegno finalizzato a prevenire il deterioramento irreversibile del suolo e ad accelerare l’attuazione delle misure di ripristino e per questo è fondamentale investire in termini strategici per la diffusione dell’agricoltura biologica e biodinamica basate proprio sull’aumento della fertilità del suolo. Anche la Fao indica come strategico l’approccio agroecologico di cui l’agricoltura biologica rappresenta il modello più avanzato ed efficiente, in grado di rispondere concretamente a obiettivi fondamentali come il contrasto al cambiamento climatico, la tutela della biodiversità e la fertilità dei terreni”. Lo dice Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio.

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2019/12/ogni-mezzora-perdiamo-500-ettari-di-terra-fertile/

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