Suolo e Salute

Tag Archives: sostenibilità ambientale

AGRICOLTURA BIOLOGICA: +95% DI BIODIVERSITÀ NELLA FLORA E FORTE IMPATTO SU UCCELLI E IMPOLLINATORI

AGRICOLTURA BIOLOGICA: +95% DI BIODIVERSITÀ NELLA FLORA E FORTE IMPATTO SU UCCELLI E IMPOLLINATORI

Una metanalisi condotta dal FiBL conferma che il metodo biologico aumenta la biodiversità, protegge suolo e risorse idriche e riduce le emissioni di azoto, contribuendo concretamente alla sostenibilità ambientale

Una metanalisi condotta dall’Istituto di ricerca FiBL (Research Institute of Organic Agriculture), in collaborazione con numerosi enti di ricerca e università ha analizzato 528 pubblicazioni scientifiche per valutare il potenziale dell’agricoltura biologica. I risultati hanno evidenziato come l’agricoltura biologica contribuisca significativamente alla biodiversità. In particolare, si registrano aumenti del 95% nella flora spontanea, del 35% negli uccelli da campo e del 23% negli insetti impollinatori rispetto ai metodi convenzionali.

 

Incremento della flora spontanea e della fauna

Il mancato utilizzo di agrofarmaci e fertilizzanti di sintesi in agricoltura biologica favorisce la crescita di una varietà più ampia di piante spontanee  e l’incremento della fauna, creando un’agro-ecosistema con habitat ideale per numerose specie.

Maggiore presenza di uccelli da campo

La diversificazione delle colture e la presenza di siepi e margini incolti offrono rifugi e fonti di cibo per gli uccelli, aumentando la loro presenza nei campi biologici.

Aumento degli insetti impollinatori

Gli ambienti agricoli biologici, ricchi di fioriture e privi di sostanze chimiche nocive, attirano una maggiore quantità di insetti impollinatori, fondamentali per l’ecosistema.

Protezione del suolo e delle risorse idriche

Le pratiche biologiche migliorano la struttura del suolo e riducono l’erosione, contribuendo alla conservazione delle risorse idriche.

Riduzione delle emissioni di azoto

In agricoltura biologica non sono permessi i fertilizzanti azotati sintetici, ciò comporta una diminuzione media del 28% delle emissioni di azoto con benefici per l’ambiente e la salute umana.

 

Per approfondimenti:

https://www.greenreport.it/news/natura-e-biodiversita/55261-col-biologico-flora-uccelli-da-campo-e-insetti-impollinatori-rispettivamente-a-piu-95-35-e-23

FUKUSHIMA E AGRICOLTURA BIOLOGICA: 10 ANNI DOPO L’APPELLO CONTRO IL NUCLEARE

FUKUSHIMA E AGRICOLTURA BIOLOGICA: 10 ANNI DOPO L’APPELLO CONTRO IL NUCLEARE

IFOAM Japan rilancia il messaggio di Seiju Sugeno: il nucleare è incompatibile con l’agricoltura biologica

 

Il 14 aprile 2025, IFOAM Japan ha rilanciato con forza l’appello di Seiju Sugeno, agricoltore biologico della regione di Nihonmatsu, a 50 km dalla centrale di Fukushima. Le sue parole, pronunciate nel 2014 durante il Congresso Mondiale dell’Agricoltura Biologica di Istanbul, risuonano oggi più attuali che mai: “L’agricoltura biologica e le centrali nucleari non possono coesistere”.

 

Fukushima e l’agricoltura biologica come strumento di rinascita

Dopo il disastro nucleare del 2011, che costrinse oltre 100.000 persone all’evacuazione, Sugeno e altri agricoltori si impegnarono per riportare vita e speranza nei territori contaminati, adottando pratiche agricole sostenibili. Nel cuore della prefettura di Fukushima, Nihonmatsu è diventata un simbolo di resilienza e rigenerazione, grazie all’agricoltura biologica e al recupero del paesaggio secondo i principi del Satoyama, una filosofia che promuove la convivenza armoniosa tra uomo e natura.

 

La nuova politica nucleare del Giappone preoccupa il biologico

Nel dicembre 2024, il governo giapponese ha annunciato una nuova politica energetica che prevede un forte rilancio dell’energia nucleare. Una decisione che ha sollevato critiche e preoccupazioni nel mondo del biologico e dell’ambientalismo. IFOAM Japan, in risposta, ha rinnovato l’appello di Sugeno, denunciando l’incompatibilità strutturale tra la produzione agricola biologica e la presenza di centrali nucleari. L’energia atomica rappresenta un rischio permanente per la salubrità dei suoli, delle acque e della biodiversità, elementi centrali dell’agricoltura ecologica.

 

Un appello per un futuro sostenibile, libero dal nucleare

Secondo IFOAM Japan, la via da seguire per garantire sicurezza alimentare, salute pubblica e sostenibilità ambientale passa necessariamente per l’abbandono del nucleare e l’investimento in energie rinnovabili e modelli agricoli rigenerativi. Il movimento per l’agricoltura biologica in Giappone continua a promuovere una visione olistica del territorio, in cui le comunità locali possano prosperare senza dipendere da tecnologie rischiose e centralizzate.

 

Per approfondimenti:

https://www.organicwithoutboundaries.bio/2025/04/14/fukushima-appeal/

Organic Without Boundaries+1tenthousandthingsfromkyoto.blogspot.com+1

AGRICOLTURA BIOLOGICA IN PUGLIA: BOOM DI CONSUMI E SUPERFICI COLTIVATE VERSO L’OBIETTIVO UE 2030

AGRICOLTURA BIOLOGICA IN PUGLIA: BOOM DI CONSUMI E SUPERFICI COLTIVATE VERSO L’OBIETTIVO UE 2030

Con oltre 311.000 ettari coltivati a bio e un mercato in espansione, la Puglia guida la crescita dell’agricoltura biologica in Italia, puntando alla sostenibilità e alla qualità alimentare

 

La Puglia si conferma protagonista nella transizione verde, guidando la crescita dell’agricoltura biologica in Italia. Secondo gli ultimi dati ISMEA, la regione è ormai vicina a raggiungere l’obiettivo europeo del 25% di superfici coltivate a biologico entro il 2030, come previsto dalla strategia Farm to Fork. Un traguardo che riflette una visione lungimirante e un sistema agricolo sempre più orientato alla sostenibilità e alla qualità alimentare.

Un primato italiano: la Puglia verso l’obiettivo UE del 25% bio

Con oltre 311.000 ettari destinati al biologico, la Puglia è una delle regioni italiane con la più ampia superficie agricola certificata. Il biologico abbraccia tutti i comparti:

  • 000 ettari di oliveti biologici
  • Oltre 52.000 ettari dedicati alla cerealicoltura
  • Quasi 21.000 ettari per la viticoltura
  • 000 ettari coltivati a ortaggi bio
  • Tre impianti di acquacoltura biologica

Il successo del biologico pugliese si riflette anche nei consumi: 1 cittadino su 5 acquista regolarmente prodotti bio e il 13% prevede di aumentarne il consumo nei prossimi mesi, spinto da motivazioni legate alla salute, sostenibilità ambientale e tracciabilità della filiera.

 

Cosa comprano i pugliesi nei mercati bio: frutta, verdura, formaggi e olio EVO

I mercati contadini della Puglia rappresentano oggi un punto di riferimento per l’acquisto di alimenti biologici. I prodotti più richiesti includono:

  • Frutta e verdura fresche (quasi un terzo degli acquisti)
  • Pasta fresca e uova
  • Formaggi artigianali
  • Olio extravergine d’oliva
  • Miele locale biologico

Secondo Coldiretti, il valore complessivo della spesa bio nei mercati contadini pugliesi si avvicina ormai ai 150 milioni di euro, confermando il peso economico e sociale di questo canale alternativo.

 

Il boom dei mercati contadini: fiducia nei produttori e acquisti diretti

Se nella grande distribuzione organizzata (GDO) i consumi bio crescono del 3%, nei mercati contadini pugliesi la presenza di prodotti biologici è ancora più significativa: oggi 1 mercato su 2 offre regolarmente prodotti bio.

Sempre più consumatori scelgono l’acquisto diretto perché considerano la presenza fisica del produttore una garanzia di trasparenza, autenticità e qualità. A confermarlo, un’indagine ISMEA che evidenzia come la fiducia nel produttore sia il primo criterio di scelta, seguito da freschezza e provenienza dei prodotti.

Le sfide future: valorizzare il biologico italiano e rafforzare le filiere locali

Per sostenere questa crescita, Coldiretti Puglia sottolinea l’urgenza di potenziare l’intera filiera del biologico italiano con azioni concrete:

  • Sviluppare filiere 100% Made in Italy, dal campo alla tavola
  • Rendere operativo il marchio del biologico italiano, già previsto per legge
  • Applicare il principio di reciprocità nelle importazioni, garantendo che anche i prodotti bio esteri rispettino gli stessi standard qualitativi e ambientali.

 

Con questi interventi, la Puglia può rafforzare ulteriormente il proprio ruolo da leader nell’agricoltura biologica, diventando un modello di riferimento anche a livello internazionale.

 

 

Per approfondimenti:

https://greenplanet.net/puglia-cresce-la-leadership-nel-bio-tra-gdo-e-mercati-contadini/

IL POTENZIALE DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: PIÙ BIODIVERSITÀ, SUOLI FERTILI E MINORE IMPATTO AMBIENTALE

IL POTENZIALE DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: PIÙ BIODIVERSITÀ, SUOLI FERTILI E MINORE IMPATTO AMBIENTALE

Una meta-analisi su oltre 500 studi scientifici conferma i benefici ambientali del biologico rispetto all’agricoltura convenzionale. Risultati variabili su resa e benessere animale

Una meta-analisi condotta da un consorzio di istituti di ricerca tedeschi e coordinata dal FiBL ha esaminato 528 pubblicazioni scientifiche per valutare l’impatto dell’agricoltura biologica rispetto a quella convenzionale.

I risultati, pubblicati sulla rivista Organic Agriculture, evidenziano come il biologico garantisca migliori prestazioni in termini di protezione delle acque, fertilità del suolo, biodiversità e uso efficiente delle risorse.

In media, le pratiche biologiche riducono del 28% le emissioni di azoto, aumentano la presenza e la biomassa dei lombrichi (rispettivamente +78% e +94%) e favoriscono una maggiore varietà di specie floricole (+95%), avifauna dei campi (+35%) e insetti impollinatori (+23%). Inoltre, il contenuto di humus (+26%) e la stabilità degli aggregati (+15%) indicano una maggiore resistenza all’erosione e alle piogge intense.

Sul fronte climatico, i benefici sono legati alla maggiore capacità di stoccaggio del carbonio, ma la minore produttività delle coltivazioni biologiche rende i vantaggi meno evidenti. Per il benessere animale i risultati sono eterogenei: infatti sembra che la gestione aziendale incida più del metodo produttivo.

Lo studio conferma il ruolo chiave dell’agricoltura biologica per uno sviluppo agricolo più sostenibile, pur sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti su efficienza produttiva e sugli aspetti zootecnici.

 

Per approfondimenti:

https://www.bioecoactual.com/en/2025/04/09/what-organic-farming-achieves-for-environment-and-society/

https://www.fibl.org/en/

IL BIOLOGICO COME SOLUZIONE ALLA CRISI IDRICA

IL BIOLOGICO COME SOLUZIONE ALLA CRISI IDRICA

IFOAM Organics Europe chiede il riconoscimento del biologico tra le misure strategiche per la tutela delle risorse idriche

L’agricoltura biologica può giocare un ruolo chiave nel contrastare la crisi idrica in Europa. A sostenerlo è IFOAM Organics Europe, che invita la Commissione europea a includere esplicitamente il biologico nella futura Strategia di resilienza idrica.

Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, il 63% dei corpi idrici superficiali dell’UE non è ancora in buone condizioni ecologiche, con l’agricoltura tra le principali fonti di pressione. Il biologico, però, offre soluzioni efficaci: migliora la qualità dell’acqua, aumenta la disponibilità idrica e rafforza la resilienza agli eventi climatici estremi, grazie all’assenza di fertilizzanti e pesticidi di sintesi.

Per questo, IFOAM chiede che il biologico sia riconosciuto tra le misure strategiche per la tutela delle risorse idriche, la biodiversità e la riduzione dei costi ambientali.

 

Per approfondimenti:

IFOAM Organics Europe

L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA CON IL NUDGING

L’INNOVAZIONE SOSTENIBILE IN VITICOLTURA CON IL NUDGING

Il nudging come tecnica per favorire l’adozione di pratiche sostenibili in viticoltura

Il nudging è un intervento comportamentale che mira a orientare le scelte degli individui senza imporre restrizioni o modificare incentivi economici diretti. Nello studio effettuato da Vella et al. (2025), questa strategia è stata applicata per incoraggiare alcuni viticoltori siciliani ad adottare varietà di vite resistenti ai funghi (Piwi).

Nello studio, l’analisi è stata condotta su 244 viticoltori siciliani, suddivisi in tre gruppi:

  • gruppo di controllo: nessuna informazione data;
  • gruppo “Salience Nudge” che rileva gli impatti ambientali negativi dei fitofarmaci;
  • gruppo “Salience + Social Comparison Nudge” che, insieme alle informazioni ambientali fornisce dati sulle scelte di altri viticoltori della stessa area.

 

Basandosi su principi di psicologia comportamentale, il nudging sfrutta la rilevanza delle informazioni e il confronto sociale per indirizzare le decisioni verso comportamenti più sostenibili, senza ricorrere a obblighi normativi o incentivi economici.

Nello specifico, le varietà Piwi, ottenute dall’incrocio tra Vitis vinifera e altra specie di Vitis resistenti o tolleranti alle malattie fungine, riducono significativamente la necessità di trattamenti chimici e spesso mostrano elevato adattamento ai cambiamenti climatici. Tuttavia, la loro diffusione in Europa rimane limitata, rendendo auspicabili strategie per incentivarne l’uso.

 

I risultati mostrano un impatto positivo del nudging, con un aumento della probabilità di adottare varietà Piwi di quasi il 13% in entrambi i gruppi rispetto al controllo.

Non è emersa una differenza significativa tra i gruppi di nudging, suggerendo che l’evidenza degli effetti ambientali dei fitofarmaci è già di per sé un incentivo sufficiente per influenzare le decisioni.

Contrariamente a quanto suggerito da altri studi, le aziende più grandi mostrano minore propensione ad adottare le varietà Piwi. I risultati dello studio dimostrano che il nudging è una strategia efficace per incoraggiare pratiche agricole più sostenibili, influenzando positivamente la percezione dei viticoltori verso le varietà Piwi. In particolare, le motivazioni sociali e personali si rivelano più incisive di quelle economiche e le campagne di sensibilizzazione giocano un ruolo chiave nella transizione ecologica in agricoltura.

 

 

Per approfondimenti:

Francesco Vella, Giuseppina Migliore, Giorgio Schifani, Riccardo Vecchio, “Nudging interventions to foster the reduction of pesticides in viticulture. Insights from Italian winegrowers”, Environmental Development, Volume 54, 2025, 101120, ISSN 2211-4645. Disponibile qui