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Psr 2014-2020: nuove opportunità in agricoltura per duemila giovani italiani

Il Psr come veicolo per invogliare le giovani a generazioni a investire tempo e talento nel settore agricolo. È questo quanto emerge da un’analisi di Enrica Ruggeri (Ismea) sull’applicazione del Programma di sviluppo 2014-2020 da parte delle regioni italiane.

Tutte le iniziative pubbliche a favore dei giovani agricoltori (misura 6.1) previste dai Psr hanno una dotazione complessiva di 1,86 mld, buona parte dei quali ancora da erogare da qui al 2020. Si tratta del 10% del totale della spesa totale prevista e del 36% degli stanziamenti per la redditività e la competitività del settore agroalimentare. Ad oggi, sono 24 i bandi pubblici per l’allocazione delle risorse. Dieci di essi sono tuttora aperti. Misure che hanno interessato la quasi totalità delle regioni italiane.

Alcune amministrazioni hanno già erogato una parte dei fondi; altre invece hanno tuttora degli avvisi aperti per il finanziamento di attività agricole giovanili. La Sardegna, per esempio, ha impiegato l’80% della dotazione complessiva, pubblicando due diversi bandi, entrambi in scadenza a gennaio 2017. Si colloca così al primo posto tra le regioni italiane per percentuale di risorse da stanziare. Al secondo posto troviamo la Calabria, che ha liberato risorse pari al 76% del totale, con un bando in scadenza il 14 novembre prossimo. A seguire la Lombardia con il 70% di aiuti: la regione ha finanziato iniziative in scadenza nel dicembre 2017.

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Per quanto riguarda, invece, le risorse già erogate la Toscana è prima in Italia: la giunta ha infatti trasferito ai giovani agricoltori il 63% del totale della dotazione finanziaria. Hanno chiuso le prime graduatorie anche Emilia Romagna, Veneto, Molise, Umbria, Lombardia e le province autonome di Trento e Bolzano. In totale sono quasi 2mila (1.997) i giovani beneficiari, con un finanziamento complessivo di circa 80 milioni di euro, sui 390 stanziati dalle Regioni in questa prima fase del Psr.

Sul fronte degli investimenti per il ricambio generazionale nelle imprese agricole, Sicilia, Campania e Puglia sono le tre regioni ad aver stanziato di più in termini assoluti. In termini relativi, “vincono” invece Veneto, Puglia e Campania.

Non si tratta unicamente di investimenti in nuove aziende. Nel Psr, in particolare nel “Pacchetto giovani” sono state messe in campo anche iniziative di formazione e sviluppo: accompagnamento dei giovani nel percorso di avviamento aziendale, acquisizione di nuove competenze, stanziamento di risorse per la competitività e l’innovazione.

FONTI:

http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1642

Psr Campania 2014-2020: al via le domande per la misura 11. Scadenza al 15 giugno

Approvati venerdì 20 maggio i primi dieci bandi per le misure a superficie e a capo del Psr Campania 2014-2020, validi per l’annualità 2016. Il comunicato è stato diffuso sul sito internet dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania lunedì 23 maggio.

All’interno del pacchetto,  sono presenti anche i bandi della misura 11, destinata a finanziare l’adesione al sistema di controllo nazionale per l’agricoltura biologica.

Fissati al 15 giugno i termini per richiedere il premio destinato agli agricoltori che per 5 anni assumono gli impegni connessi all’introduzione e al mantenimento del metodo di agricoltura biologica sulla propria superficie aziendale.

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Il sostegno è finalizzato a mantenere e ad incrementare la superficie agricola regionale condotta con tecniche colturali sostenibili, per favorire la conservazione e aumentare la qualità e la fertilità dei suoli agricoli e dell’acqua. La misura prevede pagamenti compensativi calcolati per ettaro di superficie, da erogarsi annualmente, per un massimo di 5 anni. La quota è calcolata sulla base dei maggiori costi e minori ricavi connessi all’impegno assunto dal beneficiario circa l’applicazione di metodi di coltivazione compatibili con la tutela dell’ambiente.

L’on. Vincenzo Alaia, consigliere regionale, ha definito il pacchetto di misure come una serie di “concrete strategie per uno sviluppo territoriale sostenibile e qualificato, con l’adozione di criteri che salvaguardino qualità dei prodotti e benessere dell’ambiente, come quelli riguardanti la coltivazione di varietà vegetali e l’allevamento sostenibile delle razze autoctone“.

Secondo Alaia, i bandi relativi al Psr Campania 2014-2020 sono delle opportunità di rilievo, soprattutto per i giovani imprenditori.

E’ un invito e un incentivo a scommettere sulle potenzialità della propria terra e a fare sì che si sviluppo un modello di imprenditoria agricola all’avanguardia, che sappia coniugare innovazione e tradizione. Un sistema operativo che esprima il forte richiamo al radicamento territoriale, ma che sia capace di proiettare, poi, le produzioni autoctone – con l’ausilio di tecnologie avanzate – sul mercato nazionale ed internazionale“, ha concluso il consigliere.

Fonti:

http://www.finanziamentinews.it/article/08164/agricoltura-biologica-domande-adesione

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2016/05/23/psr-campania-2014-2020-pubblicati-i-bandi-delle-misure-a-superficie/48912

http://www.irpinianews.it/regione-disco-verde-alla-pubblicazione-dei-primi-bandi-del-nuovo-programma-di-sviluppo-rurale/

Federbio: 11 marzo seminario informativo sul Psr Puglia, quali le opportunità per il bio

Venerdì 11 marzo, allo IAMB, l’Istituto Agronomico di Bari, si terrà un seminario sul PSR Puglia organizzato dalla Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica (FederBio).

Il seminario, organizzato per i tecnici operanti nel mondo del biologico pugliese nell’assistenza tecnica, la formazione e la certificazione, è un’occasione volta ad approfondire le opportunità insite nel PSR Puglia 2014-2020 e un modo per avere un confronto sulle proposte che giungeranno dagli attori del settore.

A tal proposito, si ricorda come il sostegno pervenuto dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 abbia ricoperto un ruolo determinate nell’espansione dell’agricoltura biologica. A questo, un importante contributo è stato dato dai tecnici professionisti, dalle organizzazioni di produttori e degli organismi di certificazione allo sviluppo del settore biologico in Puglia.

Il PSR 2014-2020 della Regione Puglia, in attuazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR,  è stato approvato lo scorso novembre 2015 dalla Commissione Europea.

Il PSR è uno strumento molto importante per la crescita del settore, perché, oltre a confermare la centralità dell’agricoltura biologica nel rispondere alle sei priorità economiche, ambientali e sociali dello sviluppo rurale nella Politica Agricola Comune, fornisce degli utili strumenti.

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Oltre a prevedere il sostegno all’agricoltura biologica tramite una misura a superficie (Mis. 11 “Agricoltura biologica”), infatti, prevede altre interessanti misure come quelle per la formazione (Mis. 1), la consulenza (Mis. 2), i regimi di qualità (Mis. 3), le organizzazioni di produttori (Mis. 9), la cooperazione e l’innovazione (Mis. 16), lo sviluppo locale (Mis. 19).

L’incontro sarà introdotto da Paolo Carnemolla, presidente di FederBio e vedrà la partecipazione di Gianluigi Cardone, CIHEAM-IAMB, e Matteo Manna, Federbio.

L’agricoltura biologica rappresenta uno dei segmenti di mercato più interessanti e dinamici all’interno del comparto agro-alimentare italiano. Conoscere gli strumenti che ne permettono lo sviluppo diventa un elemento strategico per le aziende e gli attori che fanno parte di questo comparto.

Per poter partecipare all’evento, è necessario inviare obbligatoriamente allo IAMB conferma della propria presenza
mandando una semplice mail a verrastro@iamb.it <mailto:verrastro@iamb.it>.

Fonti:

http://www.feder.bio/

http://www.iamb.it/

Campania, via libera al Psr 2014-2020: sbloccati 1,8 miliardi di euro

Via libera da parte della Commissione europea al Programma nazionale di sviluppo rurale (Psrn) e ai Psr di Basilicata, Campania e Calabria. Sbloccati complessivamente 3,142 miliardi di euro.

Di questi fondi, in particolare, andranno alla regione Campania 1,84 miliardi di euro: 1,1 miliardi provenienti dal bilancio Ue e 726 milioni dal cofinanziamento nazionale.

Il Psr 2014-2020 sarà indirizzato al miglioramento della competitività dell’agricoltura, della salvaguardia, del ripristino e della valorizzazione degli ecosistemi.

Secondo il piano, oltre 700 milioni (38,7% del totale) sono destinati a preservare e ripristinare gli ecosistemi nei settori agricolo e forestale; poco meno di 600 milioni (31,7%) andranno ad aumentare la competitività delle imprese agricole.

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Numeri importanti, orientati alla tutela del territorio, al potenziamento dell’agricoltura biologica e alla formazione:

  • saranno circa 60.000 gli ettari che verranno tutelati mediante contratti di gestione ambientale del territorio, destinati ad obiettivi specifici in materia di biodiversità e gestione delle risorse idriche e alla prevenzione dell’erosione del suolo;
  • quasi 8.000 gli ettari di terreni agricoli che riceveranno il sostegno per il passaggio o il mantenimento dell’agricoltura biologica.
  • saranno 16.000, invece, i posti in corsi di formazione per promuovere l’innovazione, la cooperazione e la definizione delle pratiche più sostenibili, volti a migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agricolo.
  • 400 saranno le aziende agricole (compresi i giovani agricoltori) che dovrebbero beneficiare di un sostegno per migliorare i propri risultati economici e ristrutturare e modernizzare le proprie aziende;
  • 500 giovani agricoltori potranno beneficiare degli aiuti all’avviamento di imprese;
  • infine, i progetti di diversificazione economica e di sviluppo locale creeranno circa 290 nuovi posti di lavoro e il 25% della popolazione rurale potrà accedere a migliori infrastrutture per le tecnologie di informazione e comunicazione (Tlc) e alla banda larga.

Il piano del Psr Campania prevede quindi un complesso intervento trasversale che ingloba in sé  attività di formazione, informazione e consulenza e per promuovere l’innovazione, la cooperazione e la definizione delle pratiche più sostenibili.

Buone notizie anche per quanto riguarda il Psr Campania 2007-2013: nella stessa giornata di approvazione del Programma di sviluppo rurale valido per il 2014-2020, è stata accordata una nuova proroga, fissata al 5 dicembre 2015, per la consegna della documentazione delle rendicontazione dei progetti che hanno partecipato al precedente programma.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/11/23/campania-semaforo-verde-al-psr-2014-2020/46391

http://www.repubblica.it/economia/2015/11/20/news/l_europa_sblocca_3_1_miliardi_di_fondi_per_i_programmi_rurali_in_italia-127790194/

http://www.agricoltura.regione.campania.it/PSR_2014_2020/psr_consultazione.html

 

Psr 2014-2020: boom di domande per il biologico in Toscana

Agricoltura biologica: la regione Toscana spinge il piede sull’acceleratore. Durante la riunione di insediamento del Comitato di Sorveglianza del programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione, ha espresso la sua soddisfazione per le richieste di finanziamento presentate dagli operatori del settore: “Il bando emanato dalla Regione Toscana per l’agricoltura biologica ha riscosso un grandissimo successo. A fronte di una dotazione prevista di 17 milioni di euro, sono arrivate domande per 21-22 milioni di euro“.

All’incontro, che si è svolto nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati lo scorso 25 settembre, hanno preso parte i rappresentanti dei soggetti che fanno parte del Comitato di Sorveglianza e funzionari della Commissione Europea.

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Durante l’evento, Remaschi ha sottolineato l’importanza strategica di una corretta programmazione per gli anni 2014-2020 “non solo per le risorse che mette a disposizione, pari a 961 milioni, 90 milioni in più del precedente Programma di Sviluppo rurale 2007-2013” ma anche per la necessità di spendere bene questi soldi, confermando il valore che la regione attribuisce all’agricoltura, soprattutto a quella sostenibile.

Come ha sottolineato l’assessore: “In Toscana l’agricoltura rappresenta un modello territoriale e paesaggistico di grande pregio, è un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità“.

La regione conta infatti: 70 mila aziende agricole e 5 mila aziende di trasformazione agroalimentare, 86 fra DOP (denominazioni di origine protetta) e IGP (Indicazione di origine protetta), che sono “il segno distintivo dell’eccellenza toscana in campo agroalimentare“.

Remaschi ha ricordato le somme che la Regione Toscana ha già stanziato a valere sul PSR 2014-2020 grazie a 4 bandi che sono usciti “in anticipazione” per favorire gli investimenti.

Cifre importanti: oltre ai 17 milioni stanziati con il bando per l’agricoltura biologica, 9 milioni sono stati stanziati per le “misure compensative” destinate ai territori svantaggiati, a quelli collinari e montani, 40 milioni per il primo insediamento dei giovani in agricoltura e 90 milioni per i PIF, Programmi integrati di Filiera. Per questi ultimi, ha ricordato l’assessore, la scadenza è stata spostata a fine ottobre, per “dare maggiore agio alle aziende che intendono sfruttare questa forma innovativa di investimenti mettendo insieme più soggetti e sfruttando varie misure del PSR.

L’entusiasmo con cui gli operatori di settore hanno guardato all’agricoltura biologica è, per Remaschi, il segno chiaro di un allineamento del mercato con le scelte di sostenibilità effettuate dalla Regione.

Fonti:

http://www.adnkronos.com/fatti/pa-informa/economia/2015/09/26/agricoltura-remaschi-straordinario-successo-del-bando-sul-biologico-domande-per-oltre-milioni_0dKHeYykOBfDMQG3haLZhL.html?refresh_ce

http://www.adnkronos.com/fatti/pa-informa/economia/2015/09/26/agricoltura-remaschi-dal-psr-milioni-euro-risorsa-strategica-che-occorre-spendere-bene_uk7XXEcXmjFQT1oOelKuKJ.html?refresh_ce

http://www.askanews.it/regioni/toscana/agricoltura-boom-di-domande-a-regione-toscana-per-biologico_711612836.htm

Psr Trento: in arrivo 301 milioni per agricoltura e sviluppo rurale

La Commissione Europea ha dato il via libera definitivo al Psr 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento.

Il nuovo programma di sviluppo rurale, elaborato a partire dal coinvolgimento di oltre 300 stakeholders (filiere produttive, organizzazioni professionali di categoria, lavoratori agricoli e forestali, enti territoriali, portatori di interesse della società civile per temi ambientali e sociali, principali enti di ricerca) e notificato alla Commissione in data 12 giugno per la fase di negoziazione, è stato approvato definitivamente il 3 agosto scorso.

Il programma contiene le misure necessarie per far fronte alle esigenze del sistema produttivo trentino e del territorio, per un valore di 301 milioni di euro messi a disposizione fino al 2020 per ecosistemi, competitività e sviluppo economico nelle aree rurali

La quota è così ripartita: 129,5 milioni di euro provenienti dal bilancio Ue e 171,5 milioni di euro di cofinanziamento nazionale.

Le tre priorità evidenziate nel piano d’interventi della Provincia di Trento sono: la valorizzazione degli ecosistemi, la competitività del settore agricolo-forestale, la promozione dell’inclusione sociale e sviluppo economico nelle aree rurali.

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Come spiegato dall’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola: “Nel complesso  il piano prevede investimenti per oltre 301 milioni di euro prevalentemente dedicati al settore agricolo ma con un’importante ruolo sia del settore forestale che di quello spiccatamente ambientale. Particolare rilevanza viene inoltre riservata agli interventi trasversali relativi alle misure per la conoscenza e l’innovazione“.

E già si snocciolano numeri: per raggiungere gli obiettivi, è stata proposta l’attivazione di 11 Misure; quasi il 41% della superficie agricola provinciale sarà interessata da interventi per una migliore gestione del suolo e alla prevenzione dell’erosione, mentre per il 38% per il sostegno alla biodiversità.

Le aziende che otterranno un sostegno per interventi di ristrutturazione e ammodernamento saranno 1100, mentre 300 giovani agricoltori riceveranno il contributo per il primo insediamento e quindi l’avviamento di una nuova attività.

Un buon inizio, volto a potenziare la redditività e la competitività del settore agricolo, preservando e valorizzando gli ecosistemi.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/09/01/provincia-di-trento-ok-dall-ue-al-nuovo-psr/45245

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/sviluppo-rurale-2014-provincia-Trento-301-mln/03-08-2015/1-A_018876805.shtml

http://www.trentinoagricoltura.it/Trentino-Agricoltura/Sviluppo-Rurale-2014-2020/Programma