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Glifosato e pesticidi nelle acque italiane: l’Ispra diffonde dati allarmanti

Si torna a parlare di glifosato e di inquinamento da pesticidi nelle acque del nostro Paese. L’edizione  2016 del  “Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque” dell’Ispra fornisce infatti una visione chiara e preoccupante dello stato di salute delle acque superficiali e sotterranee italiane.

Una situazione così allarmante che ha portato la coalizione italiana #StopGlifosato e Avaaz a scrivere al ministro Martina e a rilanciare una petizione che ha già raccolto 1.400.000 firme.

Secondo le analisi effettuate dall’Ispra, le acque superficiali (fiumi, laghi, torrenti) contengono pesticidi nel 64% dei 1.284 punti monitorati (nel 2012 erano il 57%), quelle sotterranee nel 32% dei 2.463 punti studiati (erano il 31% nel 2012).

Fra le sostanze maggiormente rilevate c’è lui, il glifosato, insieme al suo prodotto di decadimento, l’Ampa, presenti rispettivamente nel 39,7% e nel 70,9% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali e, nella maggior parte dei casi, in percentuali superiori ai limiti di qualità ambientale previsti dalle norme.

Sono dati superiori a qualsiasi aspettativa che mostrano come la salute dei cittadini e dell’ambiente sia a forte rischio. È inammissibile un livello di contaminazione di questa portata per una sostanza dichiarata  probabile cancerogeno per l’uomo. Tutto ciò rafforza ulteriormente la nostra battaglia contro il rinnovo dell’autorizzazione a livello europeo” dichiara Maria Grazia Mammuccini, portavoce della coalizione.

Per questo – prosegue –  in vista  del prossimo appuntamento europeo previsto per il 18 e 19 maggio, la coalizione italiana #StopGlifosato ha stretto una collaborazione con Avaaz  e rilancia la petizione contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del Glifosato in vista della decisione finale in Europa che riguarderà il futuro della salute di tutti” .

La collaborazione è stata formalizzata con l’invio di una lettera al ministro Martina per chiedere un incontro in rappresentanza delle 38 organizzazioni del settore dell’agricoltura biologica, dell’ambiente, della tutela del territorio, dei consumatori e di quella parte della popolazione italiana che ha già firmato la petizione per chiedere la messa al bando del pesticida.

Récolte du blé :  moissoneuse et tracteur

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nella lettera la coalizione sottolinea anche il sostegno al “piano annunciato dal Ministro Martina per la riduzione dell’uso del Glifosato in Italia, con l’obiettivo della sua completa eliminazione entro il 2020. e la cancellazione dei sussidi nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale  2014 – 2020 per le aziende che utilizzano ancora questo diserbante, sotto accusa per la sua potenziale pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente”.

L’Italia può avere un ruolo fondamentale nel dibattito europeo sul futuro dell’agricoltura, fanno sapere le organizzazioni, ma è necessario che, assieme agli altri Paesi contrari al pesticida, si opponga con forza anche all’ultima proposta della Commissione Europea che ne suggerisce il rinnovo per “soli” sette anni.

Fonti:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1018

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/acqua/2016/05/09/isprapesticidi-nel-64-delle-acque-di-fiumi-e-laghi_6bd48f77-e147-486f-91c3-f27ef7d32faf.html

http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/rapporti/rapporto-244/Rapporto_244_2016.pdf