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Climate Change e bio: il ruolo dell’agricoltura nel riscaldamento globale

Climate Change: l’agricoltura, e in particolare quella biologica, può fare qualcosa per arrestare il riscaldamento globale?

Una risposta a questa e a tante altre domande hanno provato a darla le organizzazioni mondiali che dal 21 al 23 marzo 2017, presso la sede della FAO a Roma, hanno preso pare al Global Symposium on Soil Organic Carbon (GSOC17). Oggi vengono pubblicati i dati, le relazioni e i report diffusi in quei giorni. La speranza c’è e viene dal bio.

GSOC17: il punto sul Climate Change

Ad organizzare il simposio, alcunetra le più importanti organizzazioni mondiali che si occupano di Climate Change e della distribuzione delle risorse alimentari tra i popoli:

  • Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO);
  • Global Soil Partnership (GSP) e il suo Intergovernmental Technical Panel on Soils (ITPS);
  • Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC);
  • Science – Policy Interface (SPI) of the United Nations Convention to Combat Desertification (UNCCD);
  • World Meteorological Organization (WMO).

Durante l’evento si sono susseguiti 103 interventi orali e 35 presentazioni sulla misurazione, conservazione e valorizzazione del carbonio organico nel suolo di diverse aree del mondo. Obiettivo era rivalutare il ruolo del carbonio organico in relazione al Climate Change, allo sviluppo sostenibile e alla neutralità del degrado nel suolo.

Il simposio si è incentrato principalmente su tre tematiche:

  • Valutazione del carbonio organico nel suolo (SOC) (misurazione, mappatura, monitoraggio e segnalazione delle scorte)
  • Manutenzione e aumento degli Stock del SOC (come mantenerli e/o aumentarli)
  • Gestione del carbonio organico in specifiche tipologie di terreno (terreni a elevata concentrazione, praterie, sistemi di allevamento, terreni secchi).

Climate Change: il ruolo dell’agricoltura biologica

Nei giorni scorsi, la FAO ha reso noti gli atti del Simposio. Nel documento, sono contenuti gli abstract di tutte le presentazioni scientifiche che si sono tenute durante l’evento.

Tra queste, è incluso anche il contributo di IFOAM – Organic International, l’organizzazione che raccoglie attori e appassionati del biologico di tutto il mondo.

Le conclusioni a cui giunge IFOAM nel suo intervento dipingono l’agricoltura biologica come strada percorribile e necessaria per combattere il Climate Change.

Secondo l’Organizzazione, per aumentare lo stoccaggio di carbonio nel terreno non sarebbe utile investire in tecnologie costose, potenzialmente pericolose e non provate. Sarebbe sufficiente, infatti, puntare maggiormente sull’agricoltura rigenerativa, le cui pratiche sono già ampiamente riconosciute e applicate. I tassi di stoccaggio di carbonio potrebbero poi essere ulteriormente migliorati attraverso la ricerca.

Questo trasformerebbe l’agricoltura in un importante strumento risolutivo nella lotta al Climate Change. L’adozione diffusa di questi sistemi dovrebbe essere di massima priorità da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali e dell’industria.

Fonti:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/08/21/proceedings-global-symposium-soil-organic-carbon-2017

http://www.suoloesalute.it/carbonio-organico-nel-suolo-salvare-clima-ruolo-dellagricoltura-bio/

http://www.fao.org/3/a-i7565e.pdf