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Tag Archives: export biologico

SPAGNA, BUONA LA FIDUCIA DEGLI OPERATORI

SPAGNA, BUONA LA FIDUCIA DEGLI OPERATORI

Il biologico in Spagna riflette ottimismo. Il 95% delle aziende segnala stabilità o crescita nel secondo trimestre 2025

In Spagna viene rilevato il termometro trimestrale dello stato del settore biologico, coinvolgendo un campione di aziende composto per il 41% da agricoltori, 39% delle aziende impegnate nella trasformazione distribuzione e il 20% nel retail e di diverse dimensioni (il 50% ha meno di 10 dipendenti, il 25% ha tra i 10 e i 50 dipendenti e il 25% sono aziende con più di 50 dipendenti).

L’andamento nel secondo trimestre 2025 si riassume:

  • Vendite: il 60% degli intervistati indica di aver registrato un aumento, il 28% riporta stabilità e un altro 12% menziona un calo.
  • Occupazione: il 23% delle aziende ha aumentato il numero di dipendenti, il 60% ha mantenuto la propria forza lavoro e solo il 10% l’ha ridotta.
  • Prezzi: il 62% delle aziende ha mantenuto i propri prezzi, il 28% li ha aumentati moderatamente e solo il 10% li ha ridotti.
  • Investimenti: il 45% delle aziende ha aumentato i propri investimenti, il 48% li ha mantenuti costanti e il 7% li ha ridotti.
  • Scorte: in termini di magazzino, il 50% delle aziende ha mantenuto livelli simili a quelli dei periodi precedenti, il 38% li ha aumentati e il 12% li ha ridotti.
  • Esportazioni: il settore ribadisce la sua natura orientata all’esportazione, con il 69% delle aziende che mantengono i livelli precedenti, il 16% che li aumenta e il 15% che li diminuisce.

Chiamati a confrontare il trimestre con lo stesso periodo dell’anno scorso, il 95% ritiene che la situazione sia migliorata o sia rimasta stabile (rispettivamente 45% e 50%), il 5% percepisce un deterioramento del settore nel suo complesso.

In termini di proiezioni future, il termometro riflette ottimismo, con il 40% che crede che la situazione della propria azienda migliorerà nel prossimo trimestre, la stessa percentuale che si aspetta che rimanga invariata, con un 20% che esprime dubbi o prevede un calo, dato che il terzo trimestre include i mesi estivi, con vacanze e cambiamenti nelle abitudini e nelle priorità dei consumatori.

Per quanto riguarda come evolverà il settore nel suo complesso, il 38% delle aziende è fiducioso in un miglioramento, il 42% ritiene che rimarrà invariato e un 17% di pessimisti pensa che peggiorerà o esprime incertezza sullo sviluppo.

Fonte: https://greenplanet.net/spagna-il-95-delle-aziende-segnala-stabilita-o-crescita-nel-q2-2025-secondo-il-termometro-trimestrale-del-bio/

ASSOBIO A TUTTOFOOD 2025: IL BIOLOGICO ITALIANO CONQUISTA I MERCATI INTERNAZIONALI

ASSOBIO A TUTTOFOOD 2025: IL BIOLOGICO ITALIANO CONQUISTA I MERCATI INTERNAZIONALI

Il 7 maggio AssoBio presenta dati aggiornati su produzione, export e strategie del Made in Italy bio: un’eccellenza agricola sostenibile che piace al mondo

Il biologico italiano continua a distinguersi come modello di eccellenza nel panorama agroalimentare europeo. Con quasi il 20% della superficie agricola nazionale destinata al biologico e per numero di referenze immesse sul mercato, l’Italia si conferma leader nella produzione e trasformazione di prodotti biologici.

Nonostante una domanda interna ancora in crescita, è sui mercati internazionali che il Made in Italy Bio si afferma come simbolo di qualità, biodiversità e legame con il territorio. Per raccontare questa eccellenza, AssoBio organizza un importante evento all’interno della fiera TUTTOFOOD 2025.

Convegno: “Il biologico italiano che piace al mondo”

Quando: 7 maggio 2025, ore 16:30

Dove: TUTTOFOOD – Fiera Milano

Modera: Armando Garosci (Direttore di Largo Consumo)

Durante l’incontro saranno presentati dati aggiornati sul mercato europeo del biologico e sulla percezione dei consumatori. Inoltre, tre imprese di successo porteranno la loro testimonianza concreta su strategie di internazionalizzazione e valorizzazione del marchio biologico italiano.

L’evento si propone come un’occasione di confronto tra associazioni, aziende e attori della filiera, con l’obiettivo di costruire una visione condivisa per il futuro dell’agroalimentare biologico italiano.

 

https://greenplanet.net/a-tuttofood-assobio-presenta-i-dati-del-bio-italiano-che-piace-al-mondo-save-the-date-7-maggio/

I BIO CONFUSI: IL TARGET SU CUI PUNTARE

I BIO CONFUSI: IL TARGET SU CUI PUNTARE

Il biologico ha gli argomenti giusti per conquistarli

Dopo Biofach di Norimberga e Sana di Bologna, Duccio Caccioni, specialista nel settore agricolo e agroalimentare, traccia un quadro sulla situazione attuale e sulle possibilità future.

 

Le esportazioni italiane hanno fatto registrare +7% nel 2024 rispetto all’anno precedente (3,9 miliardi di euro) contando soprattutto su un’eccellente reputazione.

Da un’indagine Nomisma, presentata al Sana, l’Italia risulta il primo paese per qualità percepita nei mercati chiave fra cui spiccano gli Usa, maggior consumatore e importatore mondiale.

Il mercato europeo del biologico è oggi in sviluppo, dirigendosi verso i 55 miliardi di euro, con un aumento previsto lieve ma costante in quasi tutti i paesi dell’Unione (eccetto Grecia e Finlandia).

Dalle indagini di marketing, i consumatori europei sono divisi in due gruppi:

1 – consumatori storici, regolari, affezionati, che non badano al prezzo. Sebbene questo sia un gruppo ampliamente minoritario rappresenta circa la metà del consumo europeo di biologico.

2 – famiglie con doppio reddito ed età compresa fra i 50 e i 75 anni, oppure famiglie (sempre a doppio reddito) ma con figli piccoli – a cui si aggiungono i consumatori curiosi, in cerca di nuove tendenze. Tutti i consumatori di questo secondo gruppo acquistano principalmente nei supermercati e nei discount, non sono fedeli alle marche, ma sensibili a richiami diversi che vanno dalla sicurezza alimentare al benessere animale, alla sostenibilità, al gusto, al packaging innovativo e quindi non hanno le idee chiare, anzi tutto il contrario. Secondo Caccioni, questo gruppo di “bio confusi” rappresenta però il futuro sviluppo del settore e il target a cui puntano sia i vecchi sia i nuovi player del biologico.

 

Per approfondimenti:

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2025/03/06/i-bio-confusi/86903

Embargo russo prolungato di un anno: l’export agroalimentare si dimezza

Embargo russo prolungato di un anno: l’export agroalimentare si dimezza

La Russia decide di prolungare di un anno l’embargo sui prodotti europei, scattato il 6 agosto 2014 su carne di manzo, carne suina e avicola, frutta e verdura, latte e formaggi provenienti dai Paesi dell’Ue, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia. La decisione arriva in risposta al provvedimento dei ministri degli Esteri europei di estendere per altri sei mesi le sanzioni alla Russia, a causa dei continui scontri nell’Est dell’Ucraina.

L’embargo russo ha già causato perdite per cento miliardi all’economia europea, non risparmiando, ovviamente, il mercato italiano.

Secondo uno studio effettuato dalla Coldiretti, la decisione di prorogare di un anno l’embargo russo dimezzerà le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani.

Stando a quanto affermato dall’Associazione, nel primo trimestre del 2015 le esportazioni agroalimentari italiane hanno subito un duro colpo (-51,1%). Del tutto azzerate per quanto riguarda l’ortofrutta, i formaggi, la carne e i derivati.

Un fattore che, evidenzia Coldiretti, avrà ripercussioni ben peggiori: “L’impossibilità di esportare sul mercato russo provoca per molti prodotti alimentari una situazione di eccesso di offerta sul mercato europeo con ricadute negative sui prezzi riconosciuti agli agricoltori. Il danno maggiore che rischia di durare negli anni è determinato però dal fatto che lo stop alle importazioni ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati”.

 

 

 

 

 

 

Secondo l’eurodeputato Paolo De Castro, coordinatore S&D della Comagri, “questo ping-pong di sanzioni tra Russia ed Europa fa più danni agli europei che ai russi”. De Castro suggerisce, infatti, di lavorare maggiormente sul piano diplomatico, invece che su scontri di forza, prestando attenzione alle richieste di un settore che potrebbe subire danni ancora più ingenti rispetto a quelli a cui è già andato incontro.

Stando a quanto affermato da Maja Kocijancic, portavoce del Servizio di azione esterna della Commissione europea, invece, il braccio di ferro tra Ue e Russia danneggerebbe maggiormente Mosca, visto che “i produttori europei hanno trovato altri mercati ai quali rivolgersi, dal momento che gli export europei verso i Paesi terzi sono aumentati del 5 per cento in questi nove mesi di embargo”.

Ai danni dovuti al blocco di alimenti specifici, secondo Coldiretti, si aggiungono però anche quelli relativi ad altri prodotti non inseriti all’interno delle restrizioni e facenti parte di settori diversi da quello alimentare.

Fonti:

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/06/25/russia-e-immediata-lestensione-dellembargo-su-prodotti-alimentari/ac64fe20-633a-4c72-b14d-9cadeba1227a/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/06/26/agroalimentare-la-russia-proroga-l-embargo-di-un-anno/42777

http://www.coldiretti.it/news/Pagine/436—24-Giugno-2015.aspx