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Cosmesi naturale e bio, l’indagine: fondamentale per 7 italiani su 10

950 milioni di euro: tanto vale la cosmesi naturale e bio in Italia.

Se nel suo complesso il settore cosmetico arriva a sfiorare gli 11 miliardi, il comparto del make up green e cruelty free arriva oggi al 9% del totale. I dati sono emersi da un’indagine di Cosmetica Italia, relativa alle stime per l’anno in corso.

E il trend sembra essere in crescita: Human Highwayha recentemente realizzato un’indagine in cui emerge che più della metà degli italiani guarda con favore alla produzione sostenibile ed etica dei cosmetici.

Tutti i dettagli del report.

Cosmesi naturale: uno sviluppo decennale

Human Highwayè l’associazione nazionale delle imprese del settore della cosmesi naturale e bio. Di recente ha pubblicato i risultati di un’indagine sui consumatori italiani sul tema. 1.600 i consumatori coinvolti, a cui va ad aggiungersi un panel di 58 imprese associate a Cosmetica Italia.

Il trend, è il chiaro risultato della ricerca, è in forte crescita. Ed è destinato a essere sempre più forte.

7 consumatori italiani su 10, infatti, pensano che “la produzione sostenibile e attenta all’ambiente e ai vincoli etici” sarà un volano fondamentale per lo sviluppo del settore cosmetico nei prossimi 10 anni.

Via libera quindi alla cosmesi naturale, cruelty free e con ingredienti provenienti da produzioni biologiche. Sono 3 le parole d’ordine che accompagneranno domanda e offerta nel comparto, secondo Human Highway: “Innovazione, efficacia e naturale”.

In particolare, fanno sapere gli esperti, i consumatori sono interessati soprattutto ai concetti di biologico, economico e naturale. Le imprese sono invece maggiormente focalizzate su sicurezza e lunga durata.

La cosmesi naturale nella percezione dei consumatori

Ma a cosa pensano esattamente i consumatori quando parliamo di cosmesi naturale?

Human Highway stila una classifica dei “valori” associati con maggior frequenza a tali prodotti:

  • Il 34,3% degli intervistati pensa in primis a trucchi e prodotti cruelty free, che non prevedono cioè l’impiego di test animali;
  • Il 25,3% parla invece di prodotti che non contengano ingredienti considerati pericolosi, causa di allergie o poco sostenibili: glutine, olio di palma, parabeni e così via;
  • Il 22,1% si riferisce alla categoria “bio-friendly”;
  • Il 20,6% pensai al make up “eco-friendly”;
  • Importante, per il 16,3%, anche l’aspetto sociale: attenzione a lavoratori e territorio;
  • Ultime 3 categorie interpellate: prodotti vegani (11,2%), a km zero (9,2%), a ridotto consumo d’acqua (8,1%)

Ancora, è importante prestare attenzione all’impatto ambientale del packaging. Per il 47% dei clienti è importante che i contenitori di cosmetici siano biodegradabili al 100%. Anche i produttori condividono questo orizzonte, in misura ancora maggiore: il 66% ritiene sia un aspetto fondamentale.

Cosmesi naturale: l’appuntamento al Sana

Per dimostrare l’accresciuto interesse verso la cosmetica naturale e green, il Sana 2017 ospiterà un convegno a tema. Il Sana è il Salone internazionale del biologico e del naturale, una kermesse di portata globale, fiore all’occhiello del comparto italiano. Quest’anno, l’appuntamento è in programma a Bologna Fiere dall’8 all’11 settembre.

Domenica 10, il Sana ospiterà il convegno “Quale futuro per la cosmetica green?”. Rivolto a erboristi, distributori, aziende e media, l’evento è organizzato dal Gruppo Cosmetici erboristeria di Cosmetica Italia. Interverranno Giacomo Fusina, CEO di Human Highway, e Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi e cultura d’impresa di Cosmetica Italia.

FONTI:

http://www.adnkronos.com/salute/2017/08/19/cosmetici-green-valgono-mln-vuole-etici-sostenibili_BX5RW2fZ2lwVn0RQQc1LvM.html?refresh_ce

http://www.sana.it/home-page/1229.html

La cosmesi bio alla conquista del Cosmoprof

Cosmesi bio e prodotti naturali al Cosmoprof: il cambiamento raggiunge anche la fiera mondiale di Bologna.

Si è da poco conclusa la 50 edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna, la fiera leader mondiale per il business della cosmetica e della bellezza.

L’edizione di quest’anno, che si è tenuta dal 17 al 20 marzo 2017, ha confermato la natura internazionale dell’evento, con le sue diramazioni in Asia e Nord America.

Cosmoprof in numeri

Rispetto all’edizione dello scorso anno, la fiera del 2017 ha registrato un più 16% di operatori stranieri.

Oltre 250 mila persone, provenienti da 150 Paesi, hanno visitato l’esposizione. 2.677 le aziende espositrici provenienti da 69 Paesi.29 collettive: Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, California, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Indonesia, Marocco, Olanda, Pakistan, Perù, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Taiwan, Turchia, Ungheria e, per la prima volta, Argentina, Cile, Giappone, Lettonia ed Emirati Arabi Uniti/Dubai.

Un successo preannunciato, per un settore che nel 2016 ha confermato un trend di crescita, con un fatturato globale pari a 10,5 miliardi di euro (+3%).

Focus sul Bio

Tra i prodotti presenti nei padiglioni espositivi della fiera, una menzione particolare deve essere fatta per i cosmetici naturali e vegani (cruelty-free, gluten-free e preservative-free).

Le aziende operanti nel settore della bio-cosmesi erano riunite nel padiglione 21N della Fiera Cosmoprof.Un’area espositiva ricca di novità che ha attratto tantissimi visitatori.

Tra gli espositori, anche NATRUE, l’Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica con sede a Bruxelles, che detta i principali standard per la certificazione di cosmetici bio. Con quasi 50 associate in 30 nazioni, NATRUE festeggia quest’anno il suo decimo anniversario. Anni di attività che hanno consentito all’azienda di arrivare ad assegnare il proprio marchio a 230 brand. Per un totale di 4.800 prodotti.

Un settore sempre più ricercato, quello della cosmesi bio certificata, in cui i prodotti devono rispettare elevati standard produttivi. Derivati di origine petrolifera, paraffine, siliconi, formaldeide e parabeni sono qui completamente banditi. Questi ingredienti, molto comuni nei cosmetici tradizionali presenti in commercio, vengono sostituiti con derivati vegetali, provenienti da agricoltura biologica.

Perché una certificazione biologica dei prodotti cosmetici

La certificazione aiuta il consumatore a riconoscere prodotti realizzati veramente con ingredienti naturali. Si tratta di uno standard chiaro, condiviso a livello internazionale che fornisce una garanzia sulla qualità del cosmetico che si sta acquistando.

In una fiera generalista qual è Cosmoprof, il comparto bio risulta essere ancora un mercato di nicchia. Eppure, il cambiamento inizia ad avvertirsi anche qui, con visitatori sempre più attenti e informati.

Fonti:

http://www.greenplanet.net/pi%C3%B9-spazio-alla-bio-cosmesi-al-cosmoprof-di-bologna

http://www.cosmoprof.it/