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MDRO E CAMPIONI DI CARNE AL DETTAGLIO: UN’ANALISI DEI DATI RILEVA UN GRADO DI CONTAMINAZIONE PIU’ BASSA PER IL BIO

MDRO E CAMPIONI DI CARNE AL DETTAGLIO: UN’ANALISI DEI DATI RILEVA UN GRADO DI CONTAMINAZIONE PIU’ BASSA PER IL BIO

All’interno dei processi di produzione di alimenti per animali, le specie coinvolte sono spesso esposte, può quindi accadere vengano colonizzate o infettate da batteri che ne determinano la contaminazione con microrganismi multiresistenti: i cosiddetti MDRO.

La Organic Foods Production Act americana, ha ottenuto una riduzione dell’uso di antibiotici in alcune operazioni parte del processo di produzione degli alimenti, sono seguiti alcuni studi, con lo scopo di indagare le correlazioni dei metodi di produzione e lavorazione della carne con gli MDRO e la contaminazione batterica complessiva della carne al dettaglio.

Gli approfondimenti hanno confermato che la riduzione dell’uso di antibiotici è associata a una riduzione di MDRO nelle carni suddette.

Il Sistema di monitoraggio della resistenza antimicrobica, ha fornito i dati necessari per lo studio sulla contaminazione batterica relativa alle annualità comprese tra il 2012 e il 2017 per petto di pollo, carne di manzo, carne di tacchino e costolette di maiale.

Questi dati sono stati poi conteggiati attraverso modelli di regressione di Poisson con varianza robusta, per stimare le associazioni con la contaminazione da MDRO e qualsiasi contaminazione, rilevata per anno, per tipo di carne e in base al genere di batteri (Salmonella, Campylobacter, Enterococcus, Escherichia coli).

I campioni di carne totali al dettaglio sono risultati 39.349, di questi una parte è stata lavorata in 216 impianti di produzione convenzionale di carne; un’altra più piccola in 123 impianti suddivisi tra metodo di produzione convenzionale e biologico. E un’ultima parte, è stata lavorata in 3 impianti utilizzando la sola metodologia di lavorazione biologica.

La contaminazione da MDRO era più o meno similare o talvolta superiore, nelle carni prodotte convenzionalmente e negli impianti suddivisi tra i due metodi, cambiava nettamente invece nelle carni lavorate e prodotte biologicamente, riportando una contaminazione di molto inferiore.

La carne lavorata con impianti suddivisi, presentava una contaminazione da MDRO similare a quella lavorata convenzionalmente, per tutti i generi batterici testati eccetto Campylobacter.

La prevalenza di qualsiasi contaminazione è risultata inferiore nei campioni trattati in strutture suddivise rispetto a strutture convenzionali per campioni aggregati e per tutti i tipi di carne e generi batterici.

Tirando le somme, i campioni di carne al dettaglio prodotta e lavorata biologicamente avevano una prevalenza significativamente inferiore di MDRO rispetto ai campioni prodotti e lavorati convenzionalmente; mentre la carne proveniente da trasformatori suddivisi tra le due metodologie, aveva una prevalenza inferiore di contaminazione rispetto ai campioni provenienti da trasformatori convenzionali.

Al fine di indagare al meglio la questione, saranno necessari ulteriori studi di approfondimento a conferma dei risultati, per chiarificare le specifiche pratiche di produzione che potrebbero aggiungere elementi significativi all’indagine.

 

Fonte: EHP