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Tag Archives: agricoltura biologica

Mipaaf: accordo con GDO per promozione prodotti DOP e IGP in Italia

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si sono svolti qualche giorno fa, il 15 giugno, a Expo gli Stati generali delle Indicazioni geografiche italiane, alla presenza del Ministro Maurizio Martina. Nel corso dei lavori sono state presentate le azioni del Mipaaf per la tutela e la promozione dei prodotti DOP e IGP sul fronte nazionale e internazionale.

5 le azioni principali: rilancio dei consumi sul mercato italiano con un accordo siglato con la GDO durante l’evento, rafforzamento del contrasto alla contraffazione anche sul web, focus sulle indicazioni geografiche nel piano del Governo per il sostegno all’export Made in Italy, difesa del sistema delle denominazioni a livello internazionale e testo unico per le DOP per semplificare le norme a favore di imprese e consorzi di tutela. “Abbiamo voluto questa giornata in Expo – ha dichiarato il Ministro Martina – per ribadire la nostra leadership nel settore delle indicazioni geografiche. Il nostro modello di ‘brand geografico’ è forte, perché i prodotti a denominazione non hanno solo un grande valore economico, ma storico, culturale, identitario”. “Siamo passati all’attacco dell’agropirateria – ha affermato Martina – su una frontiera decisiva come quella del web, che rappresenta un mercato in crescita anche per l’agroalimentare. L’Italia è il primo Paese al mondo a poter vantare un sistema di intervento a protezione dei prodotti a denominazione come quello che abbiamo sviluppato nell’ultimo anno.

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Grazie alle collaborazioni con eBay e Alibaba riusciamo a combattere la concorrenza sleale di chi usurpa il prestigio delle nostre IG. Anche attraverso strumenti come questo salvaguardiamo il lavoro quotidiano di oltre 300 mila nostre imprese che producono cibi e vini DOP e IGP. Parliamo di un settore che alla produzione vale più di 13,5 miliardi di euro e che rappresenta uno dei segmenti più dinamici dell’export Made in Italy. Proprio per sostenere le esportazioni lavoriamo con i Consorzi per nuovi accordi con la distribuzione straniera, accompagnati da azioni forti di comunicazione di contrasto all’Italian sounding, anche attraverso la promozione del segno unico ‘The Extraordinary Italian Taste’, che ha debuttato con successo a Chicago in una delle fiere più importanti di contatto con la GDO statunitense”. “L’accordo siglato oggi con la GDO, poi, darà una spinta al rilancio dei consumi dei prodotti a denominazione – ha aggiunto il Ministro – in uno dei mercati più importanti a livello nazionale come quello della grande distribuzione. Lo presentiamo in Expo proprio a ribadire che questo evento è una straordinaria occasione per le nostre filiere, per la grande qualità che tutti i nostri territori esprimono e che qui a Milano si presenta al mondo in tutta la sua forza”. Accordo Mipaaf/GDO: più spazio alle DOP e IGP nei punti vendita Il protocollo d’intesa tra Ministero e le associazioni della grande distribuzione organizzata come Federdistribuzione, Ancc-Coop, Ancd-Conad ha l’obiettivo di garantire una migliore informazione dei consumatori e favorire una più facile individuazione dei prodotti Dop e Igp presso i punti vendita. Tra gli strumenti previsti dall’accordo ci sono: incremento degli spazi dedicati ai prodotti DOP/IGP nei punti vendita;  utilizzo sugli scaffali di segnaletica dedicata alla campagna informativa sulle DOP/IGP;  campagne informative promozionali svolte in coordinamento tra le aziende delle catene GDO o dalle singole aziende come ad esempio la “settimana delle DOP/IGP”;  esposizione e distribuzione presso i punti vendita di materiale informativo specifico dedicato ai prodotti a denominazione.

Israele esporta centinaia di milioni di mosche in Europa nella lotta contro i parassiti

Mosche sterilizzate verranno rilasciate nei frutteti in Croazia e Bosnia per aiutare gli agricoltori nella lotta biologica contro i parassiti.

Una società di bio-tech, BioBee,  proveniente dalla fertile zona di Kibbutz di Sde Eliyahu si è concentrata nel settore della difesa fitosanitaria nell’agricoltura biologica e ha vinto una gara d’appalto per la fornitura di 400 milioni di mosche sterili, seguendo un progetto simile che ha ottenuto precedentemente notevole successo.

Secondo BioBee, le mosche saranno disperse nei frutteti lungo le zone di confine della Croazia e Bosnia per un periodo di diversi mesi. La mossa dovrebbe portare alla riduzione delle mosche nocive nei frutteti, contribuendo in questo modo ad aiutare gli agricoltori a portare a casa una stagione di successo.

mosca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le mosche, secondo l’azienda, sono coltivate nei laboratori e sottoposte a sterilizzazione presso lo stabilimento della centrale radioattiva, che opera sotto la supervisione della Commissione Atomica Israele Energia.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo la società israeliana, sostiene il progetto nell’ambito della sua politica di incoraggiare l’uso della tecnologia nucleare per scopi non militari.

Nel vincere la gara, BioBee ha battuto una società spagnola che in precedenza ha realizzato un progetto simile nei Balcani.

Queste mosche sterilizzate aiutano a combattere la minacce per l’agricoltura posta dalla mosca mediterranea della frutta, con tecniche biologiche naturali.

L’azienda opera con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole israeliano, e due volte a settimana distribuisce decine di milioni di mosche sterili in piantagioni, frutteti e campi, in particolare nella regione Hevel Habesor nel Negev settentrionale.

Fonte: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4666532,00.html

 

 

Lombardia, bando PSR 2014-2020: 7milioni a disposizione dell’agricoltura biologica

Pubblicate sul BURL n.22 del 27.05.2015 le disposizioni attuative regionali del primo bando del nuovo PSR 2014-2020 che interessa il territorio lombardo.

Il bando riguarda le aziende agricole in periodo di conversione o che sono già biologiche al momento della data di presentazione della domanda di aiuto.

La Misura 11 promuove l’introduzione e lo sviluppo di sistemi di coltivazione e allevamento, nonché di pratiche colturali, che si limitano all’uso di prodotti consentiti dal metodo biologico. Tra gli obiettivi della misura, anche quello di ridurre lo sfruttamento dei terreni e degli animali, migliorando in questo modo la qualità del suolo agricolo e delle acque superficiali e favorendo la diversificazione colturale, la biodiversità e il benessere degli animali.

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Le operazioni proposte nell’ambito della Misura 11 contribuiscono al soddisfacimento delle seguenti priorità:

  • salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità, compreso nelle zone Natura 2000, nelle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, nell’agricoltura ad alto valore naturalistico, nonché dell’assetto paesaggistico dell’Europa;
  • migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi;
  • prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi.

Le disposizioni sono inoltre volte a incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale.

La Misura 11 finanzia gli impegni derivanti dall’adesione al metodo di produzione biologica in conformità al regolamento CE n. 834/07 e s.m.i. e al regolamento CE n. 889/08.

Il finanziamento consiste in un “premio” annuo che compensa il richiedente per i minori redditi e/o i maggiori costi che derivano dall’esecuzione degli impegni connessi alla conversione al metodo di produzione biologico o al suo mantenimento. La superficie aziendale oggetto di pagamento è quella compresa nel territorio della Regione Lombardia. Sono ammessi a pagamento anche i terreni aziendali situati in altre regioni confinanti, qualora contigui a quelli situati nel territorio della Lombardia.

La misura 11 è articolata in due sottomisure:

  • Pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica
  • Pagamento al fine di mantenere pratiche e metodi di produzione biologica

La Misura 11 si applica su tutto il territorio regionale e la durata degli impegni per le aziende che aderiscono nell’anno 2015 è di 6 anni.

Le aziende che possono aderire alla presente operazione devono essere iscritte nell’elenco regionale degli operatori biologici alla data di presentazione della domanda di aiuto. La perdita della certificazione come operatore biologico, durante il periodo di impegno, comporta la decadenza totale della domanda con conseguente restituzione dei premi percepiti.

Le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano a 7milioni di euro.

Le domande possono essere presentate, in via telematica, entro il 15 giugno oppure entro il 15 luglio con riduzione del contributo.

Fonti:

http://www.consultazioniburl.servizirl.it/ConsultazioneBurl/

http://www.adnkronos.com/fatti/pa-informa/economia/2015/05/28/psr-misura-agricoltura-biologica_gyUKzVxgEdHqalCUSQgwKP.html?refresh_ce

http://www.finanziamentinews.it/article/05684/2014-2020-milioni-euro-agricoltura-biologica

Agricoltura biologica: il governo indiano incentiva l’uso di urina come fertilizzante

Utilizzare l’urina come concime biologico per far crescere di più e in modo naturale le piante. Sembra una cosa strana, ma il ministro dei Trasporti indiano Nitin Gadkari ha rivelato di aver innaffiato con la propria urina alcune piante nella sua residenza di New Delhi. La cosa lo ha colpito così tanto da averlo portato a consigliare questo inusuale metodo di concimazione durante un seminario a Nagpur sui problemi dell’irrigazione.

Anche se un po’ in imbarazzo, il ministro ha raccontato di aver cominciato a raccogliere l’urina in un contenitore da 50 litri nella residenza ufficiale di New Delhi. Poi, avrebbe chiesto al giardiniere di innaffiare con la pipì alcune piante e con acqua altre.

Le prime – ha concluso – sono cresciute molto di più ed hanno avuto molti più fiori“: a detta del ministro, le piante sarebbero cresciute fino a una volta e mezzo in più delle altre.

L’urina contiene sostanze nutritive, come urea e tritrogeni e la pratica di adoperarla per la concimazione naturale delle piante non è nuova. Esistono infatti alcuni progetti di permacultura che sfruttano la raccolta di urina da anni. Ad Amsterdam, ad esempio, è adoperata per innaffiare le piante presenti sui tetti. Anche il Regno Unito sembra abbia iniziato a sfruttarla, stimolando i giardinieri a fare la stessa cosa.

Ora, pare che il governo del Maharashtra , uno Stato dell’India centro-occidentale, stia elaborando un piano per raccogliere urina da utilizzare per l’agricoltura biologica.

urina concime

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo Stato indiano vorrebbe così adoperare l’urina umana assieme al concime animale, per produrre fertilizzanti naturali e migliorare lo stato del terreno presente nelle zone rurali e nei villaggi.

Il ministro dell’agricoltura Eknath Khadse ha affermato che un esperimento simile era già stato effettuato  al Mahatma Phule Krishi Vidyapeeth, un’università agricola in Rahuri, su ordine del governo. Esperimento che si sarebbe concluso con successo.

Il piano suggerito da Khadse prevede la raccolta di urina nelle sale cinematografiche, dove si trova in abbondanza negli intervalli delle proiezioni.

Sembra, inoltre, che il governo intenda stanziare delle sovvenzioni per gli agricoltori che si adopereranno ad usare questo metodo di concimazione, al posto dell’utilizzo di fertilizzanti convenzionali. Sovvenzioni sono previste anche agli agricoltori che predisporranno delle soluzioni per la raccolta di urina umana e sterco di animali.

Anche i villaggi potranno riunirsi per ideare un progetto di compostaggio che includerà la raccolta dell’urina.

Khadse ha affermato che l’approvazione da parte del governo dell’uso di urina umana nell’agricoltura biologica non è una cosa nuova, visto che ripetuti esperimenti portati avanti da università statali hanno confermato che l’uso di fertilizzanti tradizionali rendono giorno dopo giorno il terreno presente nella zona rurale più arido e sterile. Concimi animali e urina umana potrebbero invece mantenerlo fertile più a lungo.

Non c’è nulla di sbagliato in quello che Gadkari ha detto, e non è una rivelazione. L’uso di urina umana fa bene all’agricoltura, perché ha più nutrienti. Anche i nostri esperimenti nelle università hanno dimostrato la stessa cosa“, ha concluso il ministro.

Fonti:

http://www.wired.it/attualita/ambiente/2014/08/08/differenziata-urina-raccolta/

http://www.hindustantimes.com/india-news/maharashtra-govt-endorses-gadkari-s-advice-plans-to-encourage-use-of-urine-in-organic-farming/article1-1345397.aspx

http://www.mnn.com/your-home/at-home/blogs/step-right-up-dont-be-pee-shy

http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2015/05/06/fate-pipi-sulle-piante-dall-india-consiglio-del-ministro-per-gli-aspiranti-giardinieri_PRXf2yhi6xfBJtscyFUiPN.html?refresh_ce

http://www.mid-day.com/articles/agriculture-ministers-appeal-urinate-at-multiplex-help-farmers/16196181

Regione Toscana: 17 milioni riservati all’agricoltura biologica

La Regione Toscana ha messo a disposizione 17 milioni di euro alle aziende che producono in agricoltura biologica, o che eventualmente vorranno iniziare a farlo. Il tempo rimasto per accedere ai finanziamenti è poco, infatti le aziende interessate alla misura 11 “Agricoltura Biologica” del nuovo Programma di Sviluppo Rurale, possono presentare domanda fino al 15 maggio, presso il Sistema Informativo ARTEA. Ci sarà modo per gli eventuali richiedenti di godere dei benefici, già a partire dal 2015, e questo rimanendo in attesa che venga approvato definitivamente il PSR 2014-2020 da parte della Commissione.

Possono presentare domanda anche coloro che alla data del 17 maggio 2015 concludono l’impegno quinquennale relativo all’azione 214 a.1 denominata “Introduzione o mantenimento dell’agricoltura biologica” della precedente programmazione 2007-2013.

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La misura 11 prevede come impegno il rispetto di quanto stabilito dal regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e dal regolamento (CE) n.889/2008 della Commissione recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n.834/2007. Pur richiamando l’azione 214 a.1 della precedente programmazione 2007-2013 gode di alcune semplificazioni, quali:

  1. non sono previsti impegni aggiuntivi come l’effettuazione delle analisi del terreno e l’obbligo della raccolta delle produzioni;
  2. i premi, di entità superiore rispetto alla precedente programmazione, sono stati raggruppati in macrocategorie facilitando le procedure di pagamento;
  3. il pagamento del premio per l’ introduzione o il mantenimento del metodo di produzione biologica viene riconosciuto a livello di UTE e non di singola superficie, facilitando anche in questo caso le procedure di pagamento.

La novità principale riguarda lo status del richiedente: oltre ad essere iscritto all’elenco regionale toscano degli operatori biologici deve essere in attività ai sensi del decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 18 novembre 2014 “Disposizioni nazionali di applicazione del Regolamento (UE) n.1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013″- art.3 “Agricoltore in attività”.

Fonti

http://www.versiliatoday.it/2015/05/07/agricoltura-bio-via-al-bando-per-accedere-ai-contributi/

http://www.greenreport.it/news/agricoltura/dalla-toscana-17-milioni-di-euro-per-lagricoltura-biologica/

 

Agricoltura: al via la domanda di aiuti Pac precompilata che taglia la burocrazia

È stata presentata a Verona, lo scorso 23 marzo, la domanda Pac, la richiesta precompilata online per ottenere gli aiuti comunitari della Politica agricola comune. L’iniziativa fa parte del programma “Agricoltura 2.0” che punta alla digitalizzazione del rapporto tra Amministrazione e imprese agricole. Un modo per tagliare la burocrazia, rendendo la vita più semplice a 1,5 milioni di agricoltori.

La prima domanda precompilata è stata inviata all’Agea alla presenza del Ministro Maurizio Martina, del Presidente di Ismea Ezio Castiglione, del Direttore di Agea Stefano Antonio Sernia, di Fabrizio Stella per l’organismo pagatore del Veneto e di Francesco Tortorelli dell’Agenzia Italia digitale.

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Stando a quanto esplicitato sul sito ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il piano prevede:

  • la Domanda Pac precompilata già disponibile online sul sito di Agea e degli organismi pagatori regionali, che darà la possibilità agli agricoltori di dare semplice conferma con un click dei dati pre-inseriti, o integrare le informazioni presenti sul portale;
  • un’Anagrafe Unica delle Aziende Agricole, un database degli Organismi Pagatori in cui reperire tutte le informazioni aggiornate su base territoriale;
  • un solo Fascicolo Aziendale che comprende il piano colturale, il piano assicurativo individuale e il quaderno di campagna. Le imprese avranno così la possibilità di effettuare un’unica dichiarazione che sarà poi condivisa tra amministrazioni. Si devono dichiarare il 50% di dati in meno rispetto a prima;
  • l’introduzione del Pagamento anticipato a giugno 2016, che prevede la possibilità di erogare l’anticipo dei pagamenti Pac fino al 100% dell’importo dovuto per le aziende che ne faranno richiesta all’atto della domanda, direttamente a giugno,  invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario;
  • una Banca dati Unica dei Certificati, che consentirà di presentare la documentazione un’unica volta;
  • la Domanda Unificata: a partire dal 2016, ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (CAA) del territorio nazionale, un’unica domanda di aiuto, che accorpi le richieste Pac, Uma, Psr, Assicurazioni, ecc.

Il termine di presentazione della domanda è fissato al 15 giugno. L’iniziativa «Agricoltura 2.0», nata per rivoluzionare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione  coinvolgerà, secondo le stime del Mipaaf, 1,5 milioni di agricoltori con un risparmio di 25 chili di carta per ogni azienda e cento giornate in meno di impegno.

Secondo il ministro Martina, “Con Agricoltura 2.0 diamo una forte spinta all’innovazione e alla semplificazione per un milione e mezzo di imprese agricole italiane, contribuendo a renderle sempre più competitive. Una tappa fondamentale perché non dobbiamo subire i processi, ma diventarne i protagonisti. Siamo ad un punto di svolta, con l’Amministrazione che realmente si mette al servizio degli agricoltori, eliminando la burocrazia inutile“.

Fonte

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8493