Suolo e Salute

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Food Quality Days: Giornate di seminari per il settore agroindustriale

Nella giornata di ieri, Giovedì 18 Maggio, Suolo e Salute ha partecipato a Food Quality Days.

Si tratta di un corso indetto dalla Dinamica S.r.l., un team di professionisti che opera nel settore alimentare, in collaborazione con il Master Universitario di II livello in Esperto in Controllo e Certificazione di Alimenti (ESCA) del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e Nutrizione dell’UNICAL.

Il corso era proposto gratuitamente ad aziende e professionisti del settore agroindustriale, 2 giorni di seminari di informazione e aggiornamento su 4 argomenti di attuale interesse:

Giovedì 18 maggio – Aula 52, Ed. Polifunzionale UNICAL

9.30 Presentazione

Prof. Gaetano Ragno – Direttore Scientifico Master

Dott. Antonio Pettinato – Amministratore Unico Dinamica S.r.l.s
10.00 SIAN e sicurezza alimentare: i controlli ufficiali nella Regione Calabria
Dott. Dario Macchioni – Responsabile Ufficio Igiene Alimenti e Bevande settore area LEA – Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie Regione Calabria.

15.30 Le certificazioni regolamentate: produzioni biologiche, DOP e IGP
Prof. Domenico Fusto – Responsabile Sviluppo e Marketing Calabria –Suolo e Salute
Dott. Saverio Giglio – Direzione Tecnica DOP/IGP e Resp. Analisi Agricoltura Biologica – Suolo e Salute

Venerdì 19 maggio – Aula 52, Ed. Polifunzionale UNICAL

9.30 Presentazione

Prof. Gaetano Ragno – Direttore Scientifico Master

Dott. Antonio Pettinato – Amministratore Unico Dinamica S.r.l.s

10.00 La certificazione BRC e IFS
Dott. Pierpaolo Parentini – Lead Auditor Bureau Veritas – Bureau Veritas Italia

15.30 Corrette prassi igieniche nell’industria agroalimentare 
Paolo Prete – Responsabile Calabria – Diversey Food & Beverage

 

 

Le giornate di workshop “Food Quality Days” sono state organizzate all’interno del percorso formativo del Master ESCA. Ciascun seminario è stato seguito da discussione per domande o interventi con il pubblico. I seminari sono stati aperti al pubblico e ad aziende, le quali si sono sono registrate presso:

Segreteria Dinamica Srls: tel/fax 0984016503 ;

Email: info@dinamicagroup.com Segreteria Master ESCA: tel 0984 493178;

Email: unical.esca@gmail.com

GDO:salgono a 147milioni di euro le vendite dell’ortofrutta bio

GDO : le vendite dell’ortofrutta bio segnano un balzo in avanti del 28%, rispetto all’anno precedente.

Sono questi i dati dell’analisi Nomisma snocciolati a margine di MACFRUT BIO, la sezione speciale della fiera internazionale dell’ortofrutta dedicata alla produzione naturale.

Ortofrutta fresca bio trend in crescita nella GDO

Secondo i dati Nomisma, nel 2016, i consumi di frutta e ortaggi freschi delle famiglie italiane sono cresciuti del 2,2% rispetto all’anno precedente. Sono 9 milioni le tonnellate vendute in tutti i canali, e 152 i kg di prodotti consumati pro capite.

All’interno di questo trend positivo, è il settore dell’ortofrutta biologica a riscuotere il maggior successo. I dati Nielsen evidenziano, infatti, che nel nostro Paese le vendite di frutta e ortaggi biologici a peso imposto hanno raggiunto i 147 milioni di euro nella sola GDO.

L’ortofrutta fresca bio ha da sempre un ruolo determinante nelle vendite di prodotti biologici (pesa per l’11% sulle vendite bio nella GDO). E le potenzialità di mercato sono altrettanto positive: le vendite bio contano per il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta. Trend positivo garantito anche dal crescente interesse da parte del consumatore.

Identikit dell’acquirente Bio

Nell’ultimo anno, la domanda di alimenti biologici in Italia è cresciuta. Il 77% delle famiglie ha acquistato almeno un prodotto bio. E quello dell’ortofrutta fresca è il settore che i consumatori continuano a prediligere. È infatti questa la categoria con il maggior numero di famiglie acquirenti.

Gli acquisti bio aumentano con l’aumentare del reddito e dell’istruzione. Una maggiore capacità di spesa e un titolo di studio più elevato, infatti, corrispondono a tassi di penetrazione più alti.

Non solo. Anche l’età incide sulle scelte: la quota di consumatori è più alta (65%) se chi acquista ha un’età compresa tra 30 e 44 anni. La percentuale scende al 51% per gli over 55.

L’interesse verso il comparto cresce anche in presenza di nuclei familiari con figli di età inferiore a 12 anni. Complici sia la percezione di una maggiore sicurezza per la salute e di qualità organolettiche superiori, che l’impegno verso la sostenibilità ambientale.

«Il biologico cresce a doppia cifra e da tempo non è più una nicchia: 8 italiani su 10 consumano bio. L’ortofrutta fresca è la categoria che meglio esprime la chiave del successo del bio. La cultura del bio appassiona i consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell’impatto delle scelte alimentari». Afferma Silvia Zucconi, responsabile Market Intelligence Nomisma.

Fonti:

http://www.ilvelino.it/it/article/2017/05/11/

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/39419/in-diretta-da/ortofrutta-bio-lo-stato-dellarte-in-italia-e-germania

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Stop glifosato: come firmare la petizione per vietare il pesticida in Ue

Stop glifosato : IFOAM, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, ha lanciato una petizione per chiederne il fermo sul territorio europeo.

Obiettivo dell’iniziativa è spingere gli Stati membri a impiegare norme più restrittive sull’uso del glifosato e dei pesticidi e garantire che la valutazione scientifica si basi solo su studi pubblicati e commissionati dalle autorità pubbliche competenti, e non dall’industria dei pesticidi.

Stop glifosato per tutelare ambiente e salute

Il glifosato è diventato ormai l’erbicida più usato nella storia dei prodotti chimici per l’agricoltura.La sostanza è stata etichettata come “probabile cancerogeno” dallo Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro.

Tracce di questa sostanza sono state ritrovate dappertutto, anche nel cibo e addirittura nella birra. Ifoam afferma che fino a un terzo dei test effettuati negli ultimi anni sul pane britannico sono risultati positivi.

Non solo. L’utilizzo di questa sostanza ha un peso importante anche sulla sopravvivenza degli animali. Recenti ricerche hanno infatti dimostrato come il glifosato colpisca insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi. Questi ultimi, attraverso la distruzione di quella parte di vegetazione che serve loro come cibo e riparo.

Visto che la Commissione Europea dovrà esprimersi entro dicembre sul rinnovo alla sua autorizzazione in agricoltura, si è dato il via a una petizione on line #StopGlifosato per chiedere di vietarne l’uso in tutti i Paesi membri.

C’è realmente bisogno del glifosato?

La risposta è no. Negli ultimi anni, infatti, l’agricoltura biologica ha dimostrato di riuscire ad alimentare e difendere le piante senza l’utilizzo di prodotti chimici. La rotazione delle colture, ad esempio, potrebbe essere un sostituto molto più ecologico del glifosato. Questa tecnica, infatti, inibisce la crescita e la diffusione delle erbe infestanti più comuni. Altre alternative potrebbero essere l’utilizzo di legumi come colture di copertura per migliorare la fertilità del suolo e impedire la sopravvivenza delle piante infestanti.

 

Il link per firmare la petizione e ribadire lo Stop glifosato è disponibile qui: https://campaigns.ifoam.bio/stop_glyphosate

Fonti:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/05/11/sign-petition-stop-glyphosate

http://www.corriere.it/ambiente/15_aprile_08/glifosato-erbicida-cancerogeno-ogm-dcc46586-dde0-11e4-9dd8-fa9f7811b549.shtml?refresh_ce-cp

Psr Liguria: ancora pochi giorni per accedere ai fondi a sostegno dell’agricoltura biologica

PSR Liguria : c’è ancora tempo fino al 15 maggio per presentare le domande di partecipazione al bando per le misure 10.1 e 11, finalizzate a sostenere l’agricoltura biologica e le specie a rischio.

Ecco cosa prevede la call e come partecipare.

Psr Liguria: a chi è rivolto il bando

Possono partecipare al bando tutti gli agricoltori e le associazioni di agricoltori che svolgono la loro attività nella regione Liguria.

I beneficiari dei fondi si impegnano a rispettare i requisiti minimi relativi all’utilizzo di fertilizzanti e fitosanitari per 5 anni. Devono inoltre mantenere una superficie agricola idonea al pascolo, alla coltivazione e annualmente devono praticare almeno una coltura ordinaria.

Quali attività sono finanziate

Le misure 10.1 e 11 del Psr Liguria prevedono interventi indirizzati a sostenere le attività biologiche. I fondi messi a disposizione sono di 4,5 milioni di euro per la Misura 10 e 5 milioni per la Misura 11.

Gli aiuti previsti per le operazioni 10.1.a, 10.1.b e 10.1.c comprendono le seguenti attività:

  • Tecniche di produzione integrata, finalizzati a tutelare la fertilità dei suoli e la qualità delle acque, tramite modelli di coltivazione ecocompatibili che rispettano le disposizioni previste dai Disciplinari regionali di Produzione Integrata (DPI);
  • Applicazione dei vincoli sull’utilizzo di fertilizzanti, diserbanti e fitofarmaci per i prati stabili, prati pascoli e pascoli;
  • Allevamento di specie animali locali in via di estinzione.

Gli aiuti previsti per la misura 11, invece, sono specificatamente indirizzati al sostegno dell’agricoltura biologica. I beneficiari sono:

  • Agricoltori o associazioni di agricoltori che per la prima volta adottano metodi di coltivazione biologica all’intera superficie agricola;
  • Agricoltori o associazioni di agricoltori che hanno già adottato metodi di coltivazione biologica e che si impegnano a mantenerne l’utilizzo.

Termini e modalità di presentazione delle domande

Le domande devono essere presentate entro il 15 maggio 2017. Per poter partecipare, è necessario compilare la domanda tramite il software reso disponibile su SIAN. Una volta compilata, la domanda deve essere rilasciata e firmata digitalmente dal beneficiario tramite il sistema “One time password” (OTP) o altro sistema reso disponibile dal SIAN. Questo permetterà al sistema di prendere in carico la richiesta con un codice a barre, una data e un numero di protocollo AGEA che farà fede per la verifica della consegna.

Si ricorda che: l’impegno di misura decorre dal 16 maggio 2017 e non sono concessi premi o contributi per importi inferiori a 300 euro per le misure a superficie e/o UBA.

FONTI:

https://www.magevola.it/

http://www.agriligurianet.it/media/com_publiccompetitions/docs_repository/DGR2017_178_996.pdf

 

Domande Pac: scadenza prorogata fino al 15 giugno

La Commissione europea autorizza la proroga per le domande Pac fino al 15 giugno 2017.

A renderlo noto, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Nello specifico, slitta il termine ultimo della domanda unica e di alcune misure dello Sviluppo rurale.

La modifica è stata formalizzata nei giorni scorsi dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione nel corso della Conferenza Stato-Regioni.

La Commissione ha tenuto conto, per il terzo anno consecutivo, delle richieste di alcuni Stati Membri, tra cui l’Italia, di allungare i termini di presentazione delle domande. «Va da sé che gli Stati membri che decidono di utilizzare questa opzione devono assicurare che tutte le regole di controllo del bilancio siano rispettate», ha precisato il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan.

Domande Pac: ancora poche le domande presentate

La scadenza era stata fissata da Bruxelles al 15 maggio. L’esigenza di concedere una proroga nasce in parte dall’esiguo numero di domande presentate.

Fino a oggi, infatti, è stato lavorato solo il 40% dei fascicoli. Il dato è ancora più basso, fino a raggiungere il 20%, in alcune regioni, tra cui l’Emilia Romagna.Qui, Agrinsieme (il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle coop agroalimentari) ha denunciato i rischi non solo di ritardi, ma anche di errori che possono pregiudicare l’accesso ai contributi.

Secondo gli addetti ai lavori, i ritardi sarebbero dovuti soprattutto alla complessità della normativa Comunitaria e al mancato adeguamento delle strutture Agea. La necessità di una semplificazione dell’iter è stata indicata come priorità sia nel decreto Omnibus di revisione per la riforma post 2020.

Questo il commento del Ministro per l’Agricoltura italiano, Maurizio Martina:

«La proroga che abbiamo ottenuto è un segnale positivo verso migliaia di aziende agricole che potranno così beneficiare degli strumenti della Pac, senza rischiare di perdere risorse. Abbiamo lavorato molto in questi mesi e ringrazio il Commissario Phil Hogan di aver dato seguito concretamente agli impegni presi a Verona ad aprile».

FONTI:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11267

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-04-28/la-domanda-pac-slitta-giugno-173314.shtml?uuid=AEYxSRDB&refresh_ce=1

http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/istituzioni/2017/05/04/da-commissione-agricoltura-ue-ok-a-proroga-domande-pac_d67a6f60-402d-4229-bd3a-818f8d3be917.html

 

La festa del biologico conquista Milano: boom di visitatori all’evento FederBio

Boom di partecipanti alla Festa del biologico a Milano.

L’evento, alla sua prima edizione, è stato organizzato da Federbio con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e far conoscere e vivere più da vicino ai consumatori il mondo biologico.

Festa del biologico: boom di visitatori

Nonostante la pioggia, gli stand del villaggio bio allestito in Via Mercanti hanno accolto 5 mila visitatori. Sono stati mille, invece, i partecipanti ai talk tenuti da 40 esperti.

L’evento è stato pensato nell’ambito della WEEK&FOOD, la settimana del fooddella città meneghina che ha ripreso il grande tema “Feeding the Planet, Energy for Life” di EXPO MILANO 2015.

Grande presenza anche delle istituzioni: dalla vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Sara Valmaggi, all’assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, alla consigliera delegata di Città Metropolitana di Milano, Michela Palestra.

Bio in numeri

La Festa del biologico è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri che interessano il settore. Numeri importanti, che fanno ben sperare per il futuro.

Nel 2016, in Italia, il fatturato è stato di 4,3 miliardi di euro: una crescita di oltre 12 punti percentuali che ha permesso al nostro Paese di piazzarsi al settimo posto nel mondo come mercato bio. Nello stesso anno, ben il 74% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto biologico (+7% rispetto al 2015).

Non solo. L’Italia detiene il primato mondiale come superficie coltivata ad agrumi, il secondo posto per apicoltura e viticoltura, il terzo per olivicoltura, il quarto per orticoltura e frutteti.

Le aziende agricole italiane che hanno deciso di bandire pesticidi e concimi chimici di sintesi sono diventate 52.588 (in crescita dell’8,1% in un anno) e oltre 1.492.579 ettari (+7,5%), ben il 12% dell’intera superficie agricola nazionale è coltivata in maniera sostenibile.

«Questi numeri dimostrano che il biologico italiano sta diventando sempre più strategico per l’economia nazionale. Un settore certificato, controllato rigorosamente e in pieno sviluppo, custode dei tesori della nostra cucina e garante della biodiversità, sul quale il Paese dovrebbe credere con maggiori investimenti per dare un futuro all’agricoltura italiana», ha commentato il Presidente di Federbio, Paolo Carnemolla.

Il coinvolgimento dei Millennials

Positivo anche il bilancio delle attività pensate e sviluppare per e con i Millennials. Studenti universitari italiani e stranieri hanno visto concretizzarsi i loro sforzi  nel Project #PARLOCONBIO realizzato in collaborazione con Economia e Gestione della Comunicazione Pubblicitaria, LIMED, e i corsi UCSC International, Università Cattolica del Sacro Cuore. Ben 20 gruppi di Millennials si sono cimentati nella produzione di video virali che in pochi secondi spiegassero con efficacia che cosa è il biologico Italiano.

Sempre durante l’evento, 10 giornaliste e blogger presenti alla Festa del Biologico hanno premiato il migliore video realizzato nell’ambito del contesto #vivoilbio, lanciato sui social di FederBio, sul web e in università.

La giornata è stata anche l’occasione per donare alla Città Metropolitana di Milano l’opera interattiva e tridimensionale realizzata da giovani architetti milanesi di #Biodesign.

FONTE:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1161