MADE IN ITALY BIO, PRIORITÀ AL MARCHIO DI PROMOZIONE

Le strategie per sostenere il biologico italiano con più promozione, ricerca e accordi di filiera al centro del summit tra il presidente di Aiab Giuseppe Romano e il sottosegretario all’Agricoltura con delega per il bio Luigi D’Eramo

I temi più importanti e strategici per il settore biologico, a partire dall’attuazione del piano d’azione nazionale, sono stati al centro dell’incontro in via XX Settembre a Roma, sede al ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, tra il presidente di Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) Giuseppe Romano e il sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo, al quale è stata da poco formalizzata la delega al biologico.

L’origine incontra la sostenibilità

«Abbiamo affrontato – fa sapere Giuseppe Romano – il tema della promozione del marchio biologico italiano “Made in Italy Bio”, che può favorire la realizzazione di filiere di biologiche 100% nazionali e al giusto prezzo».

I temi caldi

Altri temi caldi al centro del tavolo di confronto sino stati:

  • il sistema di assistenza tecnica (innovazione, ricerca, formazione degli agricoltori) per aumentare in quantità e qualità le produzioni e favorire la conversione al biologico, snellendo la burocrazia e favorendo l’accesso al credito per gli investimenti,
  • l’attività di comunicazione e informazione ai cittadini sui valori ambientali dei prodotti biologici.

«Infine – ricorda Romano – abbiamo voluto sollecitare la riorganizzazione del tavolo tecnico del bio e la celere operatività del piano d’azione nazionale».

«Ringraziamo – conclude Romano – il sottosegretario per la disponibilità e l’ascolto, certi della possibilità di avviare una proficua collaborazione, assieme alle altre associazioni di settore, così da ribadire il ruolo di leader dell’Italia nel settore biologico».

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