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Suolo e Salute: al Sana 2013 la guida all’etichettatura, il progetto BioTerr e le certificazioni religiose

 In occasione della 25° edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale, Suolo e Salute ha presentato ad operatori del settore e al pubblico gli sviluppi  del progetto BioTerr per la tutela del territorio attraverso la certificazione bio, la nuova Guida all’etichettatura dei prodotti biologici ed il proprio impegno sul fronte delle certificazioni religiose Halal e Kosher. Per quanto riguarda le certificazioni bio, è stato possibile raccogliere utili informazioni e materiali sul progetto BioTerr, che rappresenta per Suolo e Salute un ottimo strumento per evidenziare l’importanza del ruolo che l’agricoltura biologica riveste nella valorizzazione del territorio. Grazie infatti alla multifunzionalità propria del metodo di coltivazione e allevamento bio, è possibile coniugare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali di un determinato territorio, puntando sulla possibilità che le aziende certificate decidano di “aggregarsi” per costituire filiere in grado di valorizzare al massimo le produzioni bio. Proprio con questi obiettivi Suolo e Salute è impegnato nello sviluppo a livello nazionale del progetto BioTerr per fornire il servizio di certificazione bio alle aziende che intenderanno aderire.  Con questo progetto si vuole replicare l’interessante (e per certi versi unica, nel panorama italiano) esperienza della Val di Vara, denominata “la valle del biologico”, in Provincia di La Spezia, che proprio grazie alla certificazione biologica, rilasciata da Suolo e Salute, e la creazione di filiere bio (che ha coinvolto in particolare numerose aziende zootecniche) ha ottenuto risultati molto significativi dal punto di vista economico ed occupazionale. In pochi anni, a Varese Ligure, il comune più importante della valle, non solo si è ridotto il tasso di spopolamento – problema che colpisce tutte le aree appenniniche – ma si è assistito anche ad un’inversione di tendenza, con un ritorno di tante famiglie, soprattutto giovani, che hanno deciso di investire il proprio futuro lavorando in montagna. Sempre nell’ambito della certificazione bio, lunedì scorso 9 settembre Suolo e Salute ha illustrato la nuova Guida all’etichettatura dei prodotti biologici. Al convegno di presentazione, svoltosi presso la Sala Valzer di Bologna Fiere, sono intervenuti Angelo Costa, Presidente di Suolo e Salute; Alessandro D’Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Relazioni Istituzionali e Maria Magagna, Responsabile dell’Ufficio Approvazioni Etichette.

La guida, a cura della Direzione Tecnica di Suolo e Salute, vuole essere uno strumento utile per tutti gli operatori che lavorano nel comparto del bio: attraverso un linguaggio semplice e immediato, riporta i termini d’uso del logo comunitario e le diciture di conformità che devono comparire sulle etichette dei  prodotti bio, con l’obiettivo di rendere disponibile in forma semplice ed accessibile le disposizioni del Titolo IV del Regolamento CE n° 834/07 e CE 889/08. Dopo l’esposizione delle prescrizioni generali di etichettatura, valide per tutti i prodotti certificati secondo il Reg. CE 834/07, la guida descrive nello specifico l’etichettatura dei prodotti alimentari e quella dei mangimi.

Altro tema “caldo” per Suolo e Salute nell’ambito dell’edizione appena conclusa del Sana è stato quello dell’offerta delle certificazioni religiose Halal e Kosher in accordo con partner accreditati: un’occasione importante di investimento per tutte le aziende che intendono aprirsi a nuove realtà dove questo tipo di certificazione è il più importante prerequisito necessario per proporsi sul mercato. E proprio per queste ragioni oggi Suolo e Salute è in grado di supportare pienamente ed operativamente l’iter per entrambe queste certificazioni (quella Halal per i paesi islamici e quella Kosher per i consumatori che osservano i precetti alimentari della religione ebraica).  “Il SANA 2013 è stato molto interessante, erano anni che non si vedeva una manifestazione così attiva e propositiva – commenta  Alessandro D’Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Relazioni Istituzionali – Per Suolo e Salute è stata una edizione proficua sul profilo dei rapporti con le istituzioni e con le tante aziende che hanno visitato i nostri spazi espositivi. Ottimo successo ha riscosso l’incontro di presentazione della seconda edizione della Guida all’etichettatura dei prodotti bio, pubblicazione molto apprezzata. Insomma un SANA 2013 molto positivo per il nostro Organismo di controllo”.

Fonte: Suolo e Salute

Slovenia: cresce il biologico

Il biologico diviene sempre più popolare in Slovenia: cresce la consapevolezza dei consumatori e i prodotti biologici sono sempre più spesso disponibili in negozi e supermercati specializzati. Nel corso dell’ultimo anno il numero di aziende biologiche è cresciuto del 13% e, secondo  l’Ufficio di Statistica della Repubblica di Slovenia, la superficie agricola gestita secondo i criteri dell’agricoltura biologica è risultata pari a quasi 29.000 ettari nel 2012, contro i 27.500 ettari del 2011. La maggior parte dei terreni è coltivata a prati permanenti e pascoli (circa 25.000 ha), mentre sono 750 gli ettari a frutteto e 160 quelli a vigneto. Sul fronte zootecnico, la crescita più significativa ha riguardato l’avicoltura, aumentata in un anno de 78%, seguita dall’acquacoltura (in crescita del 64%) e l’allevamento di conigli. Che il bio sia in crescita lo dimostrano anche i numeri di “Nature-Health”, la più importante fiera di settore per l’area, in programma dal 17 al 20 ottobre a Lubiana. L’anno scorso alla fiera hanno partecipato 286 aziende provenienti da 16 paesi e la manifestazione è stata visitata da 22.000 persone e per quest’anno le previsioni sono di un successo ancora più significativo.

Fonte: Organic Market

Coldiretti ER: dal biologico un contributo importante per ambiente e territorio

Circa il 66% delle 3.000 aziende agricole biologiche  dell’Emilia Romagna (ovvero quasi due su tre) sono ubicate in collina o in montagna, e forniscono un contributo fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e la difesa del suolo. Questo quanto rilevato da Coldiretti e Campagna Amica dell’Emilia Romagna, che nei giorni immediatamente precedenti il Sana hanno organizzato a Bologna una mostra mercato di prodotti e aziende biologiche dell’agricoltura regionale. Nella stessa occasione è stato realizzato un orto verticale, in grado di avere una produzione comparabile a quella di un orto tradizionale ma con un’occupazione di suolo estremamente inferiore. La presenza di aziende bio sul territorio diviene così uno strumento particolarmente efficace e importante per salvaguardare l’ambiente e il territorio, soprattutto nelle zone svantaggiate della collina e della montagna.

Fonte: Agrsapress

Il 14 e 15 a S.Pietro in Cerro (PC) “Naturolistica 2013”

Appuntamento a San Pietro in Cerro, in provincia di Piacenza, sabato 14 e domenica 15 settembre per Naturolistica 2013, Fiera del Viver Sano e Naturale promossa dall’associazione Lumen con l’obiettivo di valorizzare le produzioni biologiche locali, aumentare la sensibilità ambientale dei consumatori, diffondere i principi della sana alimentazione e della medicina naturale. Incontri, convegni e laboratori consentiranno ai visitatori di compiere una full immersion nel mondo del viver sano, grazie ad oltre sessanta stand dedicati ai prodotti biologici e naturali, ad approfondimenti condotti da esperti del settore e ad un’ampia area welness dedicata alle discipline naturali. Giunta alla sua ottava edizione l’iniziativa, patrocinata dal Comune di San Pietro in Cerro, dalla Provincia di Piacenza, da Legambiente e da FederBio, dall’anno scorso è entrata a far parte del novero delle EcoFeste, in osservanza di quanto previsto dalla Regione Emilia-Romagna, grazie all’utilizzo di stoviglie lavabili, detersivi biologici e alimenti biologici per area ristoro, oltre che di piazzole per la raccolta differenziata e di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. La manifestazione, ad ingresso gratuito, è prevista dalle ore 8.00 alle 20.00.

Ulteriori informazioni possono essere consultate sul sito della manifestazione a questo indirizzo.

Fonte: FederBio

Confagricoltura: il bio non è un settore di nicchia

“Ci troviamo di fronte ad una vera rivoluzione che porta a considerare il mondo del biologico non più come un settore di nicchia  ma, anzi, come una produzione ‘estesa’, che deve strutturarsi e organizzarsi, che deve saper far fronte alle richieste della trasformazione e della grande distribuzione organizzata con approvvigionamenti certi e costanti”.

Con queste parole Confagricoltura ha voluto sottolineare l’importanza crescente del settore biologico in Italia, oramai consolidato e in costante crescita. La nota Coldiretti giunge in calce alla presentazione, avvenuta nei giorni scorsi nell’ambito del “Sana”, del rapporto Ismea-Sinab “l’agricoltura biologica in cifre al 31/12/2012. operatori, superfici e colture”.

“Crediamo nel biologico dei grandi numeri”, si legge nel comunicato – “in quanto “è un settore che deve essere sempre più business”, aggiunge la confederazione. “La dinamicità del settore e’ anche testimoniata dall’andamento dei consumi che continuano a crescere”, aggiunge Confagricoltura. Anche se, come ricorda la stessa associazione, sono diminuite nell’ultimo anno le aziende che si occupano di trasformazione, mentre cresciuto il numero degli importatori

Fonte: Agrapress

Bio in Cifre 2012: il biologico continua la sua crescita in controtendenza

Tra le tante anteprime del Sana 2013, il rapporto “Bio in Cifre 2012”, presentato durante il convengo “I numeri che raccontano il biologico”, svoltosi lunedì scorso 9 settembre. Secondo i dati presentati nel corso dell’incontro, torna a crescere la superficie coltivata a biologico e di pari passo aumentano gli operatori certificati, sia agricoltori che trasformatori ed importatori. Ad oggi il settore del biologico “pesa” per circa il 9% sull’intero sistema agricolo italiano, valori questo che collocano il nostro paese tra i primi al mondo per importanza del bio. Non a caso, l’Italia è la sesta nazione in termini assoluti per superficie destinata a biologico, ed ottava per numero di aziende biologiche. Un andamento che si riflette anche sui consumi, in importante crescita pur in un periodo di crisi come quello attuale: secondo le ultime rilevazioni, riferite alla prima metà del 2013, la spesa delle famiglie per prodotti biologici è aumentata dell’8,8%, in evidente controtendenza rispetto all’andamento medio degli altri comparti. E, stando agli ultimi aggiornamenti del Panel Ismea Gfk-Eurisko, il secondo semestre dell’anno sembra in ulteriore aumento rispetto a questi valori. Al punto che la spesa per prodotti provenienti da agricoltura biologica è cresciuta del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il rapporto completo è consultabile a questo link

Fonte: Sinab