Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Firmato il decreto di declaratoria dello stato di calamità per l’emergenza Xylella nelle province di Lecce e Brindisi.  Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina ha reso noto che sono previsti indennizzi per 11 milioni di euro agli agricoltori colpiti.

Il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, comunica che «Bisogna agire subito, senza perdere più altro tempo – ha detto nel corso del vertice in prefettura a Lecce, dopo aver ascoltato sindaci, comitati spontanei e associazioni olivicole -. Siamo in presenza di una situazione in evoluzione, che può espandersi e contagiare altre varietà. Abbiamo già perso molto tempo e ogni giorno si mettono a rischio nuovi ulivi. Occorre abbattere le piante malate per salvare quelle sane».

La tabella di marcia da seguire prevede: abbattimenti, controllo fitosanitario dei vettori adulti, buone pratiche agricole.

“Siamo in Puglia – ha detto il Ministro Martina – per ribadire che la tutela dell’olivicoltura salentina è una priorità italiana ed europea. In queste ore ho firmato il decreto per gli indennizzi agli agricoltori colpiti delle province di Lecce e Brindisi, che per la prima volta per un’emergenza fitosanitaria consente l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. Possiamo così ripartire gli 11 milioni destinati a sostenere il reddito delle imprese agricole”. “Abbiamo stabilito ulteriori interventi di indennizzo – ha aggiunto – che verranno effettuati attingendo ai 13 milioni di euro del budget del Commissario di protezione civile”.

Xylella indennizzi

 

 

 

 

 

 

 

 

“Allo stesso tempo – ha detto ancora – mettiamo in campo un potenziamento della ricerca con un programma europeo a guida italiana e uno nazionale con la creazione di un campo sperimentale in Salento per individuare soluzioni. All’Europa chiediamo un supporto ulteriore sulla ricerca e soprattutto di individuare altre risorse per gli indennizzi agli agricoltori”. Ha poi annunciato che nelle prossime giornate “avremo un punto di avanzamento con il Commissario all’Agricoltura Hogan per stabilire le modalità”.

“Il Piano Silletti – ha concluso il Martina – sta dando frutti e dobbiamo proseguire nella sua attuazione con serietà proprio per salvaguardare l’olivo coltura e il vivaismo salentino. Serve un grande lavoro di squadra che veda l’impegno di tutti nella stessa direzione.

Le aziende potranno presentare domanda per gli indennizzi, alla regione Puglia nei prossimi 45 giorni: “Secondo le leggi europee – ha precisato Martina – possono accedere a queste misure le aziende agricole che dimostrano una perdita superiore al 30% della loro produzione lorda vendibile”.

Ulteriori approfondimenti e fonti:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/emergenza-xylella-firmato-stato-calamita-11-mln-di-indennizzi-no834727/

http://quotidianodipuglia.it/regione/xylella_piano_della_ue_abbattimenti_e_indennizzi/notizie/1477140.shtml

http://www.ansa.it/puglia/notizie/2015/07/20/xylella-martina-indennizzi-per-11-mln_9a6d9a24-14ed-4d2e-a9bd-a6d0e5717473.html

Xylella: “L’UE indaghi sull’uso massiccio di pesticidi in Puglia”

L’Efsa, l’autorità europea deputata alla sicurezza alimentare nel continente, dovrà redigere un report sui rischi per salute e ambiente derivanti dall’utilizzo su vasta scala di pesticidi in Puglia: è questa la richiesta formalizzata e sottoscritta da diversi parlamentari europei, su iniziativa dell’eurodeputata Rosa D’Amato del Movimento 5 Stelle. L’assemblea ha richiesto l’intervento dell’autorità in seguito all’utilizzo di pesticidi chimici per combattere la Xylella, il batterio responsabile del disseccamento di numerosi ulivi in Puglia. La notizia è stata diffusa dalla stessa D’Amato.

L’obiettivo – ha spiegato l’eurodeputata – è di avere una volta per tutte e in modo chiaro una dichiarazione ufficiale dell’Efsa sugli effetti che può comportare l’utilizzo di erbicidi e insetticidi chimici su larga scala. Ringrazio tutti i colleghi, tra cui gli eurodeputati italiani, che hanno sostenuto la nostra richiesta. La difesa del futuro dell’agroalimentare pugliese non ammette divisioni, e sono lieta che in questo caso si siano evitati inutili e dannose contrapposizioni d’interessi di parte, per far prevalere l’interesse generale della nostra Regione”. La richiesta ha carattere di urgenza e prevede un intervento di assistenza tecnica da parte dell’Efsa. Prima di diventare operativa, la domanda dovrà passare al vaglio della Commissione europea.

Secondo i richiedenti, il ricorso a prodotti chimici dannosi non è l’unica strada per combattere la Xylella: nella richiesta si fa riferimento a metodi alternativi, come ad esempio tecniche di agricoltura biologica. “Ci sono già studi scientifici e casi concreti in Puglia – ha spiegato ancora la D’Amato – che dimostrano la validità dell’uso di metodi e sostanze dell’agricoltura biologica per contrastare fenomeni come il disseccamento degli ulivi. Quello che non è dimostrato, invece, è l’efficacia delle misure estreme, secondo la logica dell’eradicazione del batterio, decise dal governo e dall’Ue”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 20 luglio è stata poi l’occasione per una delegazione del Movimento di incontrare Vytenis Andriukaitis, commissario Ue alla Sicurezza alimentare, in visita in Puglia. La D’Amato ha sottoposto al commissario “la validità, oltre alla convenienza economica, ambientale e sociale, per combattere il disseccamento degli ulivi attraverso pratiche alternative”.

A inizio luglio, l’eurodeputata del Movimento aveva già inviato una richiesta di chiarimento sui risultati delle indagini europee sull’estensione dell’epidemia di Xylella nella regione: “Nonostante il grande clamore mediatico, a oggi c’è ancora scarsa chiarezza sul disseccamento degli ulivi in Puglia. Per questa ragione, bho chiesto alla Commissione europea di rendere noti i dati sul numero stimato di ulivi infetti e in particolare sul numero e la posizione geografica delle piante testate, sui risultati dei singoli test diagnostici e sui metodi statistici utilizzati per quantificare l’estensione dell’epidemia, oltre che sul trend dell’epidemia e sui protocolli che vengono correntemente utilizzati per la diagnosi delle infezioni”.

Fonti:

http://www.giornaledipuglia.com/2015/07/xylella-damato-parlamento-ue-chiede.html

http://damatorosa.eu/xylella-damato-m5s-domani-con-il-commissario-ue-andriukaitis-in-puglia-per-dimostrare-alternative-ad-eradicazioni-di-massa-e-pesticidi-su-larga-scala/

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2015/07/02/xylelladamatom5scommissione-ue-renda-noti-dati-epidemia_fc4ffef7-0395-477b-bfa7-68848e195425.html

http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=220678

 

Embargo russo e rinnovo aiuti al settore ortofrutticolo: l’UE ritirerà 50mila tonnellate di prodotti agricoli italiani

Embargo russo e rinnovo aiuti al settore ortofrutticolo: l’UE ritirerà 50mila tonnellate di prodotti agricoli italiani

Il mese scorso, il presidente Vladimir Putin ha annunciato la proroga di un anno dell’embargo russo su tutti i prodotti agricoli e alimentari provenienti dall’Unione Europea. Si tratta di una risposta alla decisione delle istituzioni europee di estendere a propria volta il blocco su alcuni prodotti russi importanti nel continente. Questa guerra fredda di embarghi e contro-embarghi è frutto della crisi in Crimea, che ha visto contrapposti il governo moscovita e l’UE nel controllo di alcune aree dell’Ucraina. Uno scenario che ha colpito duramente i coltivatori e gli allevatori europei, soprattutto quelli italiani, che avevano in Russia un importante mercato di sbocco.

Su questo aspetto, la Commissione europea corre ai ripari, cercando di limitare le perdite dei produttori. L’ultimo provvedimento di sostegno per le imprese del settore sarà approvato entro la fine del mese di luglio. A darne notizia è il Mipaaf, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in un comunicato: “Per l’Italia è previsto un plafond di ritiri complessivo di circa 50 mila tonnellate di prodotto e in particolare di: mele e pere (17.500 tonnellate), pesche e nettarine (9.200 tonnellate), agrumi (3.300 tonnellate), susine kiwi e uva da tavola (15.300 tonnellate) e altri ortaggi (650 tonnellate). A questo si aggiunge anche un ulteriore plafond da 3 mila tonnellate che può essere gestito a livello nazionale. Le tipologie di azioni ammesse sui prodotti ortofrutticoli oggetto del regolamento riguardano: ritiro dal mercato e destinazione agli indigenti, mancata raccolta e raccolta verde”.

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Il provvedimento, stando al comunicato, dovrà ora passare al vaglio del collegio dei Commissari europei: l’approvazione finale dovrebbe arrivare entro il 31 luglio, per essere già operativo al momento del rinnovo dell’embargo russo. Il programma di aiuti dovrebbe andare avanti fino al 30 giugno del prossimo anno.

Come ha spiegato il Ministro all’agricoltura Maurizio Martina, le quantità ritirate dal mercato sono in linea con quanto previsto lo scorso anno: “Le misure, poi, consentono la donazione agli indigenti della frutta che non va sul mercato e mi auguro che gran parte dei quantitativi possa essere destinato a questa finalità. Sullo sfondo resta comunque la necessità di intervenire presto in Europa per aggiornare gli strumento di contrasto alle crisi del settore, per essere davvero in linea con le esigenze delle imprese”.

Dino Scanavino, coordinatore di Agrinsieme, ha commentato positivamente la notizia sottolineando come “questi interventi potranno contribuire a dare sollievo ai produttori e alle cooperative togliendo dal mercato europeo quantitativi di prodotto che, non potendo raggiungere la Russia, appesantiscono l’offerta interna con conseguenze al ribasso sui prezzi”.

Diversa l’opinione di Ambrogio De Ponti di Uniproa che esprime “delusione e preoccupazione” e aggiunge: “Se anche quest’anno il criterio adottato per l’erogazione delle misure eccezionali si basa sui quantitativi di prodotto esportati in Russia, l’Italia non può che essere  penalizzata. Il nostro Paese, infatti, pur essendo il primo per produzione ortofrutticola a livello europeo, si vede collocare solo in quinta posizione. Si verifica così la paradossale situazione per cui la Polonia ha un plafond 7 volte superiore a quello italiano e il Belgio uno più che doppio”.

Anche le Organizzazioni dei produttori ortofrutticoli del Mezzogiorno d’Italia hanno espresso le proprie perplessità sul provvedimento, lamentando sia l’impossibilità di essere ammesse agli aiuti forniti, sia il livello troppo basso degli importi. Alcuni produttori, in particolare, esprimono insoddisfazione perché non si prendono provvedimenti sugli effetti indiretti dell’embargo. Come nota Giuseppe Giaccio, presidente della Op Giaccio Frutta, “la nostra Op ha una presenza sui mercati internazionali non grande, ma l’impatto dell’embargo arriva sui mercati italiani per spiazzamento: la merce spagnola che non si vende più sulle piazze russe, arriva sui mercati italiani e stranieri, bersaglio della frutta italiana. A pagare il conto sono le Op e gli operatori che hanno investito di più sulla qualità, che offrono un prodotto migliore, ma più caro, e che non sono eleggibili per gli aiuti, perché non colpite in maniera diretta, non esportando verso la Russia”.

Fonti:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8914

http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-24/putin-ordina-proroga-un-anno-dell-embargo-prodotti-alimentari-europei-151050.shtml?uuid=ACoF66F

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/07/17/embargo-russo-verso-rinnovo-aiuti-all-ortofrutta/44995

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/07/17/embargo-russo-unaproa-critica-sulle-ipotesi-di-intervento-per-l-ortofrutta/44997

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/07/17/embargo-russo-verso-rinnovo-aiuti-all-ortofrutta/44995

Festa del pane bio al Parco della Biodiversità

Pane, pane e ancora pane, ma solo bio! Nella grande Festa del Pane di EXPO di domenica 19 luglio il Parco della Biodiversità ospita appuntamenti imperdibili per tutti, all’insegna del bio. La mattina alle ore 10.30 e 12.00 e nel pomeriggio alle ore 15.00, 17.00 e 19.00 presso il Padiglione del Biologico tre attori nelle vesti di antichi fornai coinvolgeranno i visitatori nel laboratorio teatralizzato curato da NaturaSì “Il tuo pane”: farine di cereali ritrovati, coltivati con cura e con passione da agricoltori che hanno scelto di dire Sì alla Natura rispettando l’ambiente e la biodiversità, voglia di imparare e di divertirsi saranno gli ingredienti per fare un’ottima pasta per il pane, che ciascuno potrà poi portare a casa per completare la lievitazione e per cuocere un pane fragrante e leggero.

L’Italia si classifica tra i Paesi che possono contare sulla piu’ ampia varietà nelle tipologie di pane che sarà possibile scoprire nell’occasione, tra le specialità tradizionali censite dalle Regioni e quelle addirittura riconosciute e tutelate dall’Unione Europea.

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Per gustare il pane bio direttamente al Parco della Biodiversità, per un pranzo veloce, per uno spuntino fresco o per merenda, Alce Nero Berberé propone per l’occasione una novità: il Panino Mediterraneo, frutto di una ricetta speciale a base di ingredienti rappresentativi del bio Made in Italy.

Fonte

http://www.biodiversitypark.bolognafiere.it/NEWS/tabid/157/ArticleID/130/language/it-IT/Default.aspx

 

SANA 2015: torna la più importante manifestazione italiana su alimentazione e cosmesi bio

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, che si terrà presso il polo fieristico di Bologna dal 12 al 15 settembre. La 27° edizione del Salone avrà quindi luogo verso la metà del mese, invece del canonico primo fine settimana, ma restano confermate le tre grandi aree espositive: alimentazione biologica, prodotti per la casa, ecologici ed ecosostenibili, e benessere naturale, con la cosmesi bio che assume un ruolo sempre più importante.

Nonostante la crisi economica, infatti, i numeri sono in continua crescita, nel mondo come in Italia. Al Parco della Biodiversità di Expo Milano, area progettata da Bologna Fiere, è stato da poco presentato il Beauty Report realizzato da Ermeneia per Cosmetica Italia: da questa ricerca risulta che un consumatore su quattro acquista abitualmente prodotti bio, mentre uno su dieci afferma di preferire le aziende sostenibili, che rispettano ambiente, animali e lavoratori.

A conferma arrivano anche i dati della ricerca americana di Kline & Company, secondo cui la cosmesi bionel mondo porta a un fatturato di oltre 13 miliardi, di cui un quinto riguarda solamente l’Europa.

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Anche gli italiani, quindi, preferiscono prendersi cura della propria persona in maniera naturale, dicendo addio alla chimica e alle sostanze dannose come petrolati, siliconi e conservanti.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha registrato ben 43.000 presenze, SANA vi aspetta anche questo 2015 con quattro giorni di esposizioni, conferenze, incontri: ci sarà nuovamente spazio per il premio Sana Novità, tornerà il Sana Shop e potrete trovare gli ultimi prodotti usciti in commercio.

Un’occasione unica, per espositori e visitatori, per consumatori abituali o per chi è semplicemente incuriosito, di conoscere più da vicino il mondo del bio.

Riso Biologico: la II Conferenza internazionale va in scena a Pavia

La seconda Conferenza internazionale sul riso biologico si terrà tra Milano e Pavia, dall’1 al 4 settembre prossimi. Il primo giorno di appuntamenti si svolgerà presso l’Expo di Milano, nel Parco della Biodiversità Auditorium “Il Centro della Terra”, mentre i successivi avranno come scenario l’Azienda Erbatici – Chateauform in Mezzana Bigli (PV).

Il programma(consultabile liberamente a questo link: http://www.orpconference.eu/file/PROGRAMMA_it.pdf) prevede convegni scientifici, dibattiti, esperienze concrete di chi segue la strada dell’agricoltura biologica per la coltivazione di questo cereale, il più consumato al mondo. Sono previste anche visite guidate nelle aziende agricole circostanti.

Obiettivo principale dell’appuntamento, è quello di permettere e facilitare lo scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze sul campo, soprattutto tra chi (ricercatori e produttori in primis), lavora attivamente nel mondo della risicoltura biologica. Alle attività sono invitati a partecipare anche le organizzazioni di categoria, le associazioni dei commercianti e dei consumatori, gli enti territoriali e le autorità locali.

Quella di Pavia non è una scelta casuale. Come ha dichiarato di recente in un’intervista Maria Gabriella Di Calì, esperta agro-ambientale della provincia di Pavia, in quest’area ci sono 82mila ettari coltivati a riso, di cui 5-6mila sono biologici: “Una quota di tutto rispetto, considerando che il discorso del biologico è partito solo 7-8 anni fa e ha comunque visto buoni tassi di crescita. L’interesse per il riso biologico è evidente, il prodotto dà una remunerazione maggiore ed è per questo che i risicoltori guardano con fiducia a questa prospettiva”. Sono 300 gli operatori della zona che si affidano all’agricoltura biologica e si prospetta una crescita sostenuta per il prossimo futuro.

riso biologico

 

 

 

 

 

 

 

 

La Conferenza sarà occasione per uno scambio scientifico, ma anche culturale, che ha lo scopo di mettere in rete competenze e conoscenze nel settore.In particolare, sul sito ufficiale della Conferenza, sono elencati gli obiettivi specifici dell’incontro:

  • stabilire lo stato delle conoscenze e delle competenze scientifiche e operative del settore, soprattutto per quel che riguarda la produzione di riso biologico, del suo apporto all’ambiente, al paesaggio e alle tradizioni;
  • conoscere le principali innovazioni agro-ecologiche operate nelle diverse piantagioni sparse per il pianeta;
  • analizzare gli apporti del riso biologico sull’alimentazione e la salute dei consumatori, identificando anche il contributo di questa coltivazione per uno sviluppo sostenibile;
  • indagare le conseguenze delle politiche pubbliche nel settore, fornendo precise linee guida per il futuro;
  • condividere i risultati dei lavori con il pubblico di massa, attraverso il coinvolgimento dei diversi media, per raggiungere soprattutto i consumatori finali.

Per partecipare alla Conferenza è necessario premunirsi di biglietto d’ingresso. Sono previste agevolazioni per chi effettua l’acquisto entro il 25 luglio. Maggiori dettagli, al link: http://www.orpconference.eu/it/iscrizione/

 

Fonti:

http://www.orpconference.eu/file/PROGRAMMA_it.pdf

http://www.orpconference.eu/it/iscrizione/

http://www.orpconference.eu/it/informazioni/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2015/07/09/riso-biologico-pavia-teatro-della-seconda-conferenza-internazionale/44873