Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Riforma del biologico, nuove normative UE

Riforma del biologico, nuove normative UE

Nella giornata di mercoledì 17 in Lussemburgo si è riusciti a raggiungere un accordo sulla proposta di regolamento in materia di agricoltura biologica. Alcuni cambiamenti sono previsti nella nuova riforma, in primis la modifica al regime d’importazione dei prodotti biologici; prevede che il biologico in futuro sarà importato se completamente conforme alle norme produttive europee. Altra importante variazione riguarda le certificazioni di gruppo che consentono alle piccole aziende produttrici un più facile accesso ad esse, e in effetti molte aziende rinunciano alle certificazioni per via dei costi, ad ora, troppo elevati. Inoltre tutte le aziende agricole biologiche europee saranno sottoposte obbligatoriamente ad un’ispezione annua.

“La decisione sulla normativa è stata una tappa importante per gli agricoltori biologici e dei consumatori, in quanto rafforza l’approccio basato sui processi per l’agricoltura biologica. I ministri hanno deciso di non indurre in errore i consumatori con false promesse, rendendo i produttori biologici responsabili solo per ciò che è sotto il loro diretto controllo “, ha detto Jan Plagge, membro del consiglio IFOAM UE.

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“L’approccio generale adottato sottolinea l’importanza delle istituzioni europee che lavorano con il settore biologico, non contro di essa. Il testo di compromesso del Consiglio prevede miglioramenti importanti alla proposta iniziale in quasi tutte le aree critiche e ha neutralizzato molti degli elementi pericolosi. Requisiti specifici di controllo rimangono sotto il regolamento organico, gli standard regionali devono essere considerati negli scambi con i paesi terzi, il numero di atti delegati sono stati ridotti, il campo di applicazione del regolamento è stato chiarito e ampliato, sono stati evitati ampie regole burocratiche comunitarie per i rivenditori e gli Stati membri mantengono un flessibilità limitata su norme di produzione “, sottolinea Marco Schlüter, direttore di IFOAM UE.

“Tuttavia, si deve sottolineare che il lavoro è lungi dall’essere completata. I negoziati politici non hanno messo l’accento sufficiente a garantire la validità tecnica del testo finale. Questo deve essere trattata come l’agibilità del regolamento ha un profondo impatto sulla vitalità degli operatori biologici. Pertanto siamo lieti di poter collaborare con la Presidenza lussemburghese nel suo ruolo di primo piano nel dialogo a tre per ottenere questo diritto. Ci affidiamo ora al Parlamento europeo di portare a miglioramenti sostanziali al trilogo cui possiamo sostenere in modo da rendere buone le carenze nel testo adottato dal Consiglio di oggi. In particolare, il controllo basato sul rischio deve essere unita ad un controllo annuale e vera equivalenza negli scambi con i paesi terzi, deve essere sviluppato. IFOAM UE ha sempre sottolineato che abbiamo bisogno di sviluppare la produzione biologica in base al regolamento attuale “, ha aggiunto Thomas Fertl, vice presidente di IFOAM UE.

Fonte http://www.greenbiz.it/biologico/13869-riforma-biologico-nuovo-regolamento-ue-accordo

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2015/06/16/press-release-agri-council-organic-reasonable-compromise-took-many-sector-demands

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2015/06/19/eu-agriculture-ministers-agree-general-approach-new-organic-regulation

 

SANA 2015: diventa sempre più ricco il programma per  l’internazionalizzazione del biologico italiano con delegazioni e buyers  esteri

SANA 2015: diventa sempre più ricco il programma per l’internazionalizzazione del biologico italiano con delegazioni e buyers esteri

Cresce l’attesa per SANA: il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, principale manifestazione fieristica che chiama a raccolta tutto il mondo bio, dai produttori ai consumatori, si terrà a Bologna dal 12 al 15 settembre. Anche quest’anno Suolo e Salute sarà presente. Sono state mantenute le tre grandi aree merceologiche: alimentazione biologica, benessere (cosmesi bio e naturale, integratori) e altri prodotti naturali (prodotti per la casa ed il vivere quotidiano ecologici ed ecosostenibili), che hanno permesso nella scorsa edizione di superare le 43.000 presenze registrando un + 36% rispetto al 2013. Per gli espositori si prospetta un’edizione con ancor più buyer e delegazioni estere: dopo i 1800 incontri B2B organizzati nel 2013 con rappresentanti di 13 nazioni ed i 2613 meeting con operatori professionali di 22 nazioni del 2014 (+ 38%), per il 2015, grazie alla cooperazione di più interlocutori istituzionali e privati tra cui l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – Federbio e BolognaFiere S.p.A, saranno presenti in fiera oltre 100 buyer esteri e delegazioni provenienti da mercati nei quali il biologico si sta espandendo velocemente come ad esempio Australia, Cina, Francia, Polonia, Croazia, Slovenia, Ungheria, nazioni del Baltico, Paesi del Nord Europa, Repubblica Ceca, Russia e Usa.

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Un folto programma di incontri B2B presso l’International Buyers Lounge attende perciò gli espositori che iscrivendosi desiderano beneficiare della possibilità di incontri ad hoc, con eventuale servizio di interpretariato, per farsi conoscere ed aumentare le opportunità per aprire contatti commerciali con realtà interessate alla diffusione del biologico.

Rinnovato anche quest’anno il programma dedicato alla promozione, in Corea del Sud, dei prodotti agroalimentari biologici e della cosmesi bio e naturale Made in Italy, programma che vede la partecipazione di una delegazione di buyer di questa nazione sempre più attenta alle esigenze e allo sviluppo del mercato bio.

SANA 2015: un’occasione da non perdere per incontrare i consumatori e gli operatori professionali internazionali godendo dei benefit messi a disposizione dagli organizzatori.

Per partecipare a SANA 2015 come espositore:

Donato Martelli, Sales Manager

tel. 051 282223 – donato.martelli@bolognafiere.it

www.sana.it

Agricoltura biologica più redditizia e sana di quella tradizionale. La conferma

L’agricoltura biologica è più resistente, più efficiente e redditizia dell’agricoltura tradizionale? A questa domanda ha cercato di dare una risposta il Farming Systems Trial (FST), un’indagine, la più lunga effettuata negli stati Uniti, portata avanti dal Rodale Institute, un’organizzazione americana senza scopo di lucro che sostiene la ricerca nell’agricoltura biologica.

Avviata nel 1981 col fine di comprendere cosa accade durante la transizione da un’agricoltura che fa uso di prodotti chimici a una invece biologica, la FST ha mostrato dei dati incoraggianti per tutto il settore.

Lo studio ha infatti confermato che, dopo un iniziale calo dei rendimenti avuto durante i primi anni di transizione, le coltivazioni biologiche registrano un cambiamento di rotta, arrivando a eguagliare e addirittura superare i sistemi di coltura tradizionali.

Il rapporto, nei suoi trent’anni di osservazione, ha infatti mostrato che:

  • le coltivazioni biologiche sono in grado di rendere quanto le coltivazioni tradizionali;
  • hanno rendimenti migliori negli anni di siccità;
  • le colture organiche regalano sostanze nutritive al terreno, invece che esaurirle, così come fa l’agricoltura tradizionale, una cosa che rende il sistema più sostenibile;
  • consumano il 45% in meno di energia e sono più efficienti;
  • i sistemi convenzionali producono il 40% in più di gas a effetto serra;
  • i sistemi utilizzati dall’agricoltura biologica sono in generale più redditizi rispetto a quelli tradizionali.

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Anche se il Farming Systems Trial effettuato dal Rodale Institute è l’esperienza di osservazione che si è protratta più a lungo nel tempo, nel corso degli anni sono state varie le università che hanno addotto esiti nettamente a favore dell’agricoltura biologica, durante le loro ricerche.

In particolare, è risultato abbastanza chiaro che questo tipo di agricoltura è più redditizia, rende il suolo più fertile nel corso degli anni e può produrre tanto quanto i sistemi convenzionali.

Come si legge dal rapporto: “Dal momento che stiamo affrontando modelli meteorologici estremi e incerti, quantità di petrolio scarse e sempre più costose, carenza d’acqua e crescita della popolazione, avremo bisogno di un sistema di agricoltura che sappia adattarsi, che resista o addirittura riesca a mitigare questi problemi e allo stesso tempo produca cibo salutare e nutriente. Dopo più di 30 anni di ricerca fianco a fianco sul nostro FST (Farming Systems Trial, Collaudo del Sistema Agricolo), il Rodale Institute ha dimostrato che l’agricoltura biologica è meglio equipaggiata nell’alimentarci, sia ora che in un futuro in continuo cambiamento”.

Fonti:

http://rodaleinstitute.org/assets/FSTbooklet.pdf

http://www.permaculture.co.uk/news/1006156357/30-year-old-trial-finds-organic-farming-outperforms-conventional-agriculture

Il Movimento europeo per il biologico lancia la sua visione per il 2030

Durante il 9° Congresso Europeo sul Biologico, che si è tenuto l’11 e il 12 giugno a Riga, in Lettonia, il movimento europeo per il biologico ha lanciato la sua visione del settore orientata al 2030, presentando un documento condiviso, frutto del contributo dei diversi attori coinvolti nel processo.

Il testo, intitolato “Transforming food & farming: An organic vision for Europe in 2030”, fornisce una risposta a diverse questioni al centro del dibattito iniziato da IFOAM UE, intavolato per favorire un ulteriore sviluppo del settore.

Il risultato delle conversazioni è appunto una visione condivisa del Movimento del biologico europeo orientata al 2030. Il testo offre non solo delle possibili proiezioni di settore, ma anche un’attenta analisi strategicadel futuro, stabilendo un quadro dicondizioni e strategie volte a favorire un avanzamento del biologico. Nel testo sono inserite anche le possibili incertezze, tendenze, opportunità e minacce che potrebbero interessare il relativo mercato.

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Il documento è il frutto del contributo dato da oltre 300 soggetti interessati. Il risultato di questa visione condivisa rispecchia la necessità di raggiungere un sistema equo, consapevole dal punto di vista della sostenibilità ambientale e sano. Per poter essere realizzato, è necessario che questo sistema includa e promuova il cambiamento nel settore alimentare e nelle tecniche di allevamento, inglobando alcune iniziative come l’agroecologia e l’agricoltura urbana e costruendo ponti di collegamento con gli altri attori coinvolti nel processo.

Queste le parole di Christopher Stopes, presidente di IFOAM UE: “Il biologico è stato, è e deve continuare a essere leader nei sistemi alimentari e agricoli. C’è stato un notevole sviluppo e crescita dell’organico negli ultimi 15 anni e questo ha portato a nuove opportunità e sfide. Il movimento organico ha avuto la necessità di fare il punto su ciò che il settore è diventato e su cosa il futuro riserva per tutti noi”.

Il 9 ° Congresso biologico europeo è stato il punto di partenza per elaborare le strategie da perseguire per lo sviluppo del movimento biologico in Europa. Dopo il congresso, IFOAM UE continuerà a presentare le opzioni strategiche e le azioni a vari incontri nazionali e di settore in tutta Europa per discutere e favorire la condivisione, la messa a punto e l’attuazione pratica delle strategie.

Il documento è visionabile a questo link: http://www.ifoam-eu.org/sites/default/files/413-ifoam-vision-web.pdf

Fonti:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2015/06/15/press-release-transforming-food-and-farming-european-organic-movement-launches-its

http://www.ifoam-eu.org/sites/default/files/413-ifoam-vision-web.pdf

Invito alla partecipazione al forum “Il biologico nutrirà il pianeta”

Siamo le organizzazioni che rappresentano l’agricoltura biologica e biodinamica in Italia, il Paese che ospita a Milano l’EXPO 2015 dedicato al tema dell’alimentazione. Abbiamo condiviso la scelta e l’impegno degli organizzatori di SANA, la più importante manifestazione del settore in Italia, per collocare la rappresentazione e i contenuti innovativi dell’agricoltura biologica e biodinamica in un’area tematica fondamentale di EXPO, il Parco della Biodiversità, convinti che la risposta al tema di EXPO, nutrire il Pianeta energia per la vita, sia nell’innovazione agricola e alimentare che il settore biologico e biodinamico ha sviluppato in questi anni.
Crediamo che l’occasione dell’EXPO, con un’area tematica interamente dedicata alla biodiversità e al biologico, e il dibattito che ha aperto la Carta di Milano voluta dal Governo italiano e che verrà consegnata all’ONU il prossimo 16 ottobre, siano un’occasione unica per tutto il movimento internazionale e nazionale del biologico e biodinamico per essere protagonisti di un dibattito che, altrimenti, si svolgerà senza il contributo di chi in questo momento rappresenta con le proprie esperienze di impresa, di lavoro e di cittadinanza la vera innovazione agricola e alimentare del XX secolo.

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Proprio perché siamo consapevoli delle contraddizioni e dei rischi di una esposizione universale così condizionata dalla presenza delle grandi multinazionali del cibo e dagli aspetti più commerciali e spettacolari dell’alimentazione, rivolgiamo un appello a tutte le associazioni del biologico e biodinamico internazionali e nazionali, alle imprese del settore, alle organizzazioni della ricerca così come ai singoli ricercatori, tecnici e cittadini perché siano assieme a noi parte di un grande forum internazionale dell’agricoltura biologica e biodinamica che abbiamo annunciato in EXPO il 16 maggio scorso, di cui vi alleghiamo il documento organizzativo. Il forum prende avvio già con il patrocinio delle principali organizzazioni internazionali di riferimento per il nostro settore, ovvero IFOAM, IFOAM Unione Europea, IFOAM AgriBioMediterraneo e ISOFAR e ad esso partecipa Navdanya International, la cui Presidente Vandana Shiva era con noi a Milano in EXPO a dare l’annuncio dell’avvio del forum.
Il nostro auspicio è poter condividere con tutta la comunità del nostro settore ma anche con organizzazioni vicine, con le imprese e i cittadini, una visione del futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione di cui i valori e il modello rappresentati dal biologico siano finalmente protagoniste. Su questo percorso c’è anche l’impegno del Governo italiano per realizzare in EXPO un grande evento internazionale di conclusione dei lavori del forum assieme a tutte le organizzazioni che aderiranno.

Per scaricare il documento costitutivo del forum, clicca qui

 

Modalità di adesione al forum

Per aderire al forum è necessario compilare il form on line oppure inviare un’e-mail all’indirizzo:
organic.action.network@gmail.com
indicando i dati dell’organizzazione e i contatti della persona di riferimento.

Sarà cura della segreteria organizzativa provvedere all’invio di tutte le informazioni utili sulle modalità di partecipazione sulle iniziative del forum.

Israele esporta centinaia di milioni di mosche in Europa nella lotta contro i parassiti

Mosche sterilizzate verranno rilasciate nei frutteti in Croazia e Bosnia per aiutare gli agricoltori nella lotta biologica contro i parassiti.

Una società di bio-tech, BioBee,  proveniente dalla fertile zona di Kibbutz di Sde Eliyahu si è concentrata nel settore della difesa fitosanitaria nell’agricoltura biologica e ha vinto una gara d’appalto per la fornitura di 400 milioni di mosche sterili, seguendo un progetto simile che ha ottenuto precedentemente notevole successo.

Secondo BioBee, le mosche saranno disperse nei frutteti lungo le zone di confine della Croazia e Bosnia per un periodo di diversi mesi. La mossa dovrebbe portare alla riduzione delle mosche nocive nei frutteti, contribuendo in questo modo ad aiutare gli agricoltori a portare a casa una stagione di successo.

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Le mosche, secondo l’azienda, sono coltivate nei laboratori e sottoposte a sterilizzazione presso lo stabilimento della centrale radioattiva, che opera sotto la supervisione della Commissione Atomica Israele Energia.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, secondo la società israeliana, sostiene il progetto nell’ambito della sua politica di incoraggiare l’uso della tecnologia nucleare per scopi non militari.

Nel vincere la gara, BioBee ha battuto una società spagnola che in precedenza ha realizzato un progetto simile nei Balcani.

Queste mosche sterilizzate aiutano a combattere la minacce per l’agricoltura posta dalla mosca mediterranea della frutta, con tecniche biologiche naturali.

L’azienda opera con il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole israeliano, e due volte a settimana distribuisce decine di milioni di mosche sterili in piantagioni, frutteti e campi, in particolare nella regione Hevel Habesor nel Negev settentrionale.

Fonte: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4666532,00.html