BIO SUISSE COMPIE 40 ANNI

Nata come organizzazione ombrello per la difesa del marchio del biologico svizzero contro gli abusi, oggi è una solida struttura che si occupa di normativa, consulenza e rappresentanza degli interessi del bio, per il quale rappresenta un punto di riferimento non solo per il Paese alpino. Tra i soci 33 associazioni e 7.450 aziende biologiche

Bio Suisse compie 40 anni. La principale organizzazione dell’agricoltura biologica in Svizzera è nata infatti alla fine del 1981, 11 anni prima che il bio venisse ufficialmente riconosciuto nell’Unione europea. Nella gara tra i pionieri del biologico europeo l’Associazione Suolo e Salute, da cui si è sviluppato il nostro organismo di certificazione, è in prima fila registrando all’anagrafe la data di nascita del 31 marzo 1969, ad opera del compianto professore Francesco Garofalo, docente di fitoiatria dell’Università di Torino.

Il nodo della protezione del nome

Due anni dopo nel Paese elvetico è stato affrontato un nodo decisivo. Nel 1971, mezzo secolo fa, la Cooperativa svizzera Terraviva chiese infatti per prima all’Ufficio federale di Sanità pubblica la protezione del termine “biologico” contro gli abusi. Una richiesta di protezione legale allora prematura, a cui l’autorità normativa svizzera rispose vietando l’indicazione “biologico” per gli alimenti.

I tempi diventarono più maturi nel 1981, quando cinque entità di riferimento come Biofarm Genossenschaft, Bio Romandie Progana, la Coop Bioterra, Demeter Svizzera e l’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica FiBL fondarono, per l’appunto Bio Suisse, da allora organizzazione “ombrello” del biologico dello stato federale alpino, gestendo collettivamente le linee guida del marchio con la “gemma” che identifica le produzioni biologiche svizzere.

L’evoluzione della struttura

Allora la scheda tecnica che disciplinava la produzione di alimenti biologici era composta da sole 8 pagine, oggi salite a 348.

Oggi Bio Suisse rappresenta 33 organizzazioni dell’agricoltura biologica svizzera per un totale di 7.450 aziende biologiche. I numeri sono stati pubblicati in un recente approfondimento dal sito svizzero Die Grüne (leggi qui).

È gestita da un comitato direttivo composto da 7 membri eletti da 102 delegati in rappresentanza delle 33 organizzazioni. Presidente è Urs Brändli. L’ufficio di Basilea conta 82 dipendenti e i loro compiti comprendono:

  • l’ulteriore sviluppo delle linee guida;
  • la trasparenza e lo sviluppo del mercato, con compiti di riferimento nell’assicurazione della qualità;
  • l’esame delle domande di licenza.
  • la consulenza ai trasformatori e rivenditori autorizzati;
  • la rappresentanza degli interessi dei membri nei confronti del mercato e della politica.

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