Suolo e Salute

Autore: admin

Al via i triloghi sulla proposta di regolamento sugli OGM

Hanno preso il via ieri, mercoledì 11 novembre, i triloghi tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE in   merito alla proposta di regolamento sugli OGM. La proposta prevede che siano i singoli stati membri a   decidere se consentire la coltivazione o meno degli Organismi Geneticamente Modificati sul proprio   territorio. Come ha illustrato in un’intervista ad Agrapress il presidente della Commissione ambiente   Giovanni La Via si tratta di un passaggio squisitamente tecnico, un incontro dedicato “alla esposizione del   risultato del voto in commissione ambiente e quindi del mandato parlamentare”, aggiungendo che  “a   quanto pare, il consiglio non ha ancora il suo mandato”.  Nei prossimi giorni è previsto un meeting tecnico in cui verranno affrontate le questioni di minore rilievo   sulle quali è possibile ipotizzare “un’immediata convergenza”, mentre “i punti politici più ostici, che sono   quelli relativi alla lista delle cause di esclusione della coltivazione sul territorio di uno stato membro, alla   responsabilità ed alla partecipazione del committente alla procedura di esclusione, saranno affrontati   successivamente”,.  La commissione ha anche  introdotto la possibilità di vietare gli OGM per ragioni ambientali. “i criteri e le   motivazioni, come l’utilizzo del territorio, il rispetto per la biodiversità, la resistenza ai pesticidi sono molto   meglio articolati, molto più precisi rispetto al testo troppo vago della commissione”, ha dichiarato la   relatrice Frederique Ries, deputata belga del gruppo Alde. E’ stata inoltre categoricamente esclusa la   possibilità che venga intavolato un negoziato con le società produttrici di OGM nella fase di predisposizione   degli eventuali divieti in discussione nel corso dei triloghi.

Fonte: Agrapress

Vino: pubblicato decreto che modifica il Disciplinare IGT “Emilia” o “dell’Emilia”

E’ stato pubblicato sul sito del Mipaaf il Provvedimento del 7 marzo 2013 concernente la pubblicazione   della proposta di modifica del disciplinare di produzione dei vini a indicazione geografica tipica “Emilia” o   “dell’Emilia” e del relativo documento unico. Il provvedimento, come recita l’intestazione, giunge “a   conclusione della procedura nazionale preliminare della relativa richiesta, e la trasmissione alla   Commissione UE della medesima richiesta”. In altre parole, il decreto modifica il disciplinare di produzione   dei vini a indicazione geografica tipica “Emilia” o “dell’Emilia”, come richiesto dal consorzio tutela vini Emilia  In merito la Fedagri / Confcooperative Emilia Romagna ha voluto esprimere in un comunicato vivo   apprezzamento per il decreto con cui il ministero delle politiche agricole riconosce il consorzio di tutela vini   Emilia” attribuendo alla stessa Fedagri “l’incarico di svolgere le funzioni di tutela, promozione,   valorizzazione, informazione del consumatore e vigilanza per la identificazione geografica territoriale   Emilia”.   Per il presidente regionale di Confcooperative Carlo Piccinini il decreto costituisce una “novità   estremamente importante, che rappresenta, tra l’altro, la tappa finale di un percorso promosso anche dalle   nostre cantine sociali e avviato con la definizione del disciplinare Igt Emilia e la successiva costituzione di un   consorzio interprovinciale che coinvolge principalmente gli operatori vitivinicoli di Modena e Reggio Emilia   (…) con l’obiettivo di tutelare e valorizzare la produzione legata ai vini lambruschi”.  “Questa misura costituisce un ‘mattone’ estremamente importante per completare il progetto di   realizzazione del cosiddetto distretto del lambrusco, un distretto socioeconomico, costituito da numerosi   produttori viticoli affiliati alle cantine sociali cooperative di prima trasformazione e da una significativa   presenza di aziende di elaborazione e di imbottigliamento”
Fonte: Agrapress

Sulla G.U i regolamenti IGP per salama da sugo e piadina romagnola

Sono stati pubblicati nella G.U: dell’UE i regolamenti di esecuzione che riportano le iscrizioni delle IGP “salama da sugo” e “piadina romagnola/piada romagnola” nel registro delle DOP e delle IGP. Per il ministro Martina “con questi due nuovi riconoscimenti l’Italia conferma la posizione di leader internazionale per numero di marchi di qualità assegnati dall’Europa, salendo a 266 tra Dop e Igp iscritte nel registro comunitario”, “Un ottimo risultato a cui deve affiancarsi un serio lavoro per la valorizzazione e tutela di tutto il patrimonio agroalimentare per rendere sempre sicure e riconoscibili le produzioni Made in Italy nel mondo”.
Fonte: Agrapress

Al via “Med Diet Expo 2015” per rivalutare la dieta mediterranea

E’ partito il progetto “Med Diet Expo 2015”, frutto dell’accordo tra Cnr Disba, Ciheam Bari, Cra, Enea e Forum on Mediterranean Food Culture, cinque tra le più importanti istituzioni scientifiche del settore. Med Diet è stato pensato in particolare con l’intento di “indagare, tracciare e divulgare l’identità’ ‘viva’ della dieta mediterranea durante expo 2015″, come si legge nella presentazione. Il progetto sarà presentato ufficialmente il 14 maggio 2015 al padiglione Italia grazie ad una serie di eventi e iniziative che si succederanno per tutta la giornata, per poi proseguire durante tutti e sei i mesi di durata dell’Expo. Il progetto, come si legge in un comunicato di Ciheam, “è imperniato su quattro grandi tematiche di estrema attualità: nutrizione e sicurezza alimentare, sostenibilità, innovazione, evoluzione, e prenderà vita attraverso una serie di iniziative e percorsi divulgativi/educativi che si svolgeranno sia nel padiglione Italia che sul territorio nazionale nell’ambito di Expo, ma con uno sguardo e un’eco rivolti al mondo”.
Fonte: Agrapress

Pubblicato il nuovo Regolamento UE sulla promozione dei prodotti agricoli

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’unione Europea il Regolamento (UE) n. 1144/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 relativo ad azioni di informazione e di promozione riguardanti i prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei paesi terzi. Il Regolamento, che abroga il precedente Regolamento (CE) n. 3/2008, introduce alcune novità significative tra le quali in particolare un sensibile aumento dei budget disponibili annualmente che passano da 61 milioni di euro a 200 e ad un’estensione della gamma dei prodotti potenzialmente oggetto di promozione, che ora include anche pane, pasta e diversi altri prodotti elaborati. Inoltre con il nuovo Regolamento si interrompono i programmi nazionali di cofinanziamento a favore dei cofinanziamenti europei. Il testo integrale del regolamento è disponibile a questo link.
Fonte: Agrapress

 

De Castro nominato referente Comagri per i TTIP

Paolo De Castro, già presidente Comagri e attuale coordinatore del gruppo S&D della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, è stato nominato referente della stessa Comagri per i TTIP (il Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti), ovvero i negoziati di libero scambio tra UE e USA A dare l’informazione un comunicato in cui si precisa che “la designazione, decisa oggi dalla stessa Comagri, consentirà all’europarlamentare PD di partecipare alle riunioni negoziali dell’esecutivo UE e di entrare a far parte del bureau della commissione per il commercio internazionale (INTA), presieduto da Martin Schulz, insieme agli altri relatori designati per le rispettive aree di competenza”. Per de Castro “si tratta di un riconoscimento importante che conferma la necessità di una maggiore partecipazione democratica ai processi decisionali dell’Unione”. Lo stesso De Castro ha ribadito che “il sistema agroalimentare europeo sarà centrale nel TTIP ed e’ nostro compito difendere con tenacia gli alti standard qualitativi ai quali i consumatori europei sono abituati, tutelando allo stesso tempo le produzioni che rappresentano una fondamentale leva di mercato per molti paesi comunitari, Italia in primis”, prosegue de castro.
Per l’ex presidente Comagri è senza dubbio necessario “fare chiarezza sull’andamento dei lavori negoziali, eliminando dallo scenario possibili ‘zone grigie’ che rischiano di farlo percepire in maniera errata all’opinione pubblica”. Per questo, ha proseguito, “lavoreremo ad un negoziato trasparente e capace di creare concrete opportunità di crescita per un settore di grandissimo valore economico, ma anche sociale e ambientale, come quello agricolo e alimentare europeo”.
Fonte: Agrapress