Suolo e Salute

Autore: admin

SANA 2020 UN’EDIZIONE CORAGGIOSA CHE HA PUNTATO AL RILANCIO

SANA 2020 UN’EDIZIONE CORAGGIOSA CHE HA PUNTATO AL RILANCIO

La tre giorni del Sana 2020, conclusasi domenica 11 ottobre, ha dato un forte segnale al settore biologico.

Nonostante la kermesse, a causa del Covid, abbia contato una defezione di due terzi dei partecipanti confrontandola con il 2019, ha avuto comunque un buon flusso di pubblico, contando più di 10.000 visitatori.

Numeri al ribasso a causa del Covid

Se i partecipanti di questo Sana sono stati al ribasso, il morale degli espositori era alto, grazie ai numeri in aumento nel comparto bio. A tal proposito vi riportiamo il commento di Giampiero Calzolari, presidente di Bologna Fiere:

“Ci siamo interrogati sull’opportunità di confermare questo appuntamento, ritenendo strategicamente corretto far ripartire il calendario degli appuntamenti fieristici da SANA, momento principe per confrontarsi su temi cruciali, ancor di più oggi, come la sostenibilità, la salute, il futuro del pianeta. Siamo orgogliosi della risposta che, nonostante le inevitabili difficoltà, la business community del biologico e del naturale ha dato scegliendo di partecipare all’evento, a dimostrazione che l’incontro in presenza resta per molti imprescindibile”.

Gli approfondimenti dei temi cardine

La manifestazione è stata l’occasione per approfondire diversi temi tra cui il Farm to Fork e il Green Deal, sottolineando sempre di più la strategia della comunità europea di puntare sullo sviluppo del biologico e della sostenibilità ambientale.

Gli appuntamenti di questa edizione e le promesse per il 2021

Questa edizione ha visto diversi appuntamenti:

  • Rivoluzione Bio – gli stati generali del biologico
  • Free from Hub, per promuovere le nuove tendenze nel segmento free from
  • Bio Consumi Awards
  • Bio Wine Festival, alla sua prima edizione

Ma probabilmente l’appuntamento più importante sarà quello di riavere a settembre 2021 un Sana che possa tornare al suo meglio.

 

Fonte: greenplanet.net

AL SANA SI E’ DISCUSSO IL FUTURO DEL BIO ITALIANO

AL SANA SI E’ DISCUSSO IL FUTURO DEL BIO ITALIANO

I numeri del biologico in Italia sono tutti in miglioramento, il comparto ha ottime prospettive di crescita, ma nonostante tutto ciò stiamo rischiando di essere surclassati da altre nazioni.

Durante l’incontro che si è tenuto, la scorsa settimana, al SANA Restart dal titolo “Osservatorio Sana 2020. Filiera bio: numeri chiave, prospettive di mercato, ruolo per il Made in Italy” è emerso un quadro molto complesso, che ha dato da riflettere a tutto il comparto e alle istituzioni che sono impegnate nello sviluppo del biologico.

L’Italia non cresce abbastanza

 Uni dei dati più allarmanti è che nonostante il nostro paese sia quinto al mondo per i consumi e sul podio per le superfici dedicate, vediamo la nostra crescita molto più bassa a confronto di paesi come Francia (+200% e +10% di superfici bio) e Romania, che in due anni ha visto aumentare le sue superfici del 26,2%. A questo proposito Roberta Cafiero, dirigente del ministero delle Politiche agricole afferma: “Cresciamo, ma nell’ultimo anno altri Paesi sono cresciuti molto di più. A iniziare da Francia, Germania e Spagna che, rispettivamente, nel 2019 hanno visto crescere le superfici del 10,1%, 6,6% e 4,8% mentre l’Italia si è fermata al +1,8%. I numeri spiegano bene il fenomeno”.

Gdo e discount dominano il mercato bio

Come ormai è noto da tempo, i dati di vendita del comparto biologico trovano uno sviluppo costante nella Gdo, che ha registrato un incremento nello scorso anno del 5,7%, che viene superato dal 10,7% dei discount. Nel carrello bio degli italiani è l’ortofrutta a fare da apripista con aumenti nel settore degli ortaggi del 7,2% e del 2,1% nella frutta (dati Ismea).

“Serve più consumo e il prezzo giusto”

Questa affermazione di Marco Pedroni di ADM ci trova assolutamente d’accordo. Il biologico deve discostarsi da quell’idea di nicchia in cui il suo prezzo può raggiungere un aumento dell’80% rispetto ad uno convenzionale. Secondo Pedroni è importante tenere conto dell’elemento culturale e reddituale del cliente, in modo da invogliare il consumatore alla scelta migliore sul lato della salute e della sostenibilità.

Export e Recovery Fund

Questi due temi sono stati affrontati in più interventi al Sana. I produttori devono sviluppare ancora di più l’export dei prodotti italiani, che può vantare il “made in Italy” come motore psicologico e qualitativo per il consumatore. Inoltre l’occasione del Recovery Fund può portare la svolta green che tanto il nostro paese sta attendendo.

Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia, per numero di operatori certificati e superfici bio controllate, non poteva mancare a questa edizione di SANA 2020. “Bisognava sostenere lo spirito della manifestazione – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale – che con coraggio ha saputo dimostrare la resilienza del settore ed affermare l’importante ruolo del biologico nella crescita e nello sviluppo, non solo economica, delle aziende agricole ed agroalimentari del nostro Paese. Infatti, nonostante le difficoltà e le incertezze dettate dalla pandemia, il biologico si è presentato all’appuntamento con dati ulteriormente in crescita e con importanti prospettive per il futuro. Suolo e Salute, nonostante le premesse non rosee in termini di partecipazione, con piacere ha dato il suo contributo, garantendo gli stessi spazi espositivi degli altri anni. Che dire, SANA 2020 è andata ben oltre ogni aspettativa e sarà ricordata per essere stata speciale”.

Fonte: myfruit.it

LO STRUMENTO DELLA BLOCKCHAIN A SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

LO STRUMENTO DELLA BLOCKCHAIN A SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Il Blockchain è nato nel 2008 con i bitcoin, ma il suo intento è quello di garantire la qualità e la tracciabilità di un intero processo produttivo.

Questo strumento può essere applicato anche all’agricoltura biologica, permettendo così di avere un quadro generale del prodotto che si acquista.
Su questo si è focalizzato il webinar “Blockchain e biologico, un’integrazione possibile” organizzato da Off.Ed e B/Open.

AssocertBio ha contribuito a creare la rete OIP, una piattaforma che permette di certificare le transazioni a livello europeo e mondiale sul biologico. “L’utilizzo della piattaforma Oip è gratuito” afferma Riccardo Cozzo, presidente Assocertbio, Associazione nazionale Organismi di controllo e certificazione del Biologico “e permette di archiviare i dati legati ai processi di produzione. Grazie ad una Direzione operativa di rete in caso di problematiche di non integrità del prodotto, riusciamo a intervenire scambiandoci i dati e controllando in maniera incrociata tutti gli operatori”.

Con questo procedimento ogni singola azione verrà documentata e resa pubblica, rendendo noti tutti i personaggi attivi nella produzione. “È come avere un libro contabile – puntualizza Fabio Malosio, Blockchain Solution leader Ibm Italia – in cui tutti gli operatori coinvolti registrano le transazioni, che sono visibili da tutti e, se un soggetto abilitato dovesse modificare un dato, si genera un nuovo algoritmo, facendo sì che sia individuabile l’autore della modifica del dato”.

Grazie all’integrazione dei blockchain con i QrCode è possibile risalire dallo scaffale a tutti i passaggi produttivi. Questo strumento mira alla piena trasparenza della filiera, cercando di offrire una sicurezza maggiore al consumatore.

Fonte: teatronaturale.it
Foto di Alfredo Di Girolamo da Pixabay

OIP – ORGANIC INTEGRATY PLATFORM: 2 INCONTRI PROGRAMMATI

OIP – ORGANIC INTEGRATY PLATFORM: 2 INCONTRI PROGRAMMATI

Rete OIP, in collaborazione con ASS.O.CERT.BIO, organizza due incontri formativi ONLINE per presentare la nuova piattaforma e illustrarne il suo funzionamento.

Programma degli incontri:

Presentazione e saluti della Direzione di rete OIP
Presentazione della nuova interfaccia grafica della piattaforma
Dimostrazione pratica delle nuove funzionalità
Spazio per domande e risposte
Saluti finali

 

Quando e come:

  • Lunedì 05 ottobre 2020 ore 16:00

è necessario registrarsi su EVENTBRITE per partecipare:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-incontro-formativo-online-sulla-nuova-versione-di-rete-oip-122956471115?aff=ebdssbonlinesearch

  • Venerdì 16 ottobre 2020 ore 11:00
    è necessario registrarsi su EVENTBRITE per partecipare:
    https://www.eventbrite.it/e/biglietti-incontro-formativo-online-sulla-nuova-versione-di-rete-oip-122960310599?aff=ebdssbonlinesearch
BIOREPORT 2019: I DATI SUL BIOLOGICO

BIOREPORT 2019: I DATI SUL BIOLOGICO

Il raggiungimento del 25% di superficie biologica entro il 2030 è un obiettivo primario della Comunità Europea. Grazie al Farm to Fork si sta cercando di rendere possibile un obiettivo così ambizioso.

La biodiversità e la sostenibilità ambientale sono due fattori cruciali per salvaguardare l’ambiente. A tal proposito i paesi dell’UE saranno impegnati nella definizione di norme atte a raggiungere l’obiettivo e ad annullare le barriere burocratiche e culturali verso un futuro più green.

Proprio i limiti dati dalle barriere culturali e dall’informazione limitata a riguardo sono stati fattori che hanno rallentato lo sviluppo delle pratiche agricole più sostenibile, come l’agricoltura conservativa, i sistemi misti agro-silvo-pastorali e la stessa agricoltura biologica.

BIOREPORT si inserisce proprio in questo spazio, cercando di contribuire alla conoscenza delle varie caratteristiche dell’agricoltura biologica, dando risalto alle pratiche di sostenibilità.
Le tematiche affrontate spaziano, come sempre, su molti ambiti, tra cui le analisi dei dati strutturali ed economici dell’agricoltura biologica e la presentazione delle novità normative. Da quest’anno si parlerà anche dell’utilizzo del rame per la salvaguardia delle colture.

 

BIOREPORT promuove la convinzione che gli sforzi nella ricerca debbano essere condivisi in ambito internazionale, così da creare un approccio partecipato agli studi, con il fine di raggiungere obiettivi sempre più importanti.

 

Fonte: ruminantia.it