Suolo e Salute

Autore: Serena Leonetti

Crescita del biologico in Italia: in sei anni sono aumentati anche i consumi

Crescita del biologico in Italia: in sei anni sono aumentati anche i consumi

“L’agricoltura e l’agroalimentare rappresentano un comparto decisivo rispetto alle sfide che attendono il Paese – ha dichiarato il premier Conte – È dunque necessario sviluppare la filiera agricola e biologica”.

Secondo gli ultimi dati elaborati dal Sinab (sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica), oggi l’Italia conta 2 milioni di ettari di superficie agricola a coltura biologica, aumentata del 3% rispetto al 2017 e del 75% rispetto al 2010. Gli operatori attivi sono 79.000, in crescita di oltre il 4% rispetto all’anno precedente, e i consumi sono aumentati del 102% dal 2013 ad oggi.

La crescita del bio – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio – non riguarda solo gli aspetti di mercato ma coinvolge anche il governo del territorio, la tutela della biodiversità, il contrasto e l’adattamento al cambiamento climatico. Dobbiamo darci l’obiettivo di raggiungere almeno il 40% della superficie agricola del nostro Paese coltivata con il metodo biologico e per questo ci fa ben sperare che il Governo appena insediato, al quale auguriamo buon lavoro,  abbia inserito nel suo programma punti importanti come la “transizione ecologica”, indirizzando l’intero sistema produttivo verso l’economia circolare e lo sviluppo dell’agricoltura biologica come una delle priorità per il nostro sistema agroalimentare.

 

Fonte: http://www.greenreport.it/news/agricoltura/agricoltura-biologica-in-sei-anni-i-consumi-italiani-sono-piu-che-raddoppiati/

 

Biologico: la soluzione ai cambiamenti climatici

Biologico: la soluzione ai cambiamenti climatici

L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) nel rapporto “Climate change adaptation in the agricultural sector in Europe”, lo scorso 5 settembre, ha lanciato l’allarme sulle devastanti conseguenze che porterà la crisi climatica all’agricoltura nei Paesi dell’Europa meridionale, compresa l’Italia.

Tra trent’anni ondate di calore, siccità, alluvioni ed eventi meteorologici estremi faranno diminuire la produzione delle coltivazioni non irrigue del 50%.

“L’impatto dei cambiamenti climatici si sta già facendo sentire sui nostri campi: estati caldissime o, al contrario, troppo piovose stanno mettendo a serio rischio le colture mediterranee”, commentano le associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica della campagna “Cambia la Terra”: come già sottolineato nel Rapporto Cambia la Terra 2018, occorre che le politiche agricole nazionali ed europee smettano di premiare chi inquina, chi abusa di pesticidi dannosi per la fertilità dei suoli e la salute umana e incentivino le pratiche agricole rispettose del Pianeta. Il biologico può essere una delle risposte per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici perché: la pratica agricola permette un assorbimento della CO2 dei suoli è del 3,5%; Aumenta la sostanza organica nel terreno ed esclude il ricorso a sostanze di sintesi e riduce gli input esterni.

 

Fonte: http://www.greenplanet.net/agricoltura-bio-contro-la-crisi-climatica-italia-a-rischio/

La Giusta Visione del biologico. Cinquantennale di Suolo e Salute

La Giusta Visione del biologico. Cinquantennale di Suolo e Salute

Bologna, 02 settembre 2019. Qual è il valore reale del cibo che mangiamo e quale il suo giusto prezzo? Conosciamo tutti i “costi nascosti” che contribuiscono a determinare l’incidenza del processo produttivo di un alimento sull’ambiente e sulla società? E sappiamo cos’è e cosa rappresenta a livello socio-economico e ambientale un prodotto biologico?

Queste le domande alle quali si proverà a rispondere durante il talk show organizzato per celebrare i 50 anni di Suolo e Salute, il primo organismo di certificazione per il biologico italiano, nato nel 1969. Mercoledì 4 settembre 2019 alle 9:30 a Palazzo De’ Toschi (Piazza Minghetti 4, Bologna), esponenti delle istituzioni nazionali, del mondo accademico, dell’informazione e produttori biologici si ritroveranno per ragionare sul ruolo del settore biologico avrà nel futuro dell’agricoltura italiana e del sistema agroalimentare della penisola nel suo complesso. L’evento si concluderà con la lectio magistralis dal titolo Il cibo, metafora dell’esistenza, tenuta dal filosofo Umberto Galimberti.

A fine 2017 in Italia erano 1,9 milioni gli ettari coltivati in biologico (15,6% della superficie agricola del Paese), di questi 134.509 sono in Emilia-Romagna (+225% rispetto al 2008), quinta regione italiana per superficie dietro Sicilia, Calabria, Puglia e Lazio. Il giro d’affari del biologico in Italia, tra consumi interni ed esportazioni, supera i 5 miliardi di euro. Le aziende inserite nel sistema di certificazione per l’agricoltura biologica sono quasi 76.000.

Il vero valore del biologico

Realizzato con il patrocinio del Mipaaft, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna a pochi giorni dal Sana, il salone del biologico che si terrà negli spazi della Fiera del capoluogo emiliano dal 6 al 9 settembre, l’evento dal titolo La Giusta Visione del biologico. Cinquantennale di Suolo e Salute, oltre a una festa per i 50 anni dell’organismo di certificazione, sarà un momento di riflessione e divulgazione su un metodo di coltivazione e allevamento che aiuta a mantenere la fertilità del suolo, favorisce lo sviluppo della biodiversità, contribuisce a difendere le falde acquifere e a mantenere l’antropizzazione della montagna e delle aree marginali. Il biologico concorre a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, riduce l’uso delle risorse naturali, incentiva il benessere animale e quello economico del territorio, in particolare delle piccole comunità rurali.

«L’agricoltura biologica  è in grado di creare esternalità positive con effetti tangibili a livello ambientale, sociale ed economico – commenta il direttore generale di Suolo e SaluteAlessandro D’Eliala “giusta visione” dell’Associazione Suolo e Salute trova in questo il suo coronamento e oggi, dopo cinquant’anni, siamo orgogliosi e impegnati con la stessa passione che animava l’Associazione, nella salvaguardia dei principi fondativi dell’agricoltura biologica gestendo un accurato servizio di controllo e certificazione a tutela dei consumatori».

«Non possiamo permetterci di spezzare l’equilibrio naturale che lega produzione e territorio, ecologia ed economia – avverte il presidente di Suolo e Salute Angelo Costail 4 settembre si parlerà di questo in occasione del cinquantennale dell’Associazione Suolo e Salute, un traguardo che vogliamo condividere con tutti coloro che hanno sostenuto, difeso e affiancato il nostro impegno».

La partecipazione è a invito.

 

Programma dettagliato della giornata:

Ore 09.30 Registrazione partecipanti e welcome coffee

Ore 10.00 Apertura dei lavori. I 50 anni di Suolo e Salute: una bella storia da raccontare. Lettura di Ivano Marescotti

Ore 10.25 Saluti di Virginio Merola, sindaco di Bologna

Ore 10.30 Talk show Costo del cibo e suo reale valore. La giusta visione del biologico

Intervengono:

Angelo Costa – presidente di Suolo e Salute

Alessandro D’Elia – direttore generale di Suolo e Salute

Eduardo Cuoco – direttore di Ifoam Ue

Stefano Vaccari – capo dipartimento Icqrf (Mipaaft)

Cristina Adelmi – azienda zootecnica biologica

Angelo Frascarelli – Dipartimento Scienze Agrarie – Università di Perugia

Rosario Trefiletti – presidente di Indagini 3, centro studi su consumi e ambiente

Massimiliano Borgia – giornalista e presidente dell’associazione “Pensare il Cibo”

Modera:

Lorenzo Tosi giornalista di Edagricole – Terra e Vita

Ore 12.15 Intervento di Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo uscente (invitato, ma la sua partecipazione è in dubbio considerati gli eventi politici delle ultime settimane).

Ore 12.30 Il cibo, metafora dell’esistenza. Lectio magistralis tenuta dal filosofo Umberto Galimberti

A seguire lunch buffet

 

Scarica il programma

Su Terra e Vita parlano di noi

Nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura bio

Nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura bio

La Fondazione E. Mach, i giorni 7 e 8 agosto presso la loro sede a San Michele all’Adige (TN), presenterà nuove prove sperimentali in viticoltura e frutticoltura biologica.

La giornata del 7 sarà dedicata alla viticoltura, con il seguente programma:

9.00  Introduzione alla giornata e presentazione delle attività dell’Unità Agricoltura Biologica nel 2019
Roberto Zanzotti – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.10  Qualità biologica del suolo: confronto gestioni vigneto
Marco Ippolito – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.30   Gradi di stabilità del carbonio organico in suoli viticoli a diversa gestione
Raffaella Morelli – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

9.50   Ancora quanto rame?
Cristina Micheloni – Presidente AIAB Friuli Venezia Giulia

10.10 Prove in pieno campo condotte nel 2019 per il controllo di peronospora e oidio
Luisa Mattedi – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

10.30  Controlli e situazione fitosanitaria 2019 nelle aziende biologiche in Trentino
Roberto Lucin – Unità Agricoltura Biologica FEM-CTT

10.50   Discussione

11.00   Visita alle prove sperimentali

12.30   Conclusione della mattinata

Il pomeriggio della giornata dell’8 agosto, invece l’attenzione sarà posta sul settore frutticolo.

 

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/fondazione-e-mach-presentazione-prove-sperimentali-viticoltura-e-frutticoltura-biologica

Il biologico si fa spazio a San Marino

Il biologico si fa spazio a San Marino

La Segreteria di Stato per gli Affari Esterni e la Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e il Turismo con entusiasmo rendono noti i progressi raggiunti in agricoltura biologica nella Repubblica di San Marino.

“Si sta finalmente delineando quella soluzione, da tempo auspicata, che consentirà al nostro Paese di entrare finalmente nel mercato del biologico. Un progetto alla cui realizzazione l’esecutivo sta lavorando attraverso un piano che coinvolgerà l’intero territorio della Repubblica in tutta la filiera, dalla produzione, alla trasformazione e commercializzazione dei nostri prodotti biologici”.

“Hanno portato a compimento la procedura interna necessaria per porre il Comitato di cooperazione e di unione doganale nelle condizioni di poter adottare, in un prossimo futuro, una decisione che consentirà alla Repubblica di San Marino di essere equiparata agli Stati membri dell’Ue nel settore degli scambi di prodotti agricoli, in particolare quelli biologici, tra l’Ue e la Repubblica di San Marino e di facilitare, dunque, il commercio in questo settore”, hanno aggiunto poi le due Segreterie.

 

Fonte: http://www.libertas.sm/notizie/2019/07/22/san-marino-sempre-pi-dentro-il-mercato-del-biologico.html

Il report di FIBL sulla gestione delle contaminazioni su prodotti bio

Il report di FIBL sulla gestione delle contaminazioni su prodotti bio

L’Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica, FIBL, ha promosso il progetto “Quick Scan”, con lo scopo di fornire un inventario delle procedure correnti riguardanti i casi di residui in prodotti biologici.

Per il progetto sono stati considerati 25 Stati Membri dell’UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Per ogni Stato sono stati intervistati degli esperti, di cui solo 19 Organismi di Controllo, 29 autorità di controllo (CA) e 5 aziende hanno restituito il questionario compilato.

Dai questionari è emerso che ogni Stato gestisce i risultati dei residui in maniera diversa.

 

Documento http://www.sinab.it/sites/default/files/share/handling_of_residue_cases_Quick_Scan_June_2019-1.pdf

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/gestione-delle-contaminazioni-su-prodotti-bio-il-report-di-fibl