Suolo e Salute

Mese: Luglio 2022

IN GERMANIA VINO ITALIANO OK, SE È BIOLOGICO È MEGLIO

IN GERMANIA VINO ITALIANO OK, SE È BIOLOGICO È MEGLIO

L’indagine di Nomisma Wine Monitor mette in evidenza la maggiore diffusione delle nostre etichette rispetto a quelle francesi e la forte attenzione sulle etichette bio e sostenibili

Grazie al bio le nostre etichette di vino battono in Germania quelle francesi. È quanto emerge da una recente ricerca di Nomisma Wine Monitor presentata in occasione della recente presentazione dell’Annual report di Valoritalia.

Nei bicchieri di due terzi dei consumatori

La frequenza di consumo del vino (il 64% dei tedeschi ha bevuto italiano negli ultimi 12 mesi) gioca infatti nettamente in nostro favore, mentre ci piazziamo alle spalle dei cugini d’oltralpe nel challenge sulla percezione della qualità.

Quello tedesco è uno dei principali mercati di riferimento per i nostri vini, con un valore dell’export che nel 2021 ha raggiunto gli 1,1 miliardi di euro, superato solo dagli Stati Uniti.

La percezione del bio

L’indagine della società di ricerca bolognese ha monitorato la diversa percezione tra i consumatori italiani e tedeschi nel terzo anno di pandemia. Emerge che in entrambi i Paesi a indirizzare le scelte dei consumatori sono elementi come la notorietà del brand, il marchio biologico e la certificazione della sostenibilità, con una spiccata sensibilità nei confronti di metodi di produzione rispettosi delle risorse ambientali, origine e tracciabilità della filiera.

La responsabilità sociale

Non mancano, in Germania come in Italia, i consumatori più sensibili, che puntano i riflettori sulla responsabilità sociale ed economica dell’azienda. Un messaggio che il mondo produttivo italiano sembra aver colto e che determina da tempo le strategie delle imprese, sia in termini di produzione che di comunicazione e marketing. E il futuro, almeno secondo il 75% delle 141 imprese intervistate da Nomisma, appartiene ai vini sostenibili e biologici. Una percentuale ancora minoritaria, ma comunque in crescita rispetto agli anni precedenti, punta poi su vini a basso contenuto alcolico, vegani o addirittura senza alcol.

Approcci differenti fuori casa

«L’indagine – spiega Denis Pantini, Responsabile Nomisma Wine Monitor -, condotta su un campione di 1000 consumatori italiani e altrettanti tedeschi evidenzia diverse similitudini ma anche approcci decisamente differenti».

«Per esempio, nel consumo casalingo entrambi guardano principalmente all’origine territoriale e alla notorietà del brand. Ma quando si esce di casa e si consuma in un ristorante o in un winebar, le cose cambiano. Per gli italiani sono poche le differenze rispetto al consumo indoor, mentre il consumatore tedesco preferisce lasciarsi guidare dal titolare o dal personale di sala. Gli italiani puntano molto sull’indicazione geografica, i tedeschi maggiormente sul vitigno, per entrambi l’attenzione all’ambiente gioca un ruolo fondamentale».

IL BIO FA BENE AL CLIMA E ALLE COMUNITÀ LOCALI

IL BIO FA BENE AL CLIMA E ALLE COMUNITÀ LOCALI

È una potente soluzione ai problemi dei cambiamenti climatici ed è una risorsa per la promozione di comunità rurali sane- Lo ribadisce negli Usa la rete di produttori New Hope Network che propone di cambiare paradigma e di non rappresentare più il settore solo in termini negativi: «C’è di più nel biologico che il “senza pesticidi”»

Il biologico è un settore che sta acquisendo una forte importanza a livello globale, con un volume di affari da 63,3 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi dove sta crescendo più rapidamente.

La locomotiva a stelle e strisce

Un sondaggio della Organic Trade Association del 2020 su 3.188 acquirenti ha rilevato che oltre il 90% ritiene che il biologico sia più importante che mai. Ma trovare messaggi semplici ed efficaci su cos’è il biologico e perché è importante rimane uno dei maggiori ostacoli per l’esplosione del settore con gli acquirenti tradizionali. Ci ha provato New Hope Network, una rete di vendita diretta di prodotti biologici con sede a Bourden, Colorado, ad attualizzare la missione del bio.

I vantaggi del bio

«I vantaggi del biologico per la salute umana e per il pianeta – viene spiegato nella homepage della rete – sono ben noti agli operatori del settore, ma poiché il biologico comprende un’ampia varietà di pratiche, spiegare ai consumatori perché dovrebbero prendersene cura può essere una questione complicata». Non basta più secondo i produttori a stelle e strisce descrivere cosa non è bio, ovvero niente pesticidi, niente OGM, niente prodotti chimici artificiali.

«È molto più efficace descrivere le positività di questo metodo di produzione, come l’impatto positivo del biologico sui cambiamenti climatici, la maggiore trasparenza e il sostegno diretto alle aziende agricole e alle comunità locali». «La soluzione ideale per traghettare la crescita economica verso un futuro più sano e sostenibile».

SANATECH CI RIPROVA

SANATECH CI RIPROVA

Dall’8 all’11 settembre alla Fiera di Bologna, nella cornice del Sana, torna Sanatech la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale

Dopo l’esordio dello scorso anno, torna la novità del Salone professionale interamente dedicato alla produzione biologica e naturale. Sanatech, il Salone professionale dedicato alla filiera della produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, biologica ed ecosostenibile, vuole essere il tassello che completa e rappresenta tutta la filiera della produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, biologico ed ecosostenibile.

Un salone nel salone

Un salone nel salone che vuole rafforzare il ruolo di area dedicata a tutti gli imprenditori agricoli. Uno spazio dove trovare nuove opportunità e aggiornamenti. Un luogo dove trovare: nuove strategie di difesa, filiere produttive, professionisti, ricercatori e un ricco programma di convegni e workshop in espansione.

Nel programma 2022 ci sarà ampio spazio ai nuovi temi della sostenibilità, come la gestione delle risorse idriche (trattamento acque, irrigazione, gestione degli sprechi, gestione dei filtraggi) e sfruttamento energetico. Non mancherà uno spazio dedicato all’agricoltura di precisione sempre più presente in agricoltura biologica. A questi si aggiungeranno ulteriori focus di settore che coinvolgeranno le filiere produttrici di alimenti e bevande biologici. Dal seme, alla pratica agronomica, tecnologie biologiche e digitali, innovazione di processo, sistemi di sanificazione, disinfestazione bio, monitoraggio infestanti, prodotti coadiuvanti, sistemi di etichettatura sostenibile, reti di semi rurali, biomasse, riciclo delle risorse e tanto altro.

I numeri dell’edizione 2021

L’anno scorso, in contemporanea alla fiera Sana, Sanatech 2021, nonostante il covid, aveva visto un’ampia adesione con circa 600 aziende, 60 eventi tra conferenze e workshop dedicate ai professionisti del settore e più di 300 giornalisti accreditati, nazionali e esteri.