Suolo e Salute

Anno: 2021

PRIMA EDIZIONE ONLINE DI BIOFACH: UN ANNUARIO RACCONTA IL BIOLOGICO NEL MONDO

PRIMA EDIZIONE ONLINE DI BIOFACH: UN ANNUARIO RACCONTA IL BIOLOGICO NEL MONDO

Una mappatura d’insieme che sistematizza e descrive, quella presentata durante la prima edizione di Biofach in veste on line. Stiamo parlando di “The world of Organic Agriculture”, annuario statistico che presenta i dati relativi ai mercati di cibo biologico nel mondo, in una sintesi visiva che li pone a confronto. Una pubblicazione dell’Istituto svizzero di ricerca per l’agricoltura biologica (FiBL) e della Federazione internazionale dei movimenti di agricoltura biologica – Organics International (Ifoam) proposta pubblicamente on line lo scorso 17 febbraio.

Una crescita di 1,1 milioni di ettari, dal 2018 al 2019, per centosei miliardi di euro fatturati, più di 3 milioni di produttori partecipanti e un totale di 72,3 milioni di ettari coltivati a metodo biologico. La curva crescente sembra essere proporzionale al livello di fiducia che le persone, nelle varie parti del mondo, stanno sviluppando nei confronti dell’agricoltura bio. Fiducia declinata nell’impegno a un’alimentazione sana e una ritrovata salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

Ma quali sono le nazioni più rappresentative di questo trend in crescita? Gli Stati Uniti d’America, risaltano come mercato principale del settore, con 44,7 miliardi di euro fatturati. Anche il fronte francese non scherza, distinguendosi per crescita registrata con un aumento oltre il 13%. La Danimarca e la Svizzera invece, si difendono per la realizzazione del più alto consumo commisurato a ciascun abitante nel mondo. Un abitante danese infatti, ha investito in media 344 euro in prodotti alimentari biologici nell’anno 2019. Quasi al pari dello svizzero, con 338 euro medi di consumo pro capite.

L’India si differenzia come la nazione con il maggior numero di produttori organic, circa 1.366.000 – seguita da Uganda ed Etiopia – e l’Australia come lo stato con una superficie agricola corrispondente a 35,7 milioni di ettari, la più vasta in assoluto – seguita da Argentina e Spagna con 3,7 e 2,4 milioni di ettari – .

La seconda area più grande la possiede certamente l’Europa, con 16,5 milioni di ettari seguita in successione dall’America Latina con 8,3.

Liechtenstein, Austria e São Tomè e Principe (isole africane nel Golfo di Guinea), i paesi con la maggiore quota biologica dei loro terreni agricoli totali. Per un andamento globale il cui sviluppo, forse solo il Covid-19 può mettere in discussione.

Fonti: Cambialaterra, Sinab

LAZIO E BIO-DISTRETTI: APPROVATE NUOVE NORME A DISCIPLINA DEL SETTORE

LAZIO E BIO-DISTRETTI: APPROVATE NUOVE NORME A DISCIPLINA DEL SETTORE

Una vera e propria cassetta degli attrezzi, quella stilata dalla giunta Zingaretti, della regione Lazio, che mira a fissare tutto ciò che serve per identificare con chiarezza le parti implicate a composizione di un bio-distretto. Quattordici risultano gli articoli firmati, a sostegno di un modello di sviluppo sostenibile che risulti chiaro e compatibile con le esigenze della regione.

Benessere, ecologia, equità e precauzione i quattro principi che sottendono il regolamento, gli stessi valori che per l’IFOAM (Federazione Internazionale dei Movimenti dell’Agricoltura Biologica) identificano l’agricoltura biologica.

Il testo normativo, definisce quindi le caratteristiche che deve presentare un bio-distretto, le modalità di concessione e verifica dei contributi ottenuti a sostegno di questo e la corretta elaborazione dei programmi annuali da presentare.

Il tutto a favore del funzionamento di queste realtà tanto complesse quanto intelligenti e a salvaguardia del territorio locale, dei suoi enti e di una produzione biologica di qualità.

Fonte: Greenplanet

AGRICOLTURA BIO, UN’ALLEATA STRATEGICA VERSO IL GREEN DEAL UE

AGRICOLTURA BIO, UN’ALLEATA STRATEGICA VERSO IL GREEN DEAL UE

Che ruolo ha l’agricoltura biologica nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal Ue? CIA – Confederazione Agricoltori italiani ha provato a rispondere, e lo ha fatto nell’ambito di un webinar dedicato.

Un ruolo strategico risponde, per la promozione di un uso sostenibile del suolo e della sua conservazione. Questa l’opinione di Cia – in linea con l’obiettivo di Soil4Life, dell’Agenda 2030 Onu e le Linee Guida Volontarie Fao, alle opportunità della Pac 2023-27 -, che riconosce i suoli come risorse finite, non rinnovabili e così la loro tutela implicita, all’interno del riconoscimento dell’agricoltura biologica quale alleata verso il Green Deal Ue.

L’analisi di Cia all’interno del webinar, pone l’accento sul miglioramento delle condizioni microbiche del suolo grazie al contributo del biologico, responsabile nel facilitare il controllo sulle malattie e la resa delle coltivazioni.  Suoli ben gestiti sono inoltre ottimi complici nel limitare il cambiamento climatico, poiché responsabili nel trattenere il carbonio e preservare la biodiversità del sottosuolo. L’analisi trova ulteriore spunto nella posizione dell’Italia, capofila del biologico in Europa (il 15,8% della Sau nazionale).

Sul piano economico, Cia sostiene risulterebbe strategica la conservazione del trasferimento a sostegno del biologico all’interno dei pagamenti diretti. Ma nella necessità di massimizzare le forze, in vista dell’obiettivo Ue 2030 che mira a una trasformazione del 25% dei terreni coltivati a metodo biologico, la Confederazione immagina un rilancio del ruolo degli agricoltori bio, più centrale nel Piano nazionale di ripresa e non seconda, l’approvazione alla Camera della legge sul biologico.

Sempre al fine di preservare la risorsa suolo, attraverso l’iniziativa del webinar ha annunciato la creazione del portale Ciaperilsuolo.it, dedicata alla formazione dell’agricoltore biologico per diventare Custode della terra e del singolo cittadino per certificarsi come Amante di questa.

Fonti: AnsaAgrapress

BIOLOGICO ITALIANO, LA PANDEMIA CONFERMA L’IMPENNATA DI UNA TENDENZA GIA’ IN CRESCITA

BIOLOGICO ITALIANO, LA PANDEMIA CONFERMA L’IMPENNATA DI UNA TENDENZA GIA’ IN CRESCITA

Tra gli strascichi del Covid-19 ne esiste uno poco scontato: il miglioramento messo in atto dagli italiani delle loro abitudini di acquisto e consumo alimentare. Che l’attenzione del cittadino italiano al cibo fosse elevata è di poco dubbio, ma che l’aspetto del gusto, potesse andare di pari passo a quello della salvaguardia della salute, del rispetto ambientale e di una commisurata politica dei prezzi che ruotano intorno al settore, è tutto fuor che scontato.

La conferma a questo cambio di atteggiamento arriva grazie ai risultati elaborati da Nielsen e al contributo di AssoBio per gli altri canali. Raccontano di un 7% in più di acquisto di prodotti biologici in Italia realizzato nel 2020, rispetto ai dati del precedente 2019. Il valore complessivo degli acquisti di prodotti biologici ha avuto un riscontro superiore ai 4,3 miliardi totali.

A registrare il cambiamento e attribuirgli valore con tempestività, è stata senz’altro la Grande distribuzione organizzata (GDO), che ha aumentato numericamente la proposta dei prodotti biologici a proprio marchio, registrando un risultato del 48,7% delle vendite bio complessive. Questa è stata accompagnata dal canale dei supermercati, quello dei discount e dei negozi specializzati, che hanno realizzato il 6,5, 12,5 e 10% in più del 2019. Ma il climax delle vendite, lo ha generato l’online, in un’impennata senza precedenti del 150% rispetto all’anno precedente.

Il quadro generale desta sorpresa, facendo pensare a una più affinata sensibilità da parte dei cittadini, che a causa della pandemia sembrano ora più attenti al tema dell’alimentazione sana, e ad alcuni processi legati al rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, al loro riconoscimento e forse anche tutela.

Fonte: Ansa

INSEDIAMENTO PATUANELLI, L’ASPETTATIVA DI UN CAMBIO DI ROTTA PER L’AGRICOLTURA ITALIANA

INSEDIAMENTO PATUANELLI, L’ASPETTATIVA DI UN CAMBIO DI ROTTA PER L’AGRICOLTURA ITALIANA

Grande attesa da parte della #Coalizione Cambiamo Agricoltura, nei confronti del nuovo Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. L’organizzazione, composta da un insieme ampio di associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica e biodinamica, auspica infatti un rilancio della transizione agroecologica, che si configuri nella congiunzione tra una redditizia produzione di alimenti e una più sostenibile gestione delle risorse naturali.

In cima all’agenda, svetta per Patuanelli l’appuntamento per l’avvio del tavolo di concertazione per la redazione del Piano Strategico Nazionale PAC, politica comunitaria di rilevante importanza che coinvolge e regolamenta il comparto agricolo per gli Stati membri dell’Ue, attesa nella sua riforma da oltre un anno. Riforma che dovrebbe essere completata nel suo iter dal trilogo UE entro il mese di maggio.

Altro impegno che svetta in cima alla lista del nuovo Ministro, è l’approvazione del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, non rinnovato dal febbraio 2018, strumento rilevante per l’attuazione della direttiva UE sui pesticidi presente anche all’interno delle priorità di Farm to Fork e Biodiversità 2030.

Questi ultimi, richiedono un cambio di rotta all’agricoltura italiana: la conquista della sostenibilità ambientale come punta di diamante per la nazione; ma la #Coalizione Cambiamo Agricoltura aggiunge ulteriori idee per il paese, certamente non meno ambiziose. Il 40% di suolo certificato a metodo bio entro il 2030, la ristrutturazione delle filiere della zootecnica intensiva realizzata attraverso gli aiuti PAC con particolare attenzione alla zona della Pianura Padana.

E più in generale, una virata decisa, verso la transizione agroecologica. Al fine di realizzare questi obiettivi, #Cambiamo Agricoltura richiederà al nuovo ministro un incontro, per un confronto costruttivo su aspettative e urgenze.

Fonte: Italiambiente

SUOLO E SALUTE AL BIOFACH 2021 IN VERSIONE DIGITALE

SUOLO E SALUTE AL BIOFACH 2021 IN VERSIONE DIGITALE

Si è chiuso, in versione digitale, la principale fiera del biologico internazionale, il BIOFACH. Una manifestazione che nel tempo si è accreditata come interprete e vetrina, a livello internazionale, di un mercato in continua crescita ed evoluzione. Il biologico negli anni è passato da settore di nicchia a driver di una nuova politica di sviluppo agricolo, coniugando la salvaguardia delle risorse naturali con la crescita socio-economica delle aree rurali, soprattutto quelle più svantaggiate. Un settore smart anche in questa fase di pandemia ha macinato consumi record: +6,5% prodotti bio al supermarket, +12,5% nei discount e un vero e proprio boom di vendite sui canali online (+150%)
Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute commenta: “Il Biofach di quest’anno lo ricorderemo come la più particolare delle edizioni, completamente in versione on line. Uno strano effetto per chi era abituato a vivere questa manifestazione anche come una grande festa collettiva del biologico mondiale che nonostante tutto è riuscita a captare l’interesse di oltre 1200 espositori da oltre 80 paesi, con decine di eventi e incontri di cui molti veramente attuali e interessanti. Da qui – continua Alessandro D’Elia – si capisce la resilienza del settore e la bravura di chi ci opera. Un applauso agli organizzatori che hanno dimostrato efficienza e realizzato il sogno di portare a compimento un’impresa non facile. In questo contesto non poteva mancare la presenza e il sostegno di Suolo e Salute.”
Il “BIOFACH / VIVANESS 2021 eSpecial” ha offerto format di discussione e dialogo tra aziende come tavole rotonde, nonché altri format per il networking con esperti del settore. Sofisticate funzioni di matchmaking, che hanno aiutato le parti interessate a trovare gli espositori giusti e viceversa, sono stati un’altra parte integrante del formato eSpecial. BIOFACH e VIVANESS 2021 ha offerto anche alla comunità che fa capo agli alimenti biologici ed ai cosmetici naturali e biologici un ampio accesso al trasferimento delle conoscenze grazie al Congresso BIOFACH e VIVANESS, sempre di portata internazionale. Il tema principale del congresso è stato:” Shaping Transformation. Stronger. Together – Plasmare la trasformazione. Più forti. Insieme”.