Suolo e Salute

Anno: 2014

De Castro: etichettatura di origine essenziale contro le frodi

“I casi di frode alimentare registrati nel corso degli anni hanno minato in maniera profonda la fiducia dei consumatori europei, fiducia che dobbiamo garantire con misure sempre più puntuali di tutela e corretta informazione”. Si è espresso in questi termini il presidente Comagri Paolo de Castro, commentando il rapporto di iniziative “sulla crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo” approvato oggi dalla Plenaria di Strasburgo. “Con la risoluzione votata oggi, il Parlamento prosegue la sua battaglia per una sempre maggiore attenzione alla qualità dei prodotti alimentari e alla trasparenza dell’informazione al consumatore. Un passaggio importante, quello odierno, che sottolinea l’importanza dell’etichetta di origine” – ha proseguito De Castro. “Il Parlamento Ue ha infatti ribadito che l’obbligo relativo a un’etichettatura chiara ed esaustiva sull’origine è essenziale e può contribuire a contrastare le frodi promuovendo una maggiore trasparenza lungo la catena di approvvigionamento alimentare. Un’altra delle richieste avanzate alla Commissione Ue riguarda la definizione di proposte legislative su un’etichetta di “commercializzazione locale e vendita diretta” al fine di contribuire alla promozione dei mercati interessati e aiutare gli agricoltori ad apportare valore aggiunto ai loro prodotti. Sul versante dell’informazione al consumatore abbiamo chiesto che i dati relativi ai prodotti e ai produttori che violano la legislazione europea in materia alimentare vengano resi disponibili il più tempestivamente possibile e che venga agevolata la condivisione di questi stessi dati tra le autorità competenti e le forze di polizia sia a livello nazionale che comunitario”. La risoluzione approvata oggi – ha concluso De Castro –“partendo dalla richiesta di una definizione comune, chiara e giuridicamente valida di frode alimentare all’interno dell’Unione, chiede anche un maggiore impegno da parte degli Stati membri nel mettere a disposizione risorse adeguate per i controlli e sollecita sanzioni più pesanti per i casi accertati di frode”.

Fonte: Agenparl

L’agroalimentare verso Expo 2015: un incontro a Milano

E’ in programma per giovedì 23 gennaio presso la Sala dei Congressi di Piazza Duomo a Milano l’incontro “Innovazione nell’agroalimentare: ricerca e imprese verso Expo 2015”. L’incontro è organizzato dal Comitato Scientifico Internazionale per EXPO 2015 del Comune di Milano istituito dal Sindaco Pisapia sulla base di un accordo con i rettori delle 7 Università milanesi. Obiettivo del convegno milanese quello di confrontarsi sui principali “temi caldi” dell’agroalimentare italiano: ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, contraffazione, opportunità per le filiere agroalimentari. A discuterne alcuni dei più importanti rappresentanti del mondo dell’industria di settore, insieme ad esponenti del mondo universitario, delle pubbliche amministrazioni, rappresentanti delle principali associazioni di categoria, esperti di diritto. Tra gli interventi in programma, quello di Maurizio Martina, Sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega all’EXPO, il Commissario unico  EXPO 2015 Giuseppe Sala, la Presidente del Padiglione Italia Diana Bracco, il Commissario Europeo all’Expo David WilkinsonDa segnalare inoltre partecipazione del Presidente Comagri   Paolo De Castro e il presidente del CRA Giuseppe Alonzo. Il mondo del biologico sarà rappresentato dal presidente FederBio Paolo Carnelolla, che interverrà nel corso del dibattito “Specificità delle filiere agroalimentari: opportunità e vincoli”. Per le conclusioni, è in attesa di conferma la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Nunzia De Girolamo. Il programma completo del convegno è consultabile a questo indirizzo web.

Fonte: FederBio

Approvato il Pan per l’uso sostenibile dei fitofarmaci

In occasione della riunione del 19 dicembre 2013 la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto un’intesa sullo schema di decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della Salute, relativo al Pan, il  Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il Piano contiene le misure per il recepimento in Italia della Direttiva 2009/128/CE, che definisce il quadro normativo per l’azione comunitaria dell’utilizzo dei pesticidi. Ulteriori dettagli sul sito della Conferenza Stato Regioni a questo indirizzo web.

Fonte: Sinab

INEA, Giovanni Cannata nominato Commissario straordinario

Con Decreto del 3 gennaio 2014 del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha nominato il prof. Giovanni Cannata, Rettore dell’Università degli Studi del Molise fino al 31 ottobre del 2013, Commissario straordinario dell’INEA. Un riconoscimento che testimonia e rappresenta la qualità dell’attività didattica e di ricerca espressa e l’impegno continuo profuso in questi anni dal Prof. Cannata, che lo hanno visto, oltre ad essere stato per un lungo periodo al vertice dell’Università del Molise, componente del Consiglio di Amministrazione del CNR e del Consiglio Universitario Nazionale, Presidente della SIDEA, la Società Italiana di Economia Agraria e dell’AIEAA, l’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata. Subito dopo l’insediamento, il neo Commissario ha voluto sollecitare tutto il potenziale dei ricercatori e dei tecnici dell’Ente con l’obiettivo di sostenere gli studi sullo sviluppo del sistema agricolo allargato, l’analisi dei problemi economici in agricoltura e la gestione dell’ambiente e del territorio. Attività che, nelle intenzioni del Commissario, l’INEA porterà avanti secondo criteri di sostenibilità, tutela, valorizzazione e salvaguardia dell’agricoltura italiana. Secondo quanto si legge in un comunicato diffuso dall’Istituto, il nuovo Commissario è impegnato a valorizzare, d’intesa con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali il valore accumulato dall’INEA, che vanta oltre ottant’anni di attività ed un insostituibile patrimonio di ricerche, molte delle quali hanno scandito e accompagnato lo sviluppo delle agricolture italiane e della relativa trasformazione nel quadro europeo e internazionale.  In particolare l’impegno del Commissario Cannata sarà finalizzato al superamento delle difficoltà che hanno contraddistinto la struttura dell’INEA in tempi recenti,  in stretto rapporto con il Ministero vigilante, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e con l’auspicio di una forte collaborazione con le Regioni e le altre Istituzioni, a cominciare dal sistema delle Rappresentanze sindacali e imprenditoriali.

Fonte: INEA

Etichettatura a semaforo, la Grecia ribadisce il sostegno all’Italia

Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, torna sulla questione della cosiddetta “etichettatura a semaforo”, un sistema che classifica come più o meno salutare un prodotto riportando sull’imballaggio un codice verde, giallo o rosso a seconda della presenza di grassi, sali e zuccheri.

Il governo inglese sta sostenendo questa scelta, suscitando reazioni fortemente contrarie, con il nostro paese in prima linea. Il provvedimento infatti, in maniera assolutamente discutibile e fuorviante, implicherebbe che prodotti di eccellenza dell’agroalimentare italiano (e non solo) ricadessero tra quelli indicati con il bollino rosso (quindi più rischiosi per la salute), creando il paradosso che prodotti quali il parmigiano, l’olio extravergine di oliva ed il prosciutto di Parma, tra i tanti, sarebbero segnalati al consumatore inglese come potenzialmente pericolosi per la salute, mentre l’olio di semi riceverebbe il semaforo verde.

Il polverone sollevato dall’iniziativa inglese ha visto la posizione italiana condivisa da altri nove stati membri (Francia, Spagna, Cipro, Portogallo, Grecia, Lussemburgo, Romania, Slovacchia e Slovenia). E proprio in questi giorni il ministro greco dell’Agricoltura e della Athanasios Tsaftaris, ha pubblicamente sostenuto la posizione dell’Italia. Una posizione accolta con grande favore dal Ministro De Girolamo, secondo la quale “sono molto importanti le parole del ministro Tsaftaris, in merito alla libera circolazione dei prodotti alimentari mediterranei in Gran Bretagna. Sono convinta che i Paesi del Sud dell’Europa debbano fare squadra, come spesso fanno gli Stati del Nord. Insieme riusciremo a portare a casa la vittoria di questa battaglia, perché non possiamo permettere a nessuno di discriminare i nostri prodotti, eccellenti e unici in tutto il mondo. In prima persona mi sono spesa contro l’introduzione dell’etichetta a semaforo per i cibi nel Regno unito, perché non si metta a rischio il lavoro attento e onesto di migliaia di lavoratori e non si informino malamente i consumatori con indicazioni grossolane. Con il ministro Tsaftaris continuerò a lavorare in modo scrupoloso per far sì che nessuno penalizzi prodotti di qualità riconosciuti e tutelati dalla stessa Ue”.Fonte: Mipaaf

Bio USA: prevista una crescita costante fino al 2018

Continua inarrestabile la crescita del biologico USA. Un’espansione di enorme importanza anche in Europa, considerato che gli Stati Uniti rappresentano il primo paese al mondo come richiesta di prodotti biologici. Similmente a quanto avviene anche in Europa (si veda in proposito l’articolo sulla consultazione pubblica sul bio), la domanda è cresciuta principalmente per un’aumentata consapevolezza ambientale, unitamente ad una maggiore attenzione alla salute, oltre che (a differenza del Vecchio Continente) in conseguenza di un aumento medio delle entrate pro-capire. La progressione ha assunto nei fatti l’aspetto di un vero e proprio boom se è vero che in 10 anni, dal 2002 al 2012, il bio statunitense è cresciuto del 240%. Il biologico nel 2010 ha contribuito per il 4% alla crescita del comparto agro-alimentare americano, mentre dal 2010 al 2012 gli acquisti dei cittadini d’oltreoceano sono aumentati del 7,67%. Per questi motivi, le stime più recenti accreditano il mercato bio USA di una crescita del 14% annuo fino al 2018, crescita riferita al CAGR, ovvero al tasso di crescita annuale composto. Un recente rapporto di TechSci Research, intitolato “United State Organic Food Market Forecast & Opportunities 2018” ha analizzato le caratteristiche e peculiarità del mercato biologico americano, identificando 3 segmenti del comparto: frutta e verdura (i più richiesti dai consumatori), latticini e prodotti confezionati. Il documento completo è disponibile online sul sito web di TechSci Research a questo indirizzo.

Fonte: Greenbiz.info