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AGRICOLTURA SOCIALE IN UMBRIA: SEI BIO AS, IL PROGETTO AIAB PER L’INCLUSIONE E LA FORMAZIONE NEI CAMPI BIOLOGICI

AGRICOLTURA SOCIALE IN UMBRIA: SEI BIO AS, IL PROGETTO AIAB PER L’INCLUSIONE E LA FORMAZIONE NEI CAMPI BIOLOGICI

La Scuola Esperienziale Itinerante di Bio Agricoltura Sociale accompagna persone fragili in un percorso formativo tra aziende agricole biologiche umbre, promuovendo inclusione, autonomia e nuove opportunità lavorative

 

Il progetto SEI Bio AS – Scuola Esperienziale Itinerante di Bio Agricoltura Sociale, promosso da AIAB Umbria, è ripartito per la terza annualità, offrendo un’esperienza concreta di agricoltura sociale in Umbria rivolta a persone con fragilità e a rischio di emarginazione.

L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di integrazione tra agricoltura biologica, inclusione sociale e formazione sul campo, coinvolgendo aziende agricole, famiglie, servizi territoriali e Comuni.

 

SEI Bio AS: una scuola esperienziale tra campi e persone

Il progetto si articola come un vero e proprio percorso didattico diffuso: le persone selezionate dai servizi sociali e dalle comunità di riferimento vengono affiancate da operatori sociali AIAB e inserite in aziende agricole biologiche umbre, dove partecipano attivamente al lavoro agricolo.

 

Il metodo: imparare facendo, accanto agli agricoltori

L’approccio educativo si basa sul principio del “fare per conoscere”. Gli agricoltori diventano tutor e il campo agricolo si trasforma in aula formativa. Ogni partecipante segue un calendario prestabilito che prevede attività stagionali in aziende a diverso indirizzo produttivo, offrendo una formazione agricola pratica, immersiva e rispettosa dei tempi della natura e della persona.

I prodotti bio sociali nel gruppo d’acquisto G.O.D.O.

I frutti del lavoro nelle aziende aderenti al progetto – tutte socie di AIAB Umbria – sono disponibili per i consumatori attraverso il G.O.D.O. – Gruppo Organizzato di Domanda e Offerta. I prodotti riportano il marchio AIAB Bio Agricoltura Sociale, sinonimo di sostenibilità, inclusione e qualità.

Questo modello dimostra come il biologico possa coniugare attenzione per l’ambiente, qualità nutrizionale e valore sociale, proteggendo la biodiversità e valorizzando le persone coinvolte nei processi produttivi.

 

Obiettivi sociali e formativi del progetto

Lanciato nel 2022 grazie al sostegno della Fondazione HHS di Stoccarda e alle Opere Pie Riunite di Perugia, il progetto mira a:

  • Sperimentare un modello di welfare partecipato utile ai Comuni
  • Realizzare laboratori formativi per persone fragili, trasmettendo competenze in agricoltura biologica
  • Favorire occasioni di relazione, socializzazione e sviluppo personale
  • Fornire sbocchi occupazionali concreti o esperienze professionalizzanti

Conoscenze agricole, socializzazione e opportunità di lavoro

Le attività in azienda si svolgono da maggio a novembre. Al termine del percorso, una parte dei fondi viene utilizzata per sostenere l’assunzione – anche temporanea – dei partecipanti, come riconoscimento del lavoro svolto e completamento del progetto educativo.

Cucina, competenze e inclusione: novità della terza edizione

A dicembre, durante il periodo di minore attività agricola, è previsto un corso di cucina accessibile, tenuto da uno chef specializzato nella didattica rivolta a persone con spettro autistico. Questo modulo amplia le competenze acquisite e promuove nuove possibilità di inserimento lavorativo nel settore della ristorazione sociale o solidale.

Un welfare partecipato: i Comuni sostengono SEI Bio AS

Il progetto gode del sostegno crescente delle amministrazioni locali. Oltre al Comune di Bevagna, che ha partecipato al bando PSR, anche il Comune di Perugia ha aderito ufficialmente al progetto con la delibera di Giunta N. 382 del 13/11/2024, riconoscendo il valore del modello come strumento concreto di welfare territoriale.

https://sinab.it/bionovita/umbria-riparte-la-scuola-esperienziale-itinerante-di-bio-agricoltura-sociale/

AGRICOLTURA SOCIALE: IL BIOLOGICO CHE INCLUDE E RIGENERA

AGRICOLTURA SOCIALE: IL BIOLOGICO CHE INCLUDE E RIGENERA

L’agricoltura sociale è diffusa ma ancora poco visibile. “Porte Aperte” ha portato il pubblico a conoscere 42 aziende impegnate nella BioAgricoltura Sociale

Dal 4 al 6 aprile, l’iniziativa “Porte Aperte” ha coinvolto 42 aziende associate a BioAs, l’Associazione nazionale di BioAgricoltura Sociale, in otto regioni italiane. L’obiettivo: far conoscere al pubblico il valore dell’agricoltura sociale, un modello che unisce sostenibilità, inclusione e produzione biologica. Le aziende hanno proposto degustazioni, laboratori, percorsi educativi su ecologia e alimentazione, mostrando come le scelte etiche possano generare qualità e integrazione.

Secondo il presidente di BioAs, Salvatore Cacciola, l’agricoltura sociale è diffusa ma ancora poco visibile, e iniziative come questa servono a renderla più riconoscibile e valorizzata.

Numerosi gli esempi virtuosi. In Lombardia, le cooperative Oikos e Alchimia coltivano vigneti e orti sociali impiegando persone fragili. A Roma, Agricoltura Nuova coinvolge giovani con disagio mentale in produzioni biologiche e biodinamiche di alta qualità. In Calabria, la Cooperativa don Milani include anziani con autonomia ridotta in attività agricole, migliorando la qualità della vita. In Sicilia, L’Arcolaio promuove il reinserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti attraverso la trasformazione di prodotti locali e la coltivazione di erbe aromatiche.

Le giornate di apertura hanno offerto un’occasione concreta per avvicinare le comunità a queste realtà, dove l’agricoltura non è solo produzione, ma anche strumento di inclusione e rigenerazione sociale.

 

 

Per approfondimenti:

https://greenplanet.net/lagricoltura-sociale-apre-le-porte-per-creare-legami-piu-stretti-con-il-terriorio/