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ACCORDO UE-GIAPPONE: ESTESA L’EQUIVALENZA BIOLOGICA A PRODOTTI ANIMALI E BEVANDE ALCOLICHE

ACCORDO UE-GIAPPONE: ESTESA L’EQUIVALENZA BIOLOGICA A PRODOTTI ANIMALI E BEVANDE ALCOLICHE

Il Ministero giapponese MAFF annuncia nuove disposizioni per facilitare l’import-export di prodotti biologici animali e alcolici tra Unione Europea e Giappone

 

Il Ministero dell’Agricoltura, Foreste e Pesca giapponese (MAFF) ha ufficializzato il 15 maggio un importante accordo con l’Unione Europea che amplia l’ambito di equivalenza biologica. Da ora, anche i prodotti biologici di origine animale e le bevande alcoliche biologiche rientrano nell’accordo, con la conseguente eliminazione delle restrizioni sull’origine delle materie prime imposte al Giappone.

Entrata in vigore dell’accordo

L’accordo è entrato in vigore il 16 maggio per il Giappone e il 18 maggio per l’Unione Europea. Ciò significa che:

  • Dal 16 maggio è possibile importare dall’UE in Giappone prodotti biologici sfruttando l’equivalenza biologica.
  • Dal 18 maggio possono essere esportati dall’UE verso il Giappone i prodotti soggetti al nuovo accordo.

Dettagli sulle importazioni dall’UE

  • Bevande alcoliche biologiche: Essendo classificate come alimenti biologici trasformati, i certificati di esportazione possono essere rilasciati da qualsiasi Organismo di Controllo (OdC) autorizzato per alimenti biologici trasformati e presente nell’elenco ufficiale UE.
  • Prodotti biologici di origine animale: Al momento non sono ancora pubblicati a livello UE gli OdC autorizzati a rilasciare i certificati per questi prodotti.

Prossimi passi e attese

Il MAFF ha richiesto all’Unione Europea di individuare e notificare gli Organismi di Controllo che potranno emettere i certificati per i prodotti biologici di origine animale. Pertanto, per le importazioni di prodotti animali biologici e relativi derivati, si attende l’aggiornamento ufficiale sugli OdC autorizzati.

Impatto sull’import-export biologico

Questo accordo rappresenta un passo significativo per facilitare gli scambi commerciali biologici tra UE e Giappone, soprattutto per un settore in crescita come quello dei prodotti biologici animali e delle bevande alcoliche biologiche. La semplificazione delle procedure e la rimozione di restrizioni favoriranno una maggiore accessibilità e competitività sul mercato globale.

Per maggiori informazioni: Ufficio Estero di Suolo e Salute, e-mail estero@suoloesalute.it

 

 

Per approfondimenti:

https://www.nippon.com/en/news/yjj2025051500686/

https://www.maff.go.jp/e//policies/standard/jas/specific/attach/pdf/Organic_equivalency-15.pdf

Coltivazione biologica: 300mila ettari convertiti nel 2016

L’Italia si conferma leader nel settore bio. Lo confermano i dati snocciolati durante il Sana di Bologna, la più importante manifestazione del comparto, di rilievo internazionale.

Chiuso il Salone, andato in scena da venerdì 8 a lunedì 11 settembre, resta la fotografia del settore.

Un dato su tutti, quello sugli ettari di terreno convertiti in coltivazione biologica nel 2016: un balzo in avanti del 20% rispetto all’annata precedente.

A fare il punto sul settore, anche il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, in visita presso il Salone bolognese.

Coltivazione biologica: +20% nel 2016

Trainata dai consumi, la coltivazione biologica nel nostro Paese cresce a due cifre ormai da alcuni anni. La conferma arriva con i dati 2016, estremamente positivi. Dati che il ministro Martina ha così commentato:

«L’Italia – ha dichiarato– conferma la leadership nel settore biologico in Europa: 300mila ettari convertiti in Italia nel 2016, una superficie pari a tutta la provincia di Bologna, case e uffici compresi. Il tasso di crescita è del 20% nelle superfici coltivate, negli operatori impegnati e nei consumi. Un patrimonio che si basa sulla fiducia e sulla voglia dei consumatori di sostenere un sistema produttivo col minor impatto sull’ambiente possibile».

Martina si sofferma poi sugli operatori del settore: imprenditori, agricoltori e giovani che, spiega, sono “le colonne portanti di questo successo”. Colonne con cui il ministero sta “lavorando per rendere più forte il comparto con scelte concrete”. Scelte, elenca il ministro, come le mense scolastiche biologiche certificate, l’aggiornamento del sistema dei controlli e l’apporto italiano nell’ambito della discussione della riforma europea del comparto. Ma serve un cambio di passo:

«Serve un salto di qualità con l’approvazione al Senato del testo unico sul biologico, che ha già passato il vaglio della Camera. Una legge utile per investire di più nella ricerca, organizzare meglio i produttori e valorizzare le produzioni sui territori attraverso i distretti del biologico. Un intervento necessario per un settore che ormai ha superato i 5 miliardi di euro di valore e che fa sempre più parte del carattere distintivo del modello agricolo italiano».

Coltivazione biologica trainata dai consumi

Gli importanti dati emersi durante il Sana sulla coltivazione biologica, riflettono un settore dinamico sul fronte della domanda. Secondo le elaborazioni Ismea/Nielsen, infatti, i prodotti bio sono in crescita nelle preferenze dei consumatori. E appartengono a settori merceologici anche molto diversi tra loro.

Ad esempio la carne, il cui consumo è incrementato nel 2016 del 42%, seguita a breve distanza da vini e spumanti: +41%. A seguire, ottime le performance per frutta (+20,3%), ortaggi (+16%), latticini (+13,5%) e olio (+11%). Anche nel primo semestre 2017 si confermano dati incoraggianti: +15% le vendite bio. Un numero che ‘vale’ ancora di più se confrontato con la crescita nello stesso periodo dei prodotti non bio confezionati: +3,2%. Ancora una volta, protagonisti vini e spumanti, con uno strabiliante +110%, e carni, +85%.

Ma il Made in Italy da coltivazione biologica si conferma forte anche all’estero. L’export ha infatti sfiorato i 2 miliardi di euro nel 2016, il 5% delle esportazioni agroalimentari italiane. Sui mercati internazionali, i prodotti bio italiani sono cresciuti in 10 anni del 408%.

FONTI:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11635

http://www.giornaledibrescia.it/economia/reddito-medio-alto-e-con-figli-il-consumatore-bio-%C3%A8-servito-1.3202695

http://www.ilvelino.it/it/article/2017/09/08/sana-tutti-i-numeri-del-bio-italiano-focus-di-nomisma/46967103-f4cc-40cd-8daa-2edbccafe26f/