Suolo e Salute

Tag Archives: diritto al cibo

Carta di Bergamo: è il bio la strada per garantire il diritto al cibo

Agricoltura biologica come modello per garantire il diritto al cibo entro il 2030 e sostenibilità per salvare 500 milioni di persone dalla fame.

Sono queste, in sintesi, le priorità emerse durante il G7 Agricoltura.Priorità che trovano diretta connessione con la Carta di Bergamo.

I principi presenti nel documento sonofinalizzati a garantire il rispetto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica del sistema agricolo e alimentare.

Carta di Bergamo: il cammino ‘verde’ per garantire il diritto al cibo

La Carta di Bergamo è frutto dell’accordo tra tutti i Ministri presenti al G7.

Tra le priorità espresse nel documento, la protezione dei suoli e della biodiversità, la maggiore trasparenza nella determinazione del prezzo degli alimenti, la riduzione dello spreco alimentare, la difesa dei redditi degli agricoltori dalle crisi climatiche ed economiche.

I principi contenuti nella Carta di Bergamo sono frutto del dialogo e delle proposte avanzate dai protagonisti internazionali dell’agricoltura biologica, tra cui anche FederBio. Una dichiarazione comune che fa del bio lo strumento capace di rispondere alla grande sfida del diritto al cibo.

«A due anni da EXPO Milano 2015, le ragioni economiche, sociali e ambientali che rendono il modello agricolo biologico l’innovazione per rispondere alle grandi sfide globali sono ancora più evidenti. Così come è ancora più evidente l’urgenza di soluzioni efficaci e di lungo periodo alle crisi climatiche che impattano sull’agricoltura e quindi sulla sicurezza alimentare. È altrettanto evidente che il biologico è la più autentica espressione del modello agricolo italiano, che valorizza la biodiversità e opera secondo regole internazionali e di tracciabilità. Non posso dunque non rilanciare al ministro Martina la sfida positiva di una collaborazione fattiva su questo versante, in continuità con quanto abbiamo fatto assieme a Bergamo durante la settimana che ha preceduto il vertice dei ministri del G7 agricolo». Queste le parole di Paolo Carnemolla, presidente di FederBio.

Gli impegni della comunità mondiale

Ci sono cinque importanti priorità, individuate durante il summit a cui hanno partecipato i rappresentanti dei più potenti Paesi Mondiali, che possono essere attuate attraverso i punti esplicitati nella Carta di Bergamo.

La prima è difendere i redditi dei produttori agricoli, soprattutto i piccoli produttori, dai disastri climatici.

Il secondo punto è favorire l’aumento della cooperazione agricola in Africa, dove il 20% della popolazione non vede garantito il diritto al cibo.

La terza priorità è aumentare la trasparenza nella formazione dei prezzi e la difesa del ruolo degli agricoltori nelle filiere. Soprattutto nei casi di crisi di mercato e volatilità dei prezzi.

Attuare efficaci politiche volte a combattere lo spreco alimentare e, infine, favorire attraverso azioni concrete la tracciabilità e lo sviluppo di sistemi produttivi legati al territorio.

In tutto questo, spiega il Ministro Maurizio Martina, «il ruolo della cooperazione agricola sarà decisivo per raggiungere questo traguardo, perché la maggioranza delle persone che soffrono la fame vive in aree rurali. La fame è una questione prima di tutto agricola. Per questo abbiamo deciso di aumentare gli sforzi per favorire la produttività sostenibile in particolare in Africa, attraverso la condivisione di buone pratiche per aumentare la resilienza e accompagnare lo sviluppo delle comunità locali».

I punti della Carta di Bergamo

La Carta di Bergamo è chiara: per garantire il diritto al cibo a tutti, favorendo un modello agricolo sostenibile, è necessario sostenere a livello internazionale alcuni punti essenziali.

Come inserire e sostenere la transizione al modello produttivo biologico nelle strategie politiche messe in campo dai vari Paesi del mondo.

Per questo, il bio deve essere considerato un approccio efficace ed efficiente per contrastare il cambiamento climatico e garantire la fertilità dei suoi agricoli.

In ambito scientifico, normativo e commerciale, è importante favorire la cooperazione, al fine di consentire l’adozione delle best practice, aumentare le garanzie di integrità del mercato, sulla base di standard che rispondano ai principi dell’agricoltura biologica.

Il dialogo internazionale, soprattutto nei Paesi in ritardo di sviluppo, deve essere una priorità. In tale contesto, l’agricoltura biologica deve diventare una possibilità allettante ed economicamente praticabile, soprattutto da parte dei giovani. Un bene comune, per la tutela e salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e del paesaggio rurale.

La Carta del Biologico di Bergamo è consultabile al link: http://www.feder.bio/files/2045.pdf

FONTI:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1232

http://www.feder.bio/files/2045.pdf

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/10/15/news/g7_agricoltura_bergamo-178352010/?refresh_ce

 

Biologico e diritto al cibo: i convegni che preparano l’Italia al G7 di Bergamo

In occasione del G7, che si terrà sabato 14 e domenica 15 ottobre a Bergamo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha promosso una settimana di eventi dedicati ad agricoltura e diritto al cibo. Tra questi, anche un focus dedicato al biologico.

Secondo il Ministro Maurizio Martina, quello del G7 dell’Agricoltura è un momento internazionale di grande rilievo.Un’occasione per avere un confronto concreto su azioni e responsabilità da esercitare in campo agricolo per produrre in maniera più intelligente. Sprecando, quindi, meno risorse e garantendo una sostenibilità maggiore.

Convegni in preparazione al G7: gli appuntamenti già trascorsi

Tanti gli appuntamenti a cui è stato possibile partecipare nei giorni scorsi.

In particolare, martedì 10 ottobre, si è tenuto presso l’Aula Consiliare della Provincia di Bergamo un dibattito sulla tutela dei consumatori dal punto di vista della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari.

Mercoledì, invece, il focus è stato sul tema “G7 delle Indicazioni Geografiche”. L’incontro, tenutosi presso Palazzo Frizzoni, è stata l’occasione per delineare e condividere un documento strategico, volto al riconoscimento del valore delle IG (Indicazioni Geografiche) in ambito agricolo, ambientale e commerciale. Oltre 30 rappresentanze di Indicazioni Geografiche Internazionali, provenienti da 4 continenti, hanno discusso e approvato la Dichiarazione di Bergamo. Il documento è la voce delle organizzazioni mondiali che chiedono al G7 l’impegno di tutela delle produzioni locali.

Nella stessa giornata, si è tenuto AGROGENERATION Bergamo, un evento del CREA e di Future FoodInstitute, dedicato all’innovazione della filiera agroalimentare.

Giovedì 12 ottobre, è iniziato un incontro, che si protrarrà anche oggi, 13 ottobre, con gli startupper e le loro soluzioni per affrontare i problemi legati al cibo. Stessa data anche per l’Agorà Contadinner di Vazapp, occasione di confronto e approfondimento sui temi della sostenibilità nella filiera agroalimentare.

G7: focus sul biologico

Gli eventi legati al mondo del biologico si sono tenuti giovedì 12 ottobre, presso l’Aula Consiliare di Palazzo Frizzoni. Il titolo dell’incontro era: “Il biologico come modello di sistemi agricoli sostenibili – A 2 anni dall’EXPO l’attualità della carta del bio‘Il biologico nutrirà il Pianeta’”.

L’evento ha visto come protagonistealcune delle associazioni più importanti del settore. Tra queste: Federbio, Ifoam Ue, FNAB Francia.

L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali dei rappresentanti del Comune di Bergamo, di Maurizio Raeli, Direttore CIHEAM Bari, di Paolo Carnemolla, Presidente FederBio e di Eduardo Cuoco, Direttore di IFOAM EU.

Nel corso dello svolgimento, tanti gli spunti di riflessione, tra cui varie tavole rotonde. La prima: “Il Biologico nell’evoluzione dei sistemi agricoli sostenibili mondiali”, tenuta da Stefano Bocchi dell’Università Statale di Milano, David Gould per IFOAM International e Luca Bianchi del MIPAAF. A questa, ne è seguita un’altra con focus su “Le esperienze delle organizzazioni bio dei Paesi del G7“, a cui hanno partecipato StéphaniePageot, di FNAB Francia, Chris Atkinsonper la SoilAssociation Regno Unito, JanPlagge diBioland Germania, Eva Torremochaper IFOAM OI Stati Uniti d’America, Giappone e Canada e Maria Grazia Mammuccini, di FEDERBIO Italia.

L’iniziativa è stata realizzata per ricordare come l’agricoltura biologica rappresenti l’unica innovazione in campo agricolo e alimentare, capace di essere non solo sostenibile da un punto di vista economico e ambientale, ma anche socialmente inclusiva. Un approccio ecosistemico che, oggi, conta oltre 2 milioni di operatori in 164 Paesi del mondo.

Martina: Italia tra i Paesi leader in sostenibilità

All’appuntamento sul bio ha partecipato anche il Ministro italiano per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. Che ha ricordato come l’Italia sia all’avanguardia nella salvaguardia ambientale:

«Il modello agricolo italiano è tra i più sostenibili in Europa. La produzione biologica nel nostro Paese conta oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e circa 73 mila operatori. Abbiamo introdotto per la prima volta le mense biologiche certificate e rafforzato le norme sui controlli, ma dobbiamo continuare a lavorare sul piano internazionale per un sostegno sempre maggiore a questo settore. La sostenibilità è una chiave centrale per la crescita e la competitività dei sistemi agroalimentari. Affronteremo questo tema cruciale nel corso della riunione ministeriale del G7 il 14 e 15 ottobre prossimi e il contributo presentato oggi rappresenta una base di confronto importante».

Gli appuntamenti del G7 di venerdì 13 e sabato 14 ottobre

Gli appuntamenti della settimana organizzata dal Mipaaf si concluderanno sabato 14 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo. Qui, saranno trattate tematiche inerenti la sicurezza alimentare e il diritto al cibo, al centro anche della Presidenza Italiana del G7. La conferenza prevista avrà il titolo “Obiettivo Fame Zero”.

Prima dell’appuntamento conclusivo, altri due incontri che si terranno oggi, venerdì 13 ottobre. Il primo, “Crea Racconta”, durante il quale i ricercatori del CREA parleranno delle proprie ricerche e dei risultati raggiunti. E, infine, “FUTURE IS NOW”, la conferenza di chiusura di Agrogeneration durante la quale si parlerà delle ultime frontiere dell’innovazione agroalimentare, dell’importanza della ricerca scientifica e del ruolo che il nostro Paese può assumere in questo contesto.

FONTI:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11735

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1223

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2017/10/11/g7-agricoltura-dichiarazione-bergamo_4411126e-9b40-456f-b2a9-531f78450ae1.html

http://www.regioni.it/agricoltura/2017/10/12/ministero-delle-politiche-agricole-alimentari-e-forestali-g7-mipaaf-presentata-la-carta-del-biologico-di-bergamo-modelli-agricoli-sostenibili-per-il-contrasto-ai-cambiamenti-climatici-e-per-la-lo-533746/