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CHI SONO I CONSUMATORI BIOLOGICI E COSA VOGLIONO VERAMENTE?

CHI SONO I CONSUMATORI BIOLOGICI E COSA VOGLIONO VERAMENTE?

L’Organic Research Centre, la principale organizzazione di ricerca indipendente del Regno Unito che si occupa di sistemi agricoli agroecologici come l’agricoltura biologica e l’agroforestazione ha pubblicato uno studio sui consumatori dal quale risulta che, contrariamente allo stereotipo, gli acquirenti biologici non fanno necessariamente parte della classe media, ma sono un gruppo eterogeneo, e non necessariamente di ricchi

Il 46% di chi acquista quasi sempre prodotti biologici ha un reddito familiare inferiore a £ 25.000 e il 76% guadagna meno di £ 50.000. Di più: più della metà delle persone che acquistano 4 o più categorie di prodotti biologici vive in affitto ​​o in alloggi popolari.

 

I ricercatori hanno sintetizzato i dati in una pubblicazione (si scarica gratuitamente qui: https://www.organicresearchcentre.com/wp-content/uploads/2024/09/Organic-Consumers_-Tips-for-Retailers.pdf) rivolta ai rivenditori, ai quali fornisce suggerimenti e consigli per il miglior marketing verso i consumatori biologici.

Tra questi, messaggi che enfatizzino l’indipendenza (“Acquista locale”, “Siamo un’azienda a conduzione familiare”, “Ogni sterlina che spendi va al nostro personale, ai nostri fornitori e ai nostri agricoltori: qui non ci sono azionisti”) e altri basati sugli interessi specifici dei consumatori, segmentati in cinque gruppi a seconda dei comportamenti d’acquisto.

Interessante.

CRESCE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI NEI PRODOTTI BIO

CRESCE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI NEI PRODOTTI BIO

Otto italiani su 10 hanno fiducia nell’acquisto di prodotti bio. Giuseppe Romano (presidente Aiab): «Merito dell’efficacia del sistema dei controlli»

L’alta qualità del sistema di controllo e certificazione per i prodotti biologici, l’unico in grado di garantire il 130% di verifiche annuali alle oltre 86mila aziende certificate, come testimoniano i dati dell’Icqrf, si traduce in una grande fiducia da parte dei consumatori rispetto ai prodotti biologici.

Un campione di 15mila consumatori

Secondo un sondaggio di AIAB condotto su un campione di 15.000 persone in Italia, con una varietà di background demografici, infatti, 8 italiani su 10 si dicono sicuri e garantiti nell’acquisto di un prodotto bio, e circa 1 su 2 ha l’abitudine ad acquistare sempre oppure molto spesso questo tipo di prodotti. La valutazione generale che viene data alla certificazione biologica su larga scala è di 8 su 10.

«Dobbiamo ripartire  – afferma Giuseppe Romano, presidente di Aiab (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) – da questi dati promettenti e dalla fiducia dei consumatori, per affermare senza esitazione che il sistema biologico in Italia è estremamente sicuro e affidabile».

Gli anticorpi del bio

«È importante tenere a mente questo concetto fondamentale, specialmente quando si verificano notizie di frodi che emergono occasionalmente». «In realtà, tali episodi rappresentano un ulteriore segno di un sistema che dimostra un’efficacia straordinaria nel rilevare coloro che tentano di eludere le norme e le certificazioni vigenti».

Margini di miglioramento

«Margini di miglioramento del sistema – aggiunge Romano – possono essere legati al sostegno per i piccoli agricoltori biologici, a campagne di sensibilizzazione pubblica sui benefici dell’agricoltura biologica e all’assistenza tecnica per gli agricoltori, per passare alla produzione biologica, tra le priorità di AIAB inserite nel Piano d’Azione del bio».

«Siamo contenti – conclude Romano – di constatare come i cittadini avvertano comunque sicurezza e acquistino con fiducia i prodotti biologici, che stanno infatti acquisendo sempre più spazio sugli scaffali dei negozi e sulle tavole dei consumatori».

 

IT’S ORGANIC SCEGLIE B/OPEN, PER UN FUTURO TUTTO BIOLOGICO

IT’S ORGANIC SCEGLIE B/OPEN, PER UN FUTURO TUTTO BIOLOGICO

Il progetto europeo che intende rafforzare la consapevolezza dei consumatori verso l’agricoltura biologica, sceglie l’edizione 2021 di B/OPEN, in qualità di vetrina e partner, per raggiungere i propri obiettivi.

Organizzato da Veronafiere, B/OPEN, è l’evento annuale dedicato al business del food biologico certificato; dalle materie prime, al prodotto finito, per arrivare al packaging. Una vetrina importante per l’eccellenza del Bio, tanto da essere scelta dal progetto europeo di promozione del prodotto biologico: IT’S ORGANIC, per rafforzare la stima dei consumatori verso l’agricoltura biologica e i suoi prodotti.

Il progetto è stato approvato e co-finanziato dalla Comunità europea, IT’S ORGANIC è stato presentato da Organic Link, Associazione italiana per la promozione dei prodotti di agricoltura biologica certificata e Polska Ekologia, Organizzazione polacca di riferimento, per i produttori bio.

Alla base del progetto c’è la promozione di un’agricoltura vissuta con responsabilità verso il consumatore e l’ambiente che lo ospita. Questa visione è sintetizzata nel motto: “Sii il tuo futuro: mangia biologico”.
Scelto per raccontare i valori del prodotto
, il motto sottolinea la realizzazione all’interno dell’alimento bio, di una sinergia virtuosa tra uomo, piante e animali. Una garanzia per la biodiversità alimentare.

 

I destinatari
I mercati interni di Italia, Germania e Danimarca, sono i destinatari selezionati per orientare le azioni di promozione e consolidamento dell’identità dei prodotti. Nello specifico, i target da raggiungere sono: il consumatore finale, il trade e l’influencer. Inoltre, molto è il lavoro da fare, per quanto riguarda la sensibilizzazione dei professionisti della distribuzione e dell’Ho. Re. Ca.

Webinar dedicati ai professionisti del biologico, sono stati tra le attività – indirizzate al target: influencer – che hanno preceduto un percorso di avvicinamento ai partecipanti di B/OPEN.
Il programma ha passato in rassegna tematiche fondamentali, come la Grande distribuzione e i packaging eco-compatibili. “Biologico e sostenibilità: insieme nella GDO” e “Nuovi materiali per il packaging del food”, sono solo alcuni dei titoli che hanno composto la programmazione dei webinar preparatori all’evento.

In affiancamento alla manifestazione del 9 e 10 novembre sono previsti eventi congressuali per intensificare parallelamente alla manifestazione principale, le possibilità di approfondimento e di informazione sugli argomenti del settore.

 

Le finalità di IT’S ORGANIC

Oltre al rafforzamento della consapevolezza dei consumatori nei confronti dell’agricoltura biologica europea e dei valori che la sostengono, uno degli obiettivi del progetto, è il perfezionamento della brand identity del biologico e quindi del logo che lo identifica visivamente.

Quest’ultimo è un elemento essenziale agli occhi del consumatore per il riconoscimento del prodotto biologico, certificato secondo gli standard europei, ed è quindi importante che venga distinto per caratteristiche, rispetto agli alimenti non riportanti il marchio.

Fornire a operatori italiani, tedeschi e danesi uno sguardo generale su alcune categorie di prodotti, ancora poco noti ai canali consueti di distribuzione, è un’altra delle finalità che si pone il progetto. Poiché le potenzialità di posizionamento di questi, sono enormi; soprattutto se consideriamo la fascia in continua crescita di consumatori consapevoli e sempre più esigenti rispetto alla qualità del prodotto stesso ma anche all’etichettatura e al packaging.

In quest’ottica, la presenza di IT’S ORGANIC all’interno della vetrina B/OPEN di novembre, immagina una presenza collettiva che concentra un’attenzione particolare alle aziende di piccole dimensioni. Coloro che, più che specializzarsi in una produzione su larga scala, si focalizzano su prodotti di eccellenza nel panorama bio.

QUI è possibile entrare in contatto con lo staff di B/OPEN e avere maggiori informazioni sul progetto IT’S ORGANIC.

 

Fonte: Gdoweek

FRUTTA E ORTAGGI: BIOLOGICO VUOL DIRE FIDUCIA

FRUTTA E ORTAGGI: BIOLOGICO VUOL DIRE FIDUCIA

L’ortofrutta traina le scelte dei consumatori consapevoli registrando anche nel biennio 2019-2021 un tasso di crescita complessivo del 9%.

Biologico vuol dire fiducia. Soprattutto nel caso dell’ortofrutta, che continua ad attrarre nuovi consumatori con vendite che crescono ad un ritmo addirittura del 12% tra il 2019 e il 2021 per le orticole, del 7% per la frutta e del 9% per le orticole trasformate nello stesso periodo.

Frutta e ortaggi biologici sono tra le categorie merceologiche maggiormente presenti nella spesa degli italiani.

Il valore di mercato della frutta

Tra le annualità 2019/21 il valore di mercato della frutta è aumentato del 7% arrivando a sfiorare in giugno 700 milioni di euro. Un +10% è stato registrato per la frutta trasformata arrivando ad un dato complessivo di 864 milioni di euro.

Tra i frutti più consumati le banane biologiche, seguono: mele, arance, limoni, pere, noci, pesche, uva, clementine, meloni, kiwi, fragole, mandorle, angurie e albicocche bio. Il Sud Italia, emerge come la zona leader per la vendita di fresco mentre il Nord Ovest si distingue per la vendita di prodotto trasformato.

Canali di vendita della frutta

Dal 2017 cresce del 3,1% la vendita di frutta per la Gdo. La vendita attraverso i canali tradizionali si alza al +14,1%, sorprendente è l’impennata dell’e-commerce al +202,6%.
Nel 2021 invece, supermercati e negozi tradizionali realizzano le vendite maggiori: 165 milioni di euro per quanto riguarda la frutta fresca biologica venduta nei supermercati; 340 milioni di euro, quella fresca venduta attraverso i canali tradizionali.

Il valore di mercato degli ortaggi

Il mercato degli ortaggi bio, realizza una vendita di 644 milioni di euro. Tra il 2017 e il 2021, la crescita ammonta al 6% (tra ortaggi freschi e trasformati). In testa ai prodotti i pomodori, li seguono: zucchine, peperoni, patate, finocchi, melanzane, carote, carciofi, insalate. La zona del Sud Italia, risulta quella più motivata all’acquisto.

Canali di vendita degli ortaggi

Dal 2017 cresce del 14,9% la vendita attraverso la Gdo; i canali tradizionali calano dell’ 1,6%; l’e-commerce, anche nel caso degli ortaggi, aumenta del 211,7%.
Nel 2021 invece, supermercati e negozi tradizionali realizzano le vendite maggiori: 106 milioni di euro per quanto riguarda la verdura fresca venduta nei supermercati; 300 milioni di euro, quella fresca venduta nei canali tradizionali.

Tra il 2016 e il 2021, Meo evidenzia un aumento del prezzo al kg registrato, per alcune tipologie di prodotto. Tra queste: le mele bio (Golden Delicious) che raggiungono la loro impennata nel 2018 e 2019 e i pomodori tondi lisci biologici, più cari tra 2019 e 2020.

Sottolinea infine l’ascesa delle importazioni di prodotti bio, con il +13,1%. All’interno di queste, il 25% del totale è rappresentato proprio da frutta e verdura.

 

Fonte: Italiafruit