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MILANO RISTORAZIONE, METÀ DEGLI ALIMENTI NELLE MENSE È BIOLOGICO

MILANO RISTORAZIONE, METÀ DEGLI ALIMENTI NELLE MENSE È BIOLOGICO

In un anno aumentato quasi del 12% l’uso di ingredienti biologici per i piccoli meneghini

 

Milano Ristorazione è la società del Comune di Milano si occupa di mense scolastiche (dagli asili nido alle medie), ma anche in case vacanza per bambini, residenze sanitarie assistenziali (RSA), centri diurni integrati, centri socio-educativi per disabili e persone con fragilità di varia natura.

Anche quest’anno la società ha presentato la Rendicontazione di Sostenibilità, adottando volontariamente gli European Sustainability Reporting Standards e sottoponendola a revisione esterna.

 

L’impegno verso la sostenibilità riguarda in primis il menu: circa metà delle materie prime acquistate e utilizzate nella preparazione dei piatti è biologica, si è ridotta la quantità di carne acquistata e utilizzata, incrementando invece quella di ortaggi, il che ha contribuito a ridurre le emissioni di CO₂ legate ai pasti scolastici del 36% rispetto al 2015, anno in cui è iniziato lo specifico monitoraggio.

 

Nel 2024 l’utilizzo di prodotti biologici ha registrato un incremento dell’11,7% rispetto al 2023 (sono invece leggermente calati gli acquisti di prodotti DOP e IGP, diminuiti del 6% e del 3%), portando al 49,3% il totale degli acquisti, rispetto al 43,9% del 2023.

“Questo trend evidenzia il chiaro orientamento dell’Azienda verso scelte di approvvigionamento più responsabili e rispettose dell’ambiente, che generano un potenziale impatto positivo sull’intera filiera alimentare e sulla qualità dei pasti serviti” indica la relazione.

Altri significativi risultati sono l’aumento del 205% nell’uso di energia da fonti rinnovabili e un ulteriore calo del 15% della produzione di rifiuti (in massima parte destinati al recupero).

 

Ricordiamo che l’utilizzo di prodotti biologici nelle mense scolastiche e nella ristorazione ospedaliera (con diverse percentuali minime, a seconda dei prodotti e dell’età degli utenti) è un obbligo in capo a tutte le amministrazioni pubbliche, che sono tenute a rispettare i Criteri ambientali minimi per la fornitura di

derrate alimentari adottati nel quadro del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione.

Se il vostro comune o la vostra azienda sanitaria non si è ancora adeguato, fateglielo presente: la disponibilità di prodotti biologici in mensa è un diritto sancito dalla legge per gli utenti (e, in seconda battuta, anche per gli operatori!).

 

Leggi qui il report di Milano Ristorazione: https://www.milanoristorazione.it/files/Amm_Trasparente/Bilanci/MiRi_RendicontazioneSostenibilit%C3%A0_2024.pdf

PRODOTTI BIOLOGICI: ITALIANI SEMPRE PIÙ CONSUMATORI MA POCO INFORMATI

PRODOTTI BIOLOGICI: ITALIANI SEMPRE PIÙ CONSUMATORI MA POCO INFORMATI

Una ricerca Carrefour–Human Highway rivela che solo 1 italiano su 4 riconosce correttamente i prodotti bio, nonostante oltre la metà li acquisti abitualmente. I falsi miti più diffusi, le categorie più acquistate e le strategie per rendere il bio più accessibile

In occasione della Festa del Bio, lanciata in Francia e promossa anche in Italia da Carrefour, sono stati diffusi i risultati di una nuova ricerca condotta insieme all’istituto Human Highway per analizzare il livello di consapevolezza dei consumatori italiani sui prodotti biologici.

I dati evidenziano un paradosso: il 57,5% degli italiani acquista prodotti bio almeno due o tre volte al mese, ma solo l’11,6% conosce in modo corretto e approfondito i requisiti che definiscono un alimento biologico. Il 30,9% si dichiara informato ma confuso, mentre un ulteriore 33% è molto confuso. Il 24,5% della popolazione non possiede alcuna conoscenza del settore.

Generazione Z: i più giovani, i più disinformati

Il livello di disinformazione è più elevato tra i giovani della Generazione Z, che risultano i più esposti ai falsi miti e alla comunicazione non corretta sul biologico.

I principali falsi miti sul biologico: “Bio senza pesticidi” l’errore più comune

L’80% degli italiani crede erroneamente che nei prodotti bio non si usino mai pesticidi, fertilizzanti o erbicidi, mentre la normativa consente l’uso di sostanze naturali autorizzate.

Altri falsi miti emersi:

  • Il 79,1% pensa che agli animali bio non possano essere somministrati farmaci, nemmeno in caso di necessità.
  • Il 25% associa il biologico al chilometro zero.
  • Il 20% è convinto che i prodotti bio siano realizzati solo da piccole imprese.

 

Valori nutrizionali: bio non vuol dire “più vitamine”

Un italiano su due crede che gli alimenti biologici abbiano più vitamine o nutrienti rispetto a quelli convenzionali, ma non esistono evidenze scientifiche univoche a supporto.

 

Come i consumatori riconoscono un prodotto biologico

Solo 1 su 4 è un “consumatore consapevole” che riconosce correttamente un prodotto biologico. Il 60% si affida alla scritta “Bio” sulla confezione, il 28,7% alla eurofoglia (logo europeo), e il 27,3% al simbolo dell’ente certificatore.

 

I prodotti bio più comprati: frutta, verdura, uova e latticini

I prodotti bio più acquistati sono:

  • Frutta e verdura fresche: il 63% le compra almeno una volta a settimana;
  • Uova biologiche: scelte dal 56%;
  • Latticini bio: acquistati regolarmente dal 45%.

 

Prezzo e fiducia: le principali barriere all’acquisto

Il prezzo è il primo ostacolo per i non acquirenti (70%), seguito da sfiducia nei confronti della certificazione. Elementi come estetica e gusto influenzano poco le scelte d’acquisto.

 

L’impegno di Carrefour Italia per un biologico più accessibile

Con il programma Act for Food, Carrefour Italia punta a rendere il biologico accessibile a tutte le fasce di popolazione. L’azienda propone 50 referenze Carrefour Bio a meno di 1 euro, per coniugare sostenibilità, qualità e convenienza.

Il marchio si impegna a sostenere produttori italiani nella conversione al biologico, costruendo una filiera corta e trasparente, rispettosa dell’ambiente e del benessere animale.

 

 

GLI ITALIANI ACQUISTANO PRODOTTI BIO MA NON SANNO IDENTIFICARLI CORRETTAMENTE