Suolo e Salute

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IL NUOVO QUARTIER GENERALE DI SUOLO E SALUTE

IL NUOVO QUARTIER GENERALE DI SUOLO E SALUTE

La direzione generale di Bologna si trasferisce in via Cairoli 1, in pieno centro e a due passi dalla stazione, in un nuovo ambiente accogliente e funzionale

Green, funzionale, accogliente e…ruggente. È il nuovo quartier generale di Suolo e Salute, in via Cairoli 1 a Bologna, affacciato sull’importante snodo viario di piazza dei martiri.

Servivano nuovi spazi per assecondare il continuo trend di crescita del primo Ente di certificazione del biologico italiano per numero di aziende certificate e per superficie coltivata, e dal primo gennaio di quest’anno la sede bolognese è stata pertanto trasferita, ma non di molto.

Non ci sono infatti più di 400 metri in linea d’aria, cinque minuti a piedi, tra il precedente indirizzo di via Galliera 93, che ha ospitato Suolo e Salute per 12 anni, e il nuovo domicilio di via Cairoli 1.

Leoni di guardia

Seicentocinquanta metri quadrati al terzo piano di uno degli storici palazzi circolari in stile liberty di inizio novecento che abbracciano la bolognese piazza dei martiri e la sua scenografica fontana.

La fiera maestosità dei bassorilievi leonini che la ornano vigila sul sonno eterno dei martiri della seconda guerra mondiale, a cui è dedicata la piazza.  Lo stesso elemento decorativo, simbolo di forza, nobiltà e coraggio, è riprodotto, più in alto, nelle sculture che decorano la balaustra posta sopra l’ampio portico che scavalca l’apertura stradale di via Cairoli. Sulla cui copertura è ricavata l’ampia loggia di rappresentanza che ora contraddistingue il quartier generale di Suolo e Salute.

Gli spazi interni sono movimentati su diversi livelli, caratterizzati da ambienti articolati in uffici, open space, aule didattiche, spazi ricreativi, sale riunione interconnesse via streaming.

Verde dominante

L’allestimento è ancora in corso, con arredi di materiali e colori naturali, dando un ampio risalto al verde. Sia attraverso l’ampia diffusione di piante da interni che per la nuance dominante di un design studiato apposta per rilassare, ma anche per lavorare, e sodo, in favore della transizione ecologica del comparto agroalimentare italiano.

«Ci serviva – commenta Angelo Costa, presidente di Suolo e Salute – un luogo funzionale e facilmente accessibile, grazie alla vicinanza con la stazione ferroviaria di Bologna». «Ma anche accogliente e ospitale, un luogo di riferimento per l’affiatata famiglia di Suolo e Salute composta ormai, in tutta Italia, da 150 persone, tra dipendenti e consulenti e oltre 300 tecnici ispettori».

La sfida della transizione ecologica

«Bologna – aggiunge Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – si conferma l’epicentro della crescita del movimento del biologico italiano». «Lo spostamento e ampliamento della nostra sede centrale coincide con un momento decisivo per l’affermazione del bio, chiamato dall’Unione europea a raggiungere il 25% delle superfici agrarie entro pochi anni». «Un obiettivo a cui Suolo e Salute è determinata a dare il suo contributo di esperienza e competenza».

Suolo e Salute, primo ente di certificazione italiano con più di 22.500 operatori certificati e quasi 700mila ettari di superficie agricola, fa della presenza diffusa sul territorio uno dei suoi elementi di forza.

L’unione e la diffusione fanno la forza

E questo grazie a 16 sedi regionali e interregionali lungo tutta la penisola, oltre all’ufficio di Lamezia Terme (CZ) preposto alla gestione dati e all’aggiornamento informatico, a quello di Fano (Pu), sede legale e amministrativa della nostra realtà, a cui si affianca la nuova sede centrale posta ora in via Cairoli 1 a Bologna, che comprende le funzioni di direzione generale dell’area controllo e certificazione del biologico in Italia ed estero, la direzione tecnica, l’area certificazione regimi di qualità regolamentata, l’ufficio qualità e il comitato di certificazione.

Numerosi ruoli e funzioni portate avanti da persone motivate che condividono gli stessi obiettivi e la stessa missione: affermare quei principi di giustizia, equità, benessere e sostenibilità teorizzati fin dal lontano 1969 dall’Associazione Suolo e Salute, la realtà da cui si è sviluppato il nostro ente di certificazione.

 

APPUNTAMENTO A BOLOGNA CON IL VINO “SLOW”

APPUNTAMENTO A BOLOGNA CON IL VINO “SLOW”

La seconda edizione dell’evento dedicato al vino buono, pulito e giusto organizzato da BolognaFiere e Slowfood dal 26 al 28 febbraio 2023

Il vino slow torna a Bologna. Dopo il successo dell’anno scorso (con 500 cantine da 18 Paesi) torna dal 26 al 28 febbraio 2023 Slow Wine Fair, l’evento internazionale dedicato al vino buono, pulito e giusto, organizzato da Bologna Fiere con la collaborazione di Slow Food.

Il manifesto del vino buono, pulito e giusto

Le cantine che si riconoscono nei criteri stabiliti dal manifesto di Slowfood devono adottare una filosofia produttiva positiva e sostenibile.

Una filosofia che mira a creare vini che siano lo specchio del terroir di provenienza, che valorizzino la biodiversità e rispettino il paesaggio, che siano il frutto di una rete di collaborazione con la comunità agricola del territorio in cui sono prodotti. Che siano amici dell’ambiente, e dunque prodotti secondo un uso sostenibile e cosciente delle risorse ambientali e senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi.

Le novità

Durante i tre giorni della manifestazione si riuniranno centinaia di produttori da tutto il mondo in laboratori, dibattiti, degustazioni e con l’esposizione di migliaia di etichette provenienti da ogni parte del globo.

Tra le novità del 2023, lo spazio dedicato alle bevande spiritose e l’area dei partner della sostenibilità, con soluzioni tecnologiche, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino. #SlowWineFair2023

SANATECH CI RIPROVA

SANATECH CI RIPROVA

Dall’8 all’11 settembre alla Fiera di Bologna, nella cornice del Sana, torna Sanatech la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale

Dopo l’esordio dello scorso anno, torna la novità del Salone professionale interamente dedicato alla produzione biologica e naturale. Sanatech, il Salone professionale dedicato alla filiera della produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, biologica ed ecosostenibile, vuole essere il tassello che completa e rappresenta tutta la filiera della produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, biologico ed ecosostenibile.

Un salone nel salone

Un salone nel salone che vuole rafforzare il ruolo di area dedicata a tutti gli imprenditori agricoli. Uno spazio dove trovare nuove opportunità e aggiornamenti. Un luogo dove trovare: nuove strategie di difesa, filiere produttive, professionisti, ricercatori e un ricco programma di convegni e workshop in espansione.

Nel programma 2022 ci sarà ampio spazio ai nuovi temi della sostenibilità, come la gestione delle risorse idriche (trattamento acque, irrigazione, gestione degli sprechi, gestione dei filtraggi) e sfruttamento energetico. Non mancherà uno spazio dedicato all’agricoltura di precisione sempre più presente in agricoltura biologica. A questi si aggiungeranno ulteriori focus di settore che coinvolgeranno le filiere produttrici di alimenti e bevande biologici. Dal seme, alla pratica agronomica, tecnologie biologiche e digitali, innovazione di processo, sistemi di sanificazione, disinfestazione bio, monitoraggio infestanti, prodotti coadiuvanti, sistemi di etichettatura sostenibile, reti di semi rurali, biomasse, riciclo delle risorse e tanto altro.

I numeri dell’edizione 2021

L’anno scorso, in contemporanea alla fiera Sana, Sanatech 2021, nonostante il covid, aveva visto un’ampia adesione con circa 600 aziende, 60 eventi tra conferenze e workshop dedicate ai professionisti del settore e più di 300 giornalisti accreditati, nazionali e esteri.

SANA 2021: DATI E IMPRESSIONI SU UN EVENTO DA RIDISEGNARE

SANA 2021: DATI E IMPRESSIONI SU UN EVENTO DA RIDISEGNARE

Un’edizione dinamica e partecipata, quella di SANA 2021, almeno dal punto di vista degli organizzatori, arricchita da sinergie interne e dallo svolgimento in contemporanea, di eventi esterni generatori di valore.


Si tratta della 33esima edizione, ma anche della prima post pandemia, che riapre i battenti con fiducia e dati di mercato incoraggianti.

 

Quasi 50.000 le presenze raggiunte, tra operatori, buyer, distributori e altre figure di settore; professionisti che hanno popolato le giornate, partecipando a iniziative in presenza e digitali, nello sviluppo di nuovi contatti, occasioni di scambio e informazione.

 

Eventi interni, quali Rivoluzione Bio e Osservatorio SANA, hanno messo in luce il coinvolgimento di un numero sempre più elevato di interlocutori e consumatori del comparto. 4.573 milioni di euro, il valore del mercato bio attestato nel 2020, affiancato ad un export di prodotti biologici, Made in Italy, di circa 2.900 milioni.

 

Un salone che con slancio moltiplica le iniziative in Italia e verso l’estero: con SANA BUSINESS DAYS ad Amburgo, programmato per giugno 2022, base d’ingresso per il mercato tedesco; unito alla collaborazione sul versante Food, con l’associazione  tedesca Naturland, per la promozione del Bio italiano sui mercati esteri.

 

Momenti di riflessione significativi, sono stati forniti anche da SANATECH, che ha riscosso entusiasmi per la sua sfera di specificità, dedicata alla filiera della produzione agroalimentare e zootecnica bio. Preceduta, nei primi giorni di settembre, da SANA DIGITAL, piattaforma facilitatrice nei contatti tra operatori ed espositori, nazionali ed internazionali.

 

Non tutti vedono roseo nei dati di partecipazione e nell’organizzazione di SANA 2021. “Con spirito propositivo – commenta Alessandro D’Elia, Direttore Generale di Suolo e Salute – alla luce dei dati reali di partecipazione e del livello di organizzazione degli spazi, credo sia giunto il momento di rivedere in maniera concreta il format della manifestazione. La convegnistica, gli spazi e i servizi generali rivolti alle imprese, almeno a quelle legate al settore dell’alimentazione bio, da sempre l’anima dell’evento e inspiegabilmente più penalizzate in questa 33° edizione, devono essere completamente riconsiderati. Da una parte c’è la potenzialità delle aziende bio e dall’altra la professionalità di Bologna Fiere, insieme – continua D’Elia – possiamo rilanciare l’evento e renderlo degno del biologico italiano”.

 

Un’edizione di ritorno in presenza, quindi, vetrina nazionale e internazionale necessaria, in un momento di consolidamento verso una crescita strutturale del comparto.
Un incontro di riferimento per la comunità del settore, che dà appuntamento per la 34esima edizione, dall’8 all’11 settembre 2022, sempre a Bologna.

 

Fonte: Sana