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EMILIA ROMAGNA, FINANZIAMENTI PER LA PROMOZIONE DEL BIO

EMILIA ROMAGNA, FINANZIAMENTI PER LA PROMOZIONE DEL BIO

Contributi a fondo perduto fino al 70% della spesa, spesa minima 30mila euro, massima 1 milione

 

Nell’ambito del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del Programma strategico della Pac 2023-2027 la Giunta dell’Emilia Romagna ha predisposto un bando finanziato con 5 milioni di euro per sostenere attività di promozione rivolte ai cittadini e agli operatori dell’Unione Europea, realizzate dai soggetti delle filiere produttive Dop, Igp e biologici.

 

Possono partecipare gruppi e organizzazioni di produttori, consorzi di tutela, cooperative e loro consorzi, organizzazioni interprofessionali, oltre alle reti di impresa attive nei regimi di qualità ammessi. Ogni beneficiario deve rappresentare almeno il 20% delle imprese produttrici del regime di qualità interessato con sede in Emilia-Romagna.

Il contributo copre fino al 70% delle spese ammissibili, per progetti compresi tra 30mila euro e 1 milione di euro. Tra le attività finanziabili: produzione di materiali informativi e digitali, campagne di comunicazione, eventi, seminari, degustazioni guidate, partecipazione a fiere ed esposizioni in Italia e negli altri Stati membri dell’Ue. Sono inoltre sostenute le attività di coordinamento e gestione dei progetti.

Le domande devono essere presentate sul Sistema informativo Agrea (Siag), a partire dalla data di apertura del modulo che sarà comunicata sul sito regionale https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ e non oltre le ore 13 di sabato 28 febbraio 2026.

 

Per saperne di più: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/novita/notizie/primo-piano/bando-da-5-milioni-euro-promuovere-estero-dop-igp-e-prodotti-bio-emilia-romagna

Giovani e agricoltura: in arrivo bandi per 160milioni di euro

Agricoltura come volano per combattere la disoccupazione giovanile. Sono 160 i milioni a disposizione per gli under 40.

L’agricoltura, nell’ultimo anno, è stato uno dei settori che ha contribuito a creare occupazione giovanile: fra settembre 2014 e 2015, ha visto un aumento della forza lavoro di circa 35mila unità. Di queste, quasi 20mila sono state occupate da under 30.

Mutui a tasso zero, credito per favorire l’imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche innovazione e commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, che ha l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali.

In particolare, Giovanni Cremonesi, direttore di Coldiretti Piacenza, spiega ad Agronotizie le opportunità fornite dai bandi Ismea nell’ambito dell’autoimprenditorialità e del ricambio generazionale.

Come afferma Cremonesi, tra le misure rivolte agli under 40, “uno strumento senza dubbio importante è quello del primo insediamento [che] andrà a premiare i giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda. Per ottenere gli aiuti, è necessario essere in possesso o comunque acquisire entro 36 mesi dall’insediamento, adeguate capacità e competenze professionali. Il richiedente dovrà insediarsi quale capo azienda entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione individuale alle agevolazioni e dovrà inoltre risultare iscritto al regime previdenziale agricolo”.

Six seedlings growing from soil

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’altro importante strumento fornito da Ismea ai giovani agricoltori sono le agevolazioni per il subentro: “Le ultime due misure sono rivolte a giovani che vogliono subentrare in azienda e a coloro che sono già conduttori ma intendono presentare un progetto di sviluppo e consolidamento delle proprie attività“, continua Cremonesi. “Chi vincerà il bando potrà accedere a un mutuo a tasso zero della durata massima di 15 anni che copre fino al 75% della spesa ammissibile, per investimenti complessivi con un tetto massimale di 1,5 milioni di euro“.

Interventi che potrebbero portare beneficio non solo all’occupazione giovanile, ma all’intero comparto agricolo. Secondo il delegato nazionale dei giovani Coldiretti Maria Letizia Gardoni “C’è un intero esercito di giovani che hanno preso in mano un settore considerato vecchio, saturo e inappropriato per immaginare prospettive future e ne hanno fatto un mondo di pionieri, rivoluzionari, innovatori e attivisti impegnati nel costruire un mondo migliore per se stessi e per gli altri“. Una speranza contro la disoccupazione e la decrescita del Paese.

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2016/03/07/140-milioni-per-autoimprenditorialita-e-ricambio-generazionale/47811

http://www.askanews.it/regioni/lavoro-coldiretti-con-piano-giovani-agricoltori-75-fatturato_711744888.htm

http://www.repubblica.it/economia/2016/02/25/news/agricoltura_giovani-134198261/

http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4652