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Riforma bio: ancora rinviata l’approvazione della norma UE

Nuova fumata nera per la riforma del settore biologico europeo.

Il voto era atteso per il 31 maggio scorso, a poco più di un mese dalla scadenza della presidenza di turno maltese che molto aveva puntato sull’approvazione del testo. Ma non c’è stato niente da fare.

Dopo i fallimentari semestri olandese e slovacco, la riforma del settore bio vede ancora una volta allontanarsi la conclusione definitiva.

Il problema nascerebbe dalla enorme vastità della materia. Come ha spiegato Stephen Meredith, membro del ramo belga di IFOAM, a EUObserver, la regolamentazione proposta prova ad armonizzare delle regole che riguardano tutto, “dai campi alla forchetta”:

«Il mondo bio copre praticamente qualsiasi aspetto della produzione alimentare: dai raccolti, ai sistemi di controllo, alle importazioni, fino all’acquacoltura. Riguarda aspetti come l’etichettatura, la rivendita, tutto! È una regolamentazione molto complessa».

“Riforma rinviata senza nessuna spiegazione”

I parlamentari europei hanno espresso tutto il proprio disappunto sul rinvio in una missiva, inviata al Consiglio dei ministri europeo. La presidenza maltese avrebbe infatti annullato la votazione “senza dare nessuna spiegazione”. Gli eurodeputati chiedono quindi “una risposta chiara sulle ragioni del rinvio, perché si torni quanto prima alle trattative”.

Martin Hausling, relatore per la riforma del biologico del Parlamento di Bruxelles, chiede alla Commissione Ue che “si prenda una nuova iniziativa in occasione del Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’Ue in programma per il prossimo 12 giugno a Lussemburgo”.

Anche se è molto difficile che questo avvenga, i parlamentari europei spingono affinché le nuove norme vengano approvate entro il 30 giugno prossimo, termine ultimo prima della scadenza del mandato maltese.

Riforma biologico: disattese le speranze della vigilia

A pochi giorni dalla decisione della Presidenza di turno, il commissario europeo all’agricoltura, Phil Hogan, mostrava ottimismo. Al termine della riunione dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi membri, svoltasi a Malta il 23 maggio, dichiarava: “C’è un accordo al 95%. Il 5% restante è un po’ difficile”.

La difficoltà principale riscontrata? Trovare un compromesso sulle soglie per il ricorso ai pesticidi, quali sementi utilizzare, la produzione bio in serra e il complesso rapporto tra produzione e sfruttamento del suolo.

FONTI:

https://euobserver.com/economic/138057

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3355

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2017/05/24/agricoltura-hogan-su-riforma-bio-accordo-ue-al-95_610a008f-da8d-424c-8069-9b96a7e2943a.html

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