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Il biologico ha bisogno della scienza

Il biologico continua ad essere al centro dei principali dibattiti nel mondo agricolo.

Il biologico:

  • È un mercato in continuo sviluppo grazie alla forte richiesta da parte dei cittadini, raggiungendo ad oggi un fatturato di oltre 5 miliardi di euro;
  • Ha modificato in positivo l’immagine dell’agricoltura;
  • Ha migliorato la qualità e lo status delle donne e degli uomini che lavorano in agricoltura;
  • Ha contribuito a ripopolare quelle aree che precedentemente erano state abbandonate, sostenendo così il territorio e il turismo;
  • Mantiene la fertilità del suolo e aiuta ad arginare il dissesto idrogeologico;
  • Tutela la biodiversità e la diversità del paesaggio;
  • Offre opportunità di lavoro per coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’agricoltura, recuperando il legame con il territorio e la comunità locale, favorendo la nascita dei biodistretti.

Il metodo di produzione biologico è passato da essere un mercato di nicchia a un punto di riferimento per ormai oltre sei milioni di italiani.

Questa migrazione verso il biologico ha scatenato una reazione da parte dei settori che si sentono minacciati da tutto ciò: è arrivata una lettera firmata da 213 tra ricercatori agronomi, tecnici ed esperti di scienze agrarie, nella quale si richiede di rivedere la legge a favore del biologico approvata alla Camera lo scorso dicembre.

Viene richiesto di riguardare una serie di argomenti, dal cambiamento climatico all’impatto ambientale della produzione agricola. Tutti temi che sono affrontati e chiariti, attraverso uno studio scientifico, nel rapporto “Cambia la Terra”.

Perché questo accanimento contro il biologico?

“Non è in discussione il principio scientifico, ma piuttosto la direzione della ricerca, gli obiettivi da raggiungere” scrive Maria Grazia Mammuccini.

 

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2019/01/il-bio-ha-bisogno-di-buona-scienza/

Serena Leonetti:
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