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Europa, nuovo allarme per le api

La notizia è davvero allarmante: secondo una ricerca pubblicata recentemente su Plos One, circa il 50% delle nazioni europee non hanno un numero sufficiente di api per impollinare le colture. La situazione sembra particolarmente critica in Gran Bretagna, dove secondo le stime le api che mancano all’appello sono ben il 75%. Anche se, a parziale consolazione per il dato altrimenti sconfortante, vi è la considerazione dei ricercatori secondo i quali numerosi insetti impollinatori selvatici come bombi, altri imenotteri e sirfidi stanno compensando almeno in parte alla carenza di api. Negli ultimi anni le popolazioni di api hanno subito un declino costante, a causa sia dell’uno (e abuso) di fitofarmaci che per il proliferare di fitopatie che hanno messo localmente in ginocchio numerose comunità. Anche se, in controtendenza con questo dato, sembrano in aumento le colonie di api, aumentate del 7% nel periodo 2005-2010. Malgrado questo dato parzialmente positivo, i ricercatori non nascondono la loro grande preoccupazione: “Se non agiamo subito, ci aspetta un futuro catastrofico,” ha dichiarato il prof. Simon Potts, dell’Università di Reading, coautore della ricerca. La situazione è lungi dall’essere compresa fino in fondo o tantomeno risolta e se da un lato il bando dei neonicotinoidi è senz’altro un atto positivo per le api, a livello comunitario, secondo i ricercatori, altre norme stanno al contrario peggiorando la situazione degli impollinatori. “Esiste un divario crescente tra le politiche agricole e ambientali in tutta Europa,” ha dichiarato ancora Potts. “Abbiamo bisogno di una strategia adeguata a livello europeo per preservare le api  gli impollinatori selvatici tramite una protezione dell’habitat, una politica agricola e dei metodi agricoli , oppure rischiamo delle grandi perdite finanziarie per il settore agricolo e una potenziale crisi di sicurezza alimentare.”

Fonte: BBC News, Freshplaza

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