<!doctype html>
Agricoltura rigenerativa e rischio greenwashing
Negli ultimi anni, accanto a espressioni come residuo zero o km zero, si è diffuso il termine agricoltura rigenerativa. Ma cosa significa davvero?
Secondo la Food and Land Use Coalition, il concetto varia enormemente: esistono oltre 40 versioni diverse di “agricoltura rigenerativa”, ciascuna modellata da grandi aziende come Bayer, Cargill, Nestlé o Barilla.
L’obiettivo dovrebbe essere il ripristino della salute del suolo e della biodiversità, ma spesso le pratiche adottate – come il no-tillage accompagnato da erbicidi – ne riducono la reale sostenibilità.
Come sottolinea Paolo Bàrberi della Scuola Superiore Sant’Anna e fondatore di Agroecology Europe, il rischio è che l’etichetta “rigenerativa” diventi solo uno strumento di greenwashing.
Leggi l’editoriale completo su Terra e Vita.