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PARTIRÀ LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI BIOLOGICI

PARTIRÀ LA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI BIOLOGICI

Il ministero prevede una nuova infrastruttura digitale pubblica pensata per garantire la tracciabilità dei prodotti biologici (ma ci vorrà tempo)

 

Il 22 agosto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del 24 luglio 2025 con cui il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste istituisce ufficialmente “BioTrac”, una nuova piattaforma digitale che avrà lo scopo di garantire la tracciabilità della provenienza e della qualità dei prodotti biologici che sarà gestita è gestita dal ministero attraverso il Sistema informativo biologico (SIB).

 

In realtà questa piattaforma è tutt’altro che una novità: la sua attivazione è stata prevista in numerosi provvedimenti (per esempio il decreto legislativo 6 ottobre 2023, n. 148, ma anche il più stagionato decreto legislativo 23 febbraio 2018, n. 20).

Quando sarà a regime (al momento è solo prevista e non è indicato un termine per l’attivazione, non è disponibile nemmeno una demo), direttamente o tramite delegati (per esempio liberi professionisti o CAA) l’operatore che vende prodotti biologici dovrà caricare informazioni relative al prodotto ceduto, alla sua quantità e i riferimenti al documento di vendita.

Parte delle informazioni sarà accessibile solo alle autorità e agli organismi di controllo, mentre una parte (non ancora definita) sulla provenienza, la tracciabilità e la qualità dei prodotti biologici sarà resa disponibile anche ai consumatori, sempre che gli operatori esprimano il proprio consenso.

Non preoccupatevi: nella prima fase di test (di cui non sono stabiliti né inizio né fine) dovranno alimentare la piattaforma soltanto gli operatori aderenti ai distretti biologici che intendano farlo.

In sostanza, il decreto pubblicato in agosto esprime solo l’intenzione del futuro avvio di “BioTrac”, che per il momento è solo un’idea.

Suolo e Salute segnalerà al ministero la necessità di rendere automatica l’alimentazione della banca dati, evitando ogni ulteriore adempimento burocratico a carico degli operatori. È del tutto fattibile: basta che “BioTrac” prelevi in automatico le informazioni già presenti nelle fattura elettronica, senza che l’operatore sia costretto a caricare due volte gli stessi dati su due piattaforme pubbliche distinte.

 

Potete comunque leggere il decreto qui: https://sinab.it/wp-content/uploads/2025/08/GU-Infrastruttura-6-10.pdf.

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