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Coldiretti: trasparenza fondamentale per il settore agroalimentare. Ora serve etichetta d’origine

In riferimento all’attività svolta dai NAS negli ultimi anni e in particolare nel periodo 2007-2013, la Coldiretti per voce del presidente Moncalvo sottolinea la crescita preoccupante delle frodi alimentari nel nostro paese, più che triplicate dall’inizio della crisi e con un incremento record del 248% dei cibi e delle bevande sequestrate. Fondamentale per Moncalvo la decisione del ministro della salute Lorenzin di rendere pubblici i flussi commerciali delle materia prime provenienti dall’estero: “gli ottimi risultati dell’attività’ dei NAS confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo”.
“il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere – prosegue il presidente Coldiretti – serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come made in Italy”. “Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non e’ stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”.
Mai come ora, secondo Moncalvo, è necessario “ portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza”: questo primo, fondamentale atto di trasparenza deciso dal ministro Lorenzin “ va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”.
Fonte: Agrapress

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