Negli scorsi giorni si è tenuto il webinar del progetto Bresov (Breeding for Resilient Efficient and Sustainable Organic Vegetable Production), incentrato sullo studio di 3 coltivazioni di riferimento che si possano adattare agli agrosistemi orticoli più sottoposti ai nuovi scenari di cambiamento climatico.
I 22 partner, provenienti da 9 paesi differenti, coordinati dal prof. Ferdinando Branca (dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania), hanno analizzato 837 crucifere (broccoli, cavolfiori etc.), 496 di pomodoro e 675 di fagiolino.
Lo studio aveva il compito di identificare diversi fattori, tra cui:
- Maggiore resistenza a stress idrici
- Senescenza indotta dal buio
- Resistenza ad alte temperature
- Contenuto di proteine e antiossidanti
- Contenuto di zuccheri (per i fagiolini)
Per quanto riguarda le produzioni di seme biologico, il team si è incentrato su alcuni punti che includono:
- Influenza della densità culturale
- Utilizzo di composti naturali e agenti microbiologici
- Controllo di parassiti delle piante
- Composti nutritivi consentiti in agricoltura biologica
Nei prossimi step i team europei e asiatici scambieranno materiale genetico per ampliare la sperimentazione e migliorare così la cooperazione.
I prossimi appuntamenti del progetto:
- Settembre-ottobre – Workshop organizzato dall’Università di Catania dal titolo “Biocontrol Agents and Natural Compounds: Important Tools for Organic Vegetable Food Supply Chains”
- Dicembre – a Catania il Simposio ISHS OrgHort2020
- 8-10 Marzo – conferenza dal titolo “Breeding and seed sector innovations for organic food systems” nell’ambito EUCARPIA section Organic and Low-Input Agriculture organizzata congiuntamente dai progetti BRESOV-LIVESEED_ECOBREED
Fonte: hashtag sicilia
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