Un prodotto chimico su due è dannoso per l’uomo

Da un rapporto dell’EEB (European Environmental Bureau), la rete europea di ONG ambientaliste, è stato dichiarato che un prodotto chimico su due è dannoso per l’uomo e per l’ambiente.

Sono state analizzate 94 sostanze chimiche, sulle 352 sostanze individuate, per esaminare la loro sicurezza in relazione all’uso che ne viene fatto: per il 74% dei prodotti confezionati con particolari prodotti chimici non sono state attuate azioni concrete, nonostante la conoscenza della loro pericolosità. L’EBB ha dichiarato che l’assenza di provvedimenti è dovuto dal fatto che non ci siano i fondi per arginare il problema.

L’analisi delle 352 sostanze individuate dalle istituzioni dei singoli stati europei non è stata conclusa, oltre che per la mancanza di fondi, anche a causa delle aziende chimiche che ritardano nella consegna dei dati dei propri prodotti, o li forniscono incompleti. In questo modo, il processo per mettere al bando certe sostanze può durare fino a 16 anni e nel frattempo le singole compagnie continuano a produrre tonnellate di prodotti all’anno, con possibili danni per la salute dell’uomo e dell’ambiente.

Delle 94 sostanze analizzate, 46 risultano nocive. Tra quelle che restano da analizzare ci sono, per esempio, il biossido di titanio, forse cancerogeno, e il trifenilfosfato, un riduttore di fiamma che si trova in alte concentrazioni in auto, case e uffici. Quest’ultimo, contrassegnato nel 2014 con priorità di analisi, aspetta ancora la fine della procedura.

Tra il 2004 e il 2014, la vendita di prodotti chimici è più che raddoppiata e si stima che raddoppieranno ulteriormente entro il 2030.

Nel frattempo, l’Europa si è impegnata per raggiungere obiettivi concreti sulla sicurezza chimica già entro il 2020.

 

Fonte: https://www.cambialaterra.it/2019/04/un-prodotto-chimico-su-due-dannoso/

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