Suolo e Salute

Tag Archives: StopGlifosato

Glifosato: non c’è l’accordo, slitta ancora il voto Ue

Glifosato: non c’è l’accordo, slitta ancora il voto Ue

Il 25 ottobre era atteso, per la seconda volta dopo il rinvio di inizio mese, il voto definitivo per la ri-autorizzazione del diserbante glifosato nel continente. Ma nemmeno stavolta i Paesi membri non sono riusciti a raggiungere un accordo. Anche perché, poche ore prima, l’Europarlamento aveva proposto un bando all’erbicida in un percorso di 5 anni, esteso fino al 2022.

Intanto arrivano nuovi studi allarmanti dagli USA sulla presenza della sostanza negli esseri umani. Vediamo tutte le ultime informazioni.

Glifosato: il no dell’Europarlamento

Ancora una fumata nera per il diserbante glifosato. Il 25 ottobre era atteso il voto definitivo sul rinnovo dell’autorizzazione decennale per l’impiego dell’erbicida in Europa. Ma il Paff, il comitato per piante, animali, alimenti e mangimi Ue, non ha raggiunto un accordo sulla deliberazione.

Questo, malgrado il tentativo di mediazione svolto dalla Commissione per arrivare a un’approvazione limitata nel tempo, tra i 5 e i 7 anni. Escludendo quindi di fatto l’atteso rinnovo di 10 anni, fino al 2027. Il tentativo era stato annunciato da Margaritis Schinas, capo portavoce dell’esecutivo europeo, a 24 ore dalla riunione del Paff:

«Il collegio – spiegava Schinas – ha istruito i rappresentanti della Commissione che domani parteciperanno al Comitato con gli esperti dei Paesi Ue a lavorare per cercare il consenso più ampio su una proposta di rinnovo dell’autorizzazione tra cinque e sette anni». 

La era stata resa necessaria anche a seguito del voto dell’Europarlamento che a larga maggioranza – 355 voti favorevoli, 204 contrari e 111 astenuti – approvava una risoluzione presentata dai Verdi per eliminare gradualmente i prodotti in commercio che contengono l’erbicida. Una proposta che vede una timeline di 5 anni, da qui al 2022, per l’eliminazione definitiva della sostanza dai campi europei.

Diserbante glifosato: il voto slitta ancora

Ma i governi dei Paesi membri, rappresentati nel Paff, non sono riusciti a trovare la ‘quadra’. Le nazioni favorevoli al rinnovo sono numerose: Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria. Insieme, esse compongono il 55% degli Stati membri, una soglia necessaria per approvare il rinnovo.

Alcuni no pesanti però – in primis quelli di Francia e Italia –, insieme all’importante astensione della Germania, impediscono di trovare una maggioranza. Già perché è richiesto che i Paesi favorevoli debbano rappresentare almeno il 65% della popolazione dell’Unione, per rendere valida la votazione. Insomma, si conferma lo stallo: una nuova riunione del Paff è ora prevista per il 6 novembre.

Le istituzioni di Bruxelles, intanto, prendono tempo:

«Ora si riflette su come procedere – dichiara la portavoce dell’esecutivo Ue per la Salute – si cerca una soluzione condivisa e che tuteli al massimo la salute dei cittadini. La Commissione ha preso atto delle posizioni delle diverse delegazioni degli stati membri su cui rifletterà e annuncerà prossimamente la data della prossima riunione».

Esultano le organizzazioni ambientaliste

Sul mancato rinnovo dell’autorizzazione, esprimono soddisfazione le sigle ambientaliste riunite nella Coalizione #StopGlifosato:

«Il glifosato è dappertutto e i suoi pericoli sono noti – ha commentato Franziska Actherberg, responsabile Politiche alimentari di Greenpeace Europa, membro della Coalizione – Oggi la Commissione ha fallito per la quinta volta consecutiva nel tentativo di ottenere il sostegno al rinnovo della licenza del glifosato. Se la Commissione non sostiene un divieto, continuerà a fallire».

Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione, alla vigilia del voto aveva inoltre ricordato come anche un periodo di transizione di 5-7 anni verso il bando definitivo del diserbante glifosate fosse uno smacco di fronte alle “preoccupazioni degli europei”:

«La Commissione Ambiente aveva approvato nei giorni scorsi un documento in cui si chiedeva una fase di eliminazione delle scorte, fissata da qui al 2020. Andare oltre questa ipotesi non è accettabile».

Glifosato: esposizione aumentata del 500% in 23 anni

Mentre infuria il dibattito in Europa, negli USA viene pubblicato sulla rivista scientifica Jama, uno studio dei ricercatori della University of California San Diego School of Medicine che attesta la massiccia diffusione del diserbante.

«I [nostri] dati – commenta Paul J. Mills, autore della ricerca, con parole riportate da Wired – mettono a confronto i livelli di glifosato e del suo metabolita, l’acido aminometilfosfonico, nel corpo umano durante un periodo di 23 anni a partire dal 1993, cioè poco prima dell’introduzione delle colture geneticamente modificate negli Stati Uniti».

I livelli di esposizione, secondo gli studiosi, sono aumentati in California di circa il 500% durante tale periodo. In valori assoluti, il livello medio di residuo di glifosato nelle urine dei partecipanti è passato da 0,203 μg / L nel 1993-1996 a 0,449 μg / L nel 2014-2016.

FONTI:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3553

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3545

http://www.ow7.rassegnestampa.it/RassegnStampaCia/PDF/2017/2017-10-25/2017102537359064.pdf

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Monsanto-bacio-della-morte-Europa-proteste-contro-produttore-mondiale-Glifosato-349d6e0c-cd89-431a-a96f-a59ce29e9149.html#foto-1

http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2017/10/25/glifosato-voto-ue-su-rinnovo-autorizzazione-rimandato_829f9120-1e0c-4728-9b15-0a877bc32944.html

http://www.eunews.it/2017/10/25/glifosato-non-ce-maggioranza-qualificata-salta-ora-rinnovo-delle-licenze/95602

http://www.eunews.it/2017/10/24/parlamento-ue-commissione-no-al-rinnovo-dellautorizzazione-glifosato/95489

https://www.wired.it/attualita/ambiente/2017/10/25/glifosato-esposizione-erbicida-aumentata/

Coalizione #StopGlifosato denuncia: “Siamo tutti contaminati”

Non si placano le polemiche sul glifosato, l’erbicida inserito nella lista delle sostanze cancerogene.

La coalizione #StopGlifosato, che racchiude 45 associazioni, ha realizzato un test su 14 donne incinte: il 100% di loro presenta tracce di glifosato nelle urine.

Il test dimostra che la presenza dell’erbicida va da una quantità  di 0,43 nanogrammi per millilitro fino a 3,48 nanogrammi. Una presenza pericolosa anche tenendo conto che il glifosato è stato inserito dallo IARC (Istituto sulla Ricerca del Cancro) nella lista di sostanze probabilmente cancerogene. Un parere che si scontra contro quelli negativi dell’EFSA (l’Agenzia Europea per la Sicurezza dei Cibi) e dell’ECHA (l’Organismo per il Controllo delle Sostanze chimiche) che ritengono l’erbicida non cancerogeno.

Mammuccini #StopGlisofato: «Studi non imparziali»

Secondo Maria Grazia Mammuccini, la portavoce di #StopGlifosato, gli studi dei due organismi (ECHA e EFSA) non sono imparziali perché prendono in considerazione anche studi  sul  glifosatopresentati da aziende, non indipendenti e pubblici. Inoltre, continua la portavoce:

«Tutti e due gli organismi, nel loro tentativo di essere tranquillizzanti sulla cancerogenicità (che peraltro lo IARC conferma), hanno però ammesso che i danni ci sono: genotossicità, danni alla vista, effetti duraturi sugli organismi acquatici. Ma soprattutto l’ECHA ha fatto una grave ammissione: il suo parere ‘non tiene conto della possibilità di esposizione alla sostanza e quindi non tratta dei rischi di esposizione’. In altre parole, non si sa quali potrebbe essere gli effetti a un’esposizione prolungata, come quella degli agricoltori».

Sono i cittadini europei che devono dire basta al glifosato

Per la Mammuccini, in una situazione in cui gli organismi di controllo hanno nei loro board i rappresentanti di grandi multinazionali, non resta che ai cittadini di “prendersi la responsabilità della propria salute”. Per questo la colazione ha pensato di lanciare una petizione che ha giù raggiunto 800mila firme (ne servono 1 milione). Le informazioni e gli aggiornamenti sugli esiti si possono trovare sul sito l www.stopglifosato.it.

 

FONTI:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1174

www.stopglifosato.it

http://asud.net/glifosato-siamo-tutti-esposti-le-analisi-choc-14-donne-incinte-positive-allerbicida/

 

Ue approva le limitazioni d’uso del glifosate

Il Comitato Ue per la salute delle piante approva le raccomandazioni della Commissione europea per limitare l’impiego del glifosate. La decisione contraddice in parte la scelta, adottata circa 15 giorni fa, di prolungarne l’uso per altri 18 mesi.

Lo scorso 11 luglio, gli esperti dei 28 Stati membri hanno votato a favore della restrizione delle condizioni d’uso del glifosate nell’Ue.

Le restrizioni includono:

  • il divieto di prodotti a base di glifosate con il coformulante POE-tallowamine,
  • l’obbligo di rinforzare il controllo sull’utilizzo in agricoltura come coadiuvante nella fase precedente alla raccolta,
  • raccomandazioni per ridurne l’uso al minimo in aree specifiche, come parchi pubblici e campi da gioco.

A darne conferma, il portavoce del commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis.

Il divieto d’uso con il POE-tallowamine, una sostanza chimica impiegata per miscelare molecole diverse in un gran numero di pesticidi ed erbicidi, diventerà effettivo venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea.

La bozza sulle restrizioni approvata nei giorni scorsi da Bruxelles faceva parte del pacchetto che conteneva l’estensione dell’utilizzo del glifosato per i prossimi 18 mesi, fino al 31 dicembre 2017.

oms fao glifosato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le limitazioni si applicheranno quindi in parallelo alla durata della proroga dell’autorizzazione, in attesa che l’Echa, l’Agenzia Ue per le sostante chimiche, emetta il suo parere sulla tossicità o meno del glifosato.

La proposta è passata con una maggioranza qualificata al primo tentativo, adesso gli stati membri dovranno armonizzare le proprie legislazioni nazionali con queste nuove disposizioni.

Maria Grazia Mammuccini, portavoce delle Coalizione italiana #StopGlifosato, ha definito l’approvazione delle restrizioni “una conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della pericolosità della sostanza“.

La Coalizione chiede al ministero per le Politiche Agricole l’attuazione di misure concrete per la difesa del principio di precauzione perlomeno fino alla pronuncia dell’Echa, l’Agenzia Ue per le sostanze chimiche .

Il nostro Paese  – continua Mammuccini –  deve ora dare seguito all’annuncio del ‘Piano Glifosato Zero’. Ci aspettiamo che il ministro Martina incontri presto la nostra Coalizione, che riunisce 46  associazioni e organizzazioni della società civile, per discutere nel merito delle azioni concrete da realizzare per vietare totalmente la pericolosa sostanza, a partire dai PSR“.

Da più di un anno è in corso una disputa scientifica sulla cancerogenicità del glifosate tra l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

Fonti:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=2917

https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2016/07/11/glifosato-ok-ue-a-limitazioni-uso-erbicida-_d533efbf-1705-4bb0-a221-2fd68460cdff.html

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1047