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Basilicata, “Granotill per la cultura”: in arrivo dal Psr 30 mln per la semina su sodo

Basilicata, “Granotill per la cultura”: in arrivo dal Psr 30 mln per la semina su sodo

Semina Diretta 2.0, organizzazione no profit per la divulgazione delle tecniche di semina su sodo in agricoltura, ha organizzato a Matera una manifestazione intitolata “GraNOtill della Cultura”. L’appuntamento si è svolto sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, con un focus specifico su “La semina diretta nei sassi”. Hanno partecipato all’appuntamento istituzioni, scuole e mondo agricolo, tra cui tecnici e specialisti di FAO, Unesco e Ispra.

Tanti gli spunti di riflessione sul tema e le iniziative concrete. L’assessore all’agricoltura della Basilicata, Luca Braia, ha annunciato un importante stanziamento di fondi per la semina su sodo, attraverso lo strumento del Psr.

Semina su sodo “antidoto” alla desertificazione

«Abbiamo organizzato il GraNOtill della cultura perché riteniamo che per raggiungere l’obiettivo della conservazione del suolo sia indispensabile il coinvolgimento e la sensibilizzazione degli addetti ai lavori, e per questo è fondamentale lavorare sulla formazione, ma anche sull’opinione pubblica e delle istituzioni attraverso eventi di grande rilevanza».

A spiegare gli intenti dell’evento, Lino Falcone, presidente di Semina Diretta 2.0. Quello della semina su sodo è un nodo cruciale per l’Italia. Di recente, il WWF ha spiegato che un quinto (il 21%) del territorio italiano è interessato dalla desertificazione. Il 41% di tale fenomeno riguarda le regioni meridionali.

Per rispondere quindi alla perdita di fertilità del suolo, la ong si propone di diffondere una tecnica antica, ma molto efficace: la semina su sodo, anche chiamata no till o semina diretta.

«Questa tecnica – spiega ancora Falcone – rappresenta una soluzione in grado di fornire grandi vantaggi per la collettività, grazie al ridotto impatto ambientale e alla conservazione del suolo, e per gli agricoltori, che possono ottimizzare la gestione aziendale con una resa che in alcune situazioni può anche essere maggiore rispetto alle tecniche tradizionali».

Per contribuire alla diffusione della tecnica, Semina Diretta 2.0 ha messo insieme un comitato operativo di professori, ricercatori, agricoltori e tecnici. L’obiettivo è di formare tali operatori per portare l’informazione direttamente sul campo e tramite una serie di infopoint, presidi territoriali a diretto contatto con gli agricoltori.

La semina su sodo incontra poi le battaglie e le tecniche di chi decide di dire no a pesticidi e altri agenti chimici:

«Passo fondamentale e assolutamente innovativo – conclude Falcone – è il progetto di semina diretta in regime di agricoltura biologica, affinché anche questo settore possa contribuire alla conservazione del suolo».

Psr Basilicata: 30 milioni per la semina su sodo

Intervenuto durante la due giorni, l’assessore all’agricoltura regionale, Luca Braia, ha dato importanti segnali per lo sviluppo di tale tecnica in Basilicata. La regione, infatti, istituirà un osservatorio sulla semina su sodo, coinvolgendo il dipartimento Agricoltura, la ong Semina Diretta 2.0, Alsia e l’Università della Basilicata.

Annunciato inoltre un investimento importante per il settore: 30 milioni di euro dalla misura 10 del Psr 2014-2020. L’obiettivo è di portare le superfici coltivate con semina su sodo dalle poche centinaia di oggi ai 20mila ettari.

«L’agricoltura della Basilicata – ha dichiarato Braia ad Agronotizie – apporta un grande contributo alla lotta all’uso indiscriminato di pesticidi e al dissesto idrogeologico, quindi alla desertificazione e all’inquinamento attraverso il sostegno alla coltivazione sul sodo (bando Psr chiuso nel giugno scorso), in un territorio che vede circa 140mila ettari destinati alla cerealicoltura, dove questa tecnica può applicarsi».

L’assessore ha poi delineato gli interventi previsti dalla Regione:

«Si portano da qualche centinaia a quasi 20mila gli ettari interessati da questa tecnica e vedrà 513 aziende coinvolte, a cui verrà riconosciuta una dotazione finanziaria minima di 281 euro per ettaro. Saranno infatti resi disponibili circa 30 milioni di euro agli agricoltori del comparto cerealicolo lucano per i prossimi 5 anni».

FONTI:

http://www.adnkronos.com/lavoro/dati/2017/10/02/semina-diretta-frena-desertificazione-matera-granotill-della-cultura_XhXRLd154vZiV2Hb6cpF4H.html?refresh_ce

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/10/03/psr-basilicata-30-milioni-per-gli-ettari-a-ridotta-lavorazione/55772

http://www.wwf.it/news/notizie/?31300/Giornata-Mondiale-desertificazione