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Ecomondo 2017, torna a Rimini la fiera della Green Economy

Ecomondo 2017, torna a Rimini la fiera della Green Economy

385mila aziende italiane operano nella Green Economy. 190,5 miliardi il valore del comparto solo in Italia (pari al 13% dell’economia nazionale). Quasi 200mila i nuovi posti di lavoro creati in Italia dall’economia circolare. Sono questi i numeri nel nostro Paese dell’economia ‘verde’. Numeri che posizionano l’Italia tra i primi posti in Europa per green e circular economy. Per fare il punto del settore e riunire operatori, aziende, cittadini, da 21 anni si svolge in Italia la Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia dello Sviluppo Sostenibile. In due parole: Ecomondo 2017.

Come ogni anno, l’evento sarà ospitato a Rimini, presso il Quartiere Fieristico. Appuntamento dal 7 al 10 novembre. In contemporanea con l’evento, anche Key Energy, la fiera delle “Energies for climate” e quindi soluzioni per l’efficienza energetica e nuovi modelli per le energie rinnovabili. Al centro della riflessione, come sempre dal 2009 a oggi, anche il modello ideale di Città Sostenibile: durante la fiera è presente uno spazio espositivo con i più innovativi modelli di urbanizzazione, mobilità e tecnologie per lo sviluppo sostenibile del territorio.

Ecomondo 2017: gli highlight di questa edizione

Gli organizzatori di Ecomondo 2017 elencano anche gli highlight, i punti focali di questa edizione. Oltre ai temi ‘classici’ già citati, a cui si affianca il discorso sui raw materials e la circular industry, quest’anno l’attenzione sarà focalizzata su:

  • Crescita e opportunità del nuovo mercato del biometano: insieme alla Piattaforma Nazionale del Biometano, già presente all’edizione 2016, si definiranno i prossimi step e le iniziative dell’industria del gas naturale;
  • Rischio idrogeologico, management e prevenzione dei disastri: rischio climatico, inondazioni, erosione delle coste saranno al centro della riflessione sul tema;
  • In partnership con Anfia, a Ecomondo quest’anno c’è anche il Sal.Ve, Salone biennale del Veicolo per l’Ecologia, con un’esposizione di 6mila metri quadri con veicoli industriali e speciali per la raccolta dei rifiuti.

Green Economy: gli Stati Generali

Particolare interesse c’è intorno agli Stati Generali della Green Economy, che si terranno a Ecomondo 2017, per la VI edizione, il 7 e l’8 novembre. Il titolo dell’appuntamento è “Green Economy: una sfida per la nuova legislatura”.

L’appuntamento sarà l’occasione per fare il punto sul settore in Italia: sarà infatti illustrata la terza Relazione sullo stato della Green Economy, così come il Programma per la transazione alla GE. Sul secondo punto, in particolare, saranno invitate a confrontarsi le forze politiche di diverso schieramento, in vista delle prossime elezioni politiche previste per il 2018.

Saranno in particolare 5 le aree tematiche affrontate:

  • Rete delle Green Cities in Italia
  • Il futuro dell’Accordo di Parigi e le politiche energetiche nazionale
  • Economia circolare: recepimento e attuazione delle Direttive Europee sui rifiuti
  • La mobilità futura: less, electric, green and shared
  • La Green economy e le politiche industriali

Spazio anche allo scenario internazionale, con una sessione plenaria dal titolo “Europa, Cina e Usa: il futuro della Green Economy nei nuovi equilibri mondiali”.

Per partecipare all’evento è necessario registrarsi online, entro il 30 ottobre: http://www.statigenerali.org/partecipa/

Ecomondo 2017: focus sul biogas agricolo

Tra gli appuntamenti di Ecomondo 2017 da segnare in agenda, due focus interessanti sul biogas. Entrambi si terranno il 9 novembre (Area Forum CIB, padiglione D5).

Il primo appuntamento è con “La valorizzazione del potere fertilizzante del digestato agricolo”. A cura del CIB (Consorzio Italiano Biogas), l’incontro si terrà a partire dalle 10 e fino alle 12. I relatori si soffermeranno in particolare sui vantaggi della gestione ottimale del digestato in favore dell’ambiente: riduzione della CO2 in atmosfera, miglioramento della qualità dell’aria, incremento della fertilità del suolo agrario e così via.

Il secondo evento, invece, verterà su “L’utilizzo agronomico del digestato in agricoltura biologico”. Organizzato dal CIB in collaborazione con FederBio, partirà alle 12:15 e riguarderà gli utilizzi attuali e le potenzialità future del digestato in agricoltura biologica in Italia.

FONTI:

http://www.ecomondo.com/

http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/41648/mercati-e-imprese/ecomondo-green-economy-in-200-convegni-a-rimini

http://www.statigenerali.org/cms/wp-content/uploads/2017/10/Programma_evento_stati_generali_green_economy_2017.pdf

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1238

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1237

Digestato da biogas in agricoltura biologica: presto un vademecum per l’utilizzo

Federbio, la Federazione italiana agricoltura biologica e biodinamica, ha trovato un accordo con il Consorzio Italiano Biogas per l’impiego di digestato da biogas in agricoltura biologica.

Emersa nel corso del festival Ecofuturo, la proposta prevede la creazione di un vademecum sul corretto utilizzo agronomico del prodotto come fertilizzante. Ecco cosa prevede l’accordo.

Digestato in agricoltura come biofertilizzante

Partiamo da una definizione. Il digestato è il risultato del processo di digestione anaerobica. Può derivare essenzialmente da 5 fonti: effluenti zootecnici, biomasse vegetali, sottoprodotti di origine animale, fanghi di depurazione, frazione organica dei RSU.

Da qualche tempo il particolare digestato derivante dalla produzione di biogas tramite biomassa viene utilizzato come ammendante naturale nelle produzioni biologiche e biodinamiche. Una pratica lecita almeno dal 2014, anno in cui l’Ue ha dato il via libera all’utilizzo. In particolare, l’intervento è stato ammesso con l’emendamento del regolamento CE 889/2008, che ha modificatola lista di fertilizzanti impiegabili nelle produzioni biologiche nel caso in cui le norme di base non siano sufficienti per soddisfare le esigenze nutrizionali delle colture.

Nell’elenco delle sostanze ammesse, la Comunità europea ha inserito anche il “digestato da biogas contenente sottoprodotti di origine animale codigeriti con materiale di origine vegetale o animale”, come specificato dall’Allegato I della norma. In sostanza, il regolamento riconosce il valore agronomico del sottoprodotto, considerato organico e naturale, sottolineandone la capacità di riportare al suolo determinati elementi nutritivi, come azoto, fosforo e potassio.

Digestato in agricoltura bio: la proposta

Come accennato, durante il festival Ecofuturo, in corso a Padova presso il Fenice Green Energy Park, Cib (Consorzio Italiano Biogas) e Federbio hanno annunciato una possibile collaborazione per creare “un gruppo tecnico integrato per l’elaborazione di un vademecum che indirizzi al corretto utilizzo del digestato da biogas in agricoltura biologica”, scrive FederBio in una nota.

Nelle intenzioni dei proponenti, l’accordo potrebbe rappresentare uno stimolo all’impiego del biofertilizzante. Una sostanza che, scrive ancora FederBio, ha anche “un’importante funzione nel contrasto ai cambiamenti climatici”. L’idea è quindi di individuare delle linee guida per una produzione di biogas che sia coerente con i principi dell’agricoltura biologica.

Come spiega Maria Grazia Mammuccini, consigliere Federbio, è strategico per la Federazione “attivarenuove alleanze con chi adotta i principi dell’economia circolare”, vista soprattutto la grande crescita che il settore bio sta sperimentando negli ultimi anni.

Se verranno promossi i principi di sostenibilità già adottati dal Cib, la produzione di biogas potrà “favorire la restituzione di sostanza organica al terreno, uno dei principi fondamentali delle coltivazioni biologiche”, prosegue Mammuccini.

Il gruppo tecnico immaginato dalle due organizzazione rappresenta quindi “una preziosa occasione per lo studio, l’approfondimento e la diffusione di tecniche e pratiche sostenibili per la produzione di biogas e per il corretto utilizzo del digestato nelle coltivazioni biologiche”.

Piero Gattoni, presidente del CIB, conferma l’interesse verso la collaborazione. Una partnership che, spiega, “potrebbe essere estesa anche ad altre associazioni e rafforzerebbe gli sforzi legati a iniziative già avviate”. Il Consorzio, spiega Gattoni, “sta già lavorando alla redazione di un manuale sul corretto utilizzo del digestato secondo i principi del Biogasfattobene® e sta dialogando con il Mipaaf per ampliare e rafforzare la normativa in materia”.

FONTI:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1198

http://www.crpa.it/media/documents/crpa_www/Settori/Ambiente/Download/Archivio_2014/IA_2014_suppl27_p8.pdf

http://www.ilbiogas.it/biogas-ricerche-e-studi/il-digestato.pdf

Biometano: il Governo punta a licenziare il decreto in estate

Novità sul fronte del decreto interministeriale sul biometano italiano. Giovanni Perrella del Ministero dello Sviluppo Economico, è intervenuto in occasione di Biogas Italy, evento annuale organizzato dal “Consorzio italiano biogas”, confermando la prossima approvazione del provvedimento.

Biometano: cosa prevede il decreto

Dal 15 dicembre 2016 al 13 gennaio di quest’anno il MISE ha avviato una consultazione pubblica sulla bozza del decreto interministeriale su biometano e biocarburanti. Conclusa questa fase di auditing aperta agli stakeholder del settore, il Ministero si dice pronto all’approvazione, che dovrebbe arrivare entro l’estate.

L’occasione per l’annuncio sono stati gli Stati generali del biogas e del biometano, andati in scena a Roma.

«Il nuovo decreto in preparazione prevede un sostegno ai biocarburanti avanzati che pone il biometano in prima linea», ha spiegato Perrella in occasione di Biogas Italy. «Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi, sufficiente a raggiungere il target di consumo al 2020 del 10% sul totale dei carburanti. Secondo le stime esposte proprio a Biogas Italy, le potenzialità del biometano saranno maggiori, ma siamo disponibili a rivedere i limiti se dovesse esserci uno sviluppo più consistente».

Il settore del biogas in Italia

Sul tema è intervenuto Piero Gattoni, presidente CIB. Mentre si attende il provvedimento ministeriale, ha dichiarato, «le aziende sono già pronte». Il settore infatti «ha mobilitato investimenti per 4 miliardi di euro, creando oltre 1.200 impianti a biogas e 12.000 occupati stabili». Ad oggi, la potenza installata è pari a circa 1200 mega Watt. L’80% dell’energia prodotta è derivata dal mondo agricolo, grazie alla valorizzazione dei reflui e dei sottoprodotti. Numeri che rendono l’Italia seconda in Europa per la produzione di biogas.

Il decreto del MISE potrebbe quindi dare nuovo impulso a un settore già in forte espansione:

«Ci auguriamo che il processo normativo si concluda al più presto», conclude Gattoni. «L’obiettivo è di dare concretezza a una potenzialità che nel prossimo futuro può rappresentare fino al 15% del fabbisogno nazionale di gas naturale».

FONTI:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3226

http://www.adnkronos.com/sostenibilita/risorse/2016/12/15/biometano-via-consultazioni-pubbliche-sul-nuovo-decreto_vCgXGEbb6FKmCg49r4TSyH.html?refresh_ce

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2016/11/09/via-ecomondo-piattaforma-tecnologica-nazionale-sul-bio-metano_3Jlh1Ee1X9sDOpjCW2pYhL.html?refresh_ce

Biogas Italy 2016: il futuro dell’agricoltura ?

biogas-italy-2016A Roma i prossimi 25 e 26 febbraio si farà il punto sulle tecnologie legate alla produzione e all’utilizzo di biogas

Torna Biogas Italy: la nuova edizione dell’evento internazionale dedicato alla digestione anaerobica si terrà a Roma giovedì 25 e venerdì 26 febbraio al Nazionale Spazio Eventi presso il Rome Life Hotel. Il tema di quest’anno è la rivoluzione agricola che vede protagonista il mondo del biogas e le prospettive di crescita e sviluppo del mondo agricolo e del pianeta nel rispetto e in ottemperanza alle recenti direttive di Cop21.

Le tecnologie che ruotano attorno alla produzione e all’utilizzo di questa risorsa saranno al centro del’evento targato Cib che si caratterizzerà per l’elevato contenuto scientifico attraverso l’organizzazione degli Stati generali del biogas 2016 che coinvolgeranno i massimi esperti nazionali e internazionali in materia.

Gli esperti del settore saranno chiamati a raccolta per creare un percorso di condivisione delle esperienze e dell’evoluzione della ricerca nel settore , per divulgare le migliori tecnologie, le migliori soluzioni e casi particolarmente efficienti e creare una rete per lo scambio di best practice. Inoltre, l’evento sarà la cornice dell’assemblea annuale dei soci Cib, che come ogni anno sarà occasione per fare un bilancio dell’anno in chiusura e di valutazione delle prospettive del settore biogas e biometano in Italia.

fonte: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/bio-energie-rinnovabili/2016/01/18/biogas-italy-2016-la-rivoluzione-agricola/47125