Perdita di terreni agricoli, l’allarme Coldiretti

Ogni giorno perdiamo circa 288 ettari di terreni agricoli, l’equivalente di circa 400 campi da calcio. In vent’anni il nostro paese ha perso ben il 15% della terra coltivata disponibile, a causa della cementificazione selvaggia e dell’abbandono dei terreni, conseguenza di “un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo”. E’ questo in sintesi l’allarme che Coldiretti ha scelto di lanciare proprio in concomitanza con l’Earth Day, al quale nell’edizione 2013 partecipa la Fondazione Campagna Amica, cui fanno riferimento settemila tra aziende, mercati di agricoltori e botteghe che propongono prodotti a chilometro zero. La costante perdita di terreni agricoli porta con se molti effetti sia sull’economia che sul territorio. Come ricorda Coldiretti, “ oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell’intero territorio nazionale”.
Cresce inoltre la nostra dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento alimentare, dato che nell’anno appena trascorso la produzione nazionale è stata in grado di garantire solo il 75% del fabbisogno alimentare nazionale. ”Il rischio in questo caso -denuncia la Coldiretti – è quello di un aumento delle importazioni con effetto sull’ambiente per l’impatto climatico dei trasporti ma anche sulla salute dei cittadini con l’arrivo di alimenti di diversa qualità spesso spacciati come Made in Italy”.
La soluzione, secondo l’associazione, è una sola: difendere il patrimonio agricolo dalla cementificazione nelle città e contrastare efficacemente l’abbandono nelle aree marginali.
Dito puntato dunque sui decisori politici: “nella classe dirigente è mancata la cultura del valore dell’agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere”. Per fortuna, a controbilanciare questa tendenza ci ha pensato l’accresciuta sensibilità dei cittadini che “sempre più spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto l’agricoltura ed i prodotti locali del territorio”. I numeri parlano da soli: sono infatti oltre ventun milioni gli italiani che hanno scelto di fare una spesa “salva clima” nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove sono stati acquistati prodotti del territorio a chilometri zero, rigorosamente OGM free, coltivati nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice etico ambientale verificato da un sistema di controllo di un ente terzo
Un impegno ribadito dal presidente Coldiretti Sergio Marini in occasione dell’Earth Day 2013: ”Fermare la cementificazione e il degrado del territorio, impedire la contaminazione transgenica e l’inquinamento industriale, offrire alimenti sicuri e genuini ma soprattutto affermare e trasmettere alle nuove generazioni un modello di sviluppo diverso e più sostenibile è l’impegno degli agricoltori italiani per la giornata della terra”. “A preservare la gran parte della superficie territoriale italiana – ha aggiunto il presidente Coldiretti – ci sono le aziende agricole., prime al mondo per rispetto ambientale, sostenibilità sociale e per sicurezza alimentare”.
Fonte: ADNKronos

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