Oms e Fao: glifosato non è cancerogeno. La risposta delle associazioni

A pochissimi giorni dalla decisione della Commissione Europea sul glifosato, uno tra gli erbicidi maggiormente utilizzati al mondo, Oms e Fao esprimono il proprio parere sulla pericolosità della sostanza, suscitando i malumori di parecchie associazioni ambientaliste.

Al termine di un meeting del Panel of Experts on Pesticide Residues in Food and the Environment, Oms e Fao hanno infatti comunicato i risultati di uno studio congiunto che afferma la non cancerogenicità della sostanza.

Si legge nel documento finale: “È improbabile che l’assunzione di glifosato attraverso la dieta sia cancerogena per l’uomo. La grande maggioranza delle prove scientifiche indica che la somministrazione di glifosato e di prodotti derivati a dosi fino a 2000 milligrammi per chilo di peso per via orale, la più rilevante per l’esposizione con la dieta, non è associata ad effetti genotossici nella stragrande maggioranza degli studi condotti su mammiferi“.

oms fao glifosato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un parere nettamente in contrasto con quello espresso dallo IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) a marzo dello scorso anno, che inseriva invece il glifosato nel gruppo 2A, quello delle sostanze ‘probabilmente cancerogene’.

Non si è fatta attendere la risposta della Coalizione Stop Glifosato, che si sta battendo contro il rinnovo dell’utilizzo della sostanza in Europa.

Questo il commento a caldo di Maria Grazia Mammuccini, portavoce della coalizione: “Dallo studio reso noto oggi, stando alla lettura di quanto viene pubblicato dagli organi di informazione, si evince che un essere umano del peso di 70 chili potrebbe bere 140 grammi di glifosato senza riportarne alcun danno. Al di là delle ironie su qualche possibile fretta dell’OMS e della Fao nel rilasciare lo studio, stupisce che l’organizzazione mondiale della Sanità sia così pronta a smentire la ricerca durata alcuni anni dello IARC di Lione, agenzia specializzata sulla ricerca sul cancro che appartiene proprio al circuito OMS. Ed è almeno sospetta la tempestività con cui vengono pubblicate oggi notizie uscite da una revisione di vari studi sull’effetto cancerogenico del glifosato. La decisione in sede tecnica dell’Unione Europea  sulla concessione della continuazione dell’uso del pesticida è infatti prevista fra due giorni”.

La richiesta della Coalizione Stop Glifosato, continua Mammuccini, è che si evitino facili assoluzioni e che il Comitato fitosanitario permanente decida di bandire l’utilizzo di questo pesticida in Europa. La priorità, infatti, è tutelare la salute della popolazione dagli effetti dell’abuso della chimica di sintesi.

Chiediamo quindi  al Governo italiano di farsi portavoce di un’esigenza ampia e di buon senso: il ministro Martina continui sulla strada della difesa della salute dei campi, delle persone che ci lavorano e dei consumatori”, conclude la portavoce della coalizione.

Fonti:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1021

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/05/16/oms-improbabile-che-glifosato-sia-cancerogeno_54944174-3137-497b-bb54-4a08652ba7ac.html

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