Forage4Climate: il progetto italiano per ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti

Un progetto per la mitigazione del cambiamento climatico grazie a innovativi sistemi agricoli da introdurre nella catena produttiva del latte. È questo in sintesi l’intento di Forage4Climate, programma italiano di respiro internazionale che, attraverso l’innovazione tecnologica, desidera ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti in diverse zone del Mediterraneo.

Le attività sono partite il primo settembre 2016 e proseguiranno fino alla fine del 2020. Nell’iniziativa, che interesserà 3 regioni della Pianura Padana (Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna), la Sardegna e 4 regioni della Grecia, sono coinvolti il Crpa (Centro di ricerche per le produzioni animali di Reggio Emilia), che riveste il ruolo di coordinatore scientifico e le Facoltà di Agraria di alcuni dei più prestigiosi atenei del nostro Paese (Milano, Torino e Sassari) e dell’Università di Atene.

Forage4Climate è finanziato da fondi dell’Unione Europea, attraverso il programma Life + Climate change mitigation project (LIFE15 CCM/IT/000039). Gli obiettivi specifici del progetto sono di elaborare nuove tecniche agricole a basso impatto ambientale, nonché di preservare e accrescere le riserve di carbonio nei terreni. Tra le apparecchiature che gli scienziati metteranno a disposizione di circa 60 aziende locali, sono compresi degli innovativi strumenti di misurazione del suolo e di misurazione e analisi dei gas emessi dalle bovine da latte e dal bestiame ovocaprino.

Le innovazioni introdotte saranno applicate in particolar modo su suoli seminativi, prati e pascoli destinati al foraggiamento degli animali da allevamento, soprattutto vacche da latte, pecore e ovini. Si interverrà sui capi che producono latte per la trasformazione casearia: Parmigiano Reggiano, innanzitutto.

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Durante la presentazione del progetto, presso il Comune di Bibbiano, sono intervenuti gli ideatori e organizzatori di Forage4Climate.

In base alla normativa europea”, ha spiegato Maria Teresa Pacchioli, ricercatrice Crpa, “gli Stati membri dovranno produrre i dati relativi alla contabilizzazione delle emissioni e agli assorbimenti di carbonio nel suolo derivanti da attività zootecnica”. Un’attività che diventerà effettiva a partire dal 2021. Da qui il senso del progetto di Forage4Climate:Era importante iniziare un percorso che, coinvolgendo gli Istituti scientifici più all’avanguardia nel campo della produzione di latte vaccino e ovicaprino, arrivasse a delineare quelle cosiddette buone pratiche agricole destinate a mitigare i cambiamenti climatici con ricadute economiche positive per le aziende”. È opportuno inoltre ricordare “il ruolo centrale dell’agricoltura nella tutela ambientale e del clima”.

I primi risultati del progetto saranno disponibili tra settembre e ottobre 2017, mentre le sessioni dimostrative saranno inaugurate nella primavera 2018.

FONTI:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/zootecnia/2016/10/26/forage4climate-le-buone-pratiche-per-limitare-le-emissioni/51643

http://www.reggioemilia.confcooperative.it/LINFORMAZIONE/LE-NOTIZIE/ArtMID/482/ArticleID/1401/FORAGE4CLIMATEPROGETTO-COORDINATO-DAL-CRPA

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